La notte del 31 dicembre se n’è andato Roberto Ciotti.
La musica della chitarra di Roberto per me è da sempre indissolubilmente associata al viaggio, quello serio, quello romantico e poetico, quello che sai quando parti ma non sai se e quando tornerai.
I suoi suoni evocano le emozioni di “quell’età in cui non hai ancora deciso se mettere su famiglia o perderti per il mondo” (cit. Mediterraneo), lo stato d’animo e il conflitto interno di qualunque ragazzo o ragazza nella transizione verso l’età adulta, quando non hai ancora capito che il segreto per la serenità è non vivere questa dicotomia, ma bensì decidere di mettere su famiglia e contemporaneamente continuare ad avere voglia e continuamente perderti per il mondo, o per i mondi, reali o virtuali o umani.
Roberto è l’autore delle colonne sonore dei primi due film della “trilogia della fuga” di Gabriele Salvatores: Marrakesh Express (1989), Turné (1990) e si conclude infine con il premio Oscar Mediterraneo (1991).
Marrakesh Express è uno dei miei film del cuore, anche per la musica di Roberto Ciotti che è veramente perfetta, calzante, sublime ed emozionante, toccando l’apice con la stupenda “No More Blue” …
Bluesman raffinato dai suoni inconfondibilmente “morbidi”, asciutti, con una interpretazione che trasmette passione e dolcezza.