In questi giorni sto seguendo la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni sia della Regione Lombardia, sia nazionali.
Tralasciando le sterili polemiche, rilevo purtroppo come nei programmi elettorali di tutti gli schieramenti, lo sviluppo di Internet e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione non trovi una posizione di primo piano, non solo per l’economia della Lombardia e dell’Italia, ma anche per una diffusione della cultura democratica e della partecipazione.
In quasi tutti si parla genericamente di una propria Agenda Digitale, così come si rilevano tracce generiche relative alla diffusione della banda larga, ma sembrano temi “piazzati” senza convinzione.
Quelli poi che una Agenda ce l’hanno, mi lasciano spesso sbalordito dalla quantità e complessità di cose che propongono, come se volessero cambiare il mondo in una sola legislatura. La mia forma mentis mi porta infatti, per ogni proposta, a stimare automaticamente la quantità di energie necessarie per la realizzazione, ed a giungere alla conclusione che sono proposte irrealizzabili, screditando così ai miei occhi quel candidato o forza politica che evidentemente non conoscono ciò che stanno proponendo.
Lo sviluppo di Internet e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione deve essere una priorità assoluta.
Io lo sto ripetendo da oramai quasi quattro anni.
Pochi giorni fa però, il 18 dicembre 2012 l’ha detto con forza anche la Commissione Europea nella sua comunicazione “Le tecnologie digitali come motore della crescita europea” a Parlamento Europeo, Consiglio d’Europa, Comitato Economico e Sociale Europeo, Comitato delle Regioni.
Una lettura che consiglio.
Prima di indicare quelle che ritengo dovrebbero essere le poche grandi priorità delle agende politiche in tema di digitale, voglio riportare qui sotto qualche estratto emblematico dalla nota della Commissione Europea.
L’inizio è già un programma:
“La crescita sostenibile e la competitività future dell’Europa dipendono in larga misura dalla sua capacità di accettare la trasformazione digitale in tutta la sua complessità. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) hanno un impatto crescente su tutti i segmenti della società e dell’economia. Si stima che la metà della crescita complessiva della produttività dipenda dagli investimenti nelle TIC.”