Dopo il preoccupante articolo di ieri, questa mattina 16 aprile 2010 fortunatamente ho aperto sia il BresciaOggi che il Giornale di Brescia e leggo con sollievo:
- Articolo del BresciaOggi
«San Felice, non è una nuova epidemia»
IL CASO. Può rientrare l’allarme dopo gli oltre venti casi nel weekend, nello stesso paese in cui l’anno scorso duemila persone furono colpite da gastroenterite.
L’Asl di Brescia: «È un’intossicazione alimentare che ha colpito una comitiva di turisti tedeschi. Nessuna analogia con l’episodio del giugno 2009» - Articolo del Giornale di Brescia
San Felice. È stato solo falso allarme: nessuna epidemia gastroenterica
Bene dai, pare facessi bene allora ieri a sforzarmi di pensare positivo.
Direi bene anche per i tempi solleciti di reazione di ASL e GardaUno che hanno disinnescato l’allarme.
Così si fa: risposte rapide, chiarezza e trasparenza.
Certo, io continuo personalmente a pensare che le analisi dell’acqua seppur complesse e molto tecniche dovrebbero essere rese pubbliche puntualmente e con continuità, questo sarebbe un segno di grande trasparenza e consentirebbe un controllo da parte di tutti evitando così le residue diffidenze verso le risposte delle autorità competenti.
Mi si consenta un piccolo appunto alle affermazioni del Presidente di Garda Uno Mario Bocchio:
«Non è possibile che al verificarsi a San Felice di qualche mal di pancia o casi di diarrea subito si corra ad accostare i guai a Garda Uno spa. Prima di ricorrere a collegamenti impropri sarebbe quantomeno opportuno avere delle certezze, attendere l’esito degli accertamenti da parte dell’Asl. Altrimenti si contribuisce solo a danneggiare la nostra immagine».