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Posts Tagged ‘inquinato’

10 euro, è questo lo sconto-farsa per il disturbo sulle bollette riconosciuto da AATO e Garda Uno, dopo la grave epidemia di gastroenterite che nel giugno 2009 ha colpito San Felice.

Mi pare comprensibile e ovvio che debba prendere un grandissimo respiro per limitarmi a dire che tutti i cittadini la ritengono per vari motivi una grave presa in giro.

Il primo motivo è che nella lettera di accompagnamento alla prima bolletta Garda Uno scrive:

… Garda Uno procederà ad emettere una serie di bollette di acconto con cadenza bimestrale in modo da arrivare, entro il gennaio 2012, all’emissione della bolletta di conguaglio.

Ma possibile che nessuno di lor signori abbia pensato che per ogni bollettino postale è necessario pagare 1,20 euro alla Posta?
Solo con questi maggiori costi lo “sconto” viene mangiato!

Secondo motivo. Nella stessa lettera inoltre come motivazione del lauto indennizzo di ben 10 euro fanno riferimento al punto 4.3 della Carta del Servizio Idrico Integrato.
Sono andato a rileggermi questo punto e la cosa buffa è che nessuna delle motivazioni previste hanno in alcun modo a che fare con quanto successo a San Felice, leggere per credere:

4.3 Rimborso per il mancato rispetto degli Standard specifici

In caso di mancato rispetto degli standard specifici definiti nei paragrafi precedenti e di seguito riportati:

3.2.1  Tempo di preventivazione
3.2.2 Tempo di esecuzione dell’allacciamento di una nuova utenza idrica
3.2.3 Tempo per l’attivazione e riattivazione della fornitura idrica
3.2.4 Tempo per la cessazione della fornitura
3.2.5  Allaccio alla pubblica fognatura
3.2.6 Allaccio contestuale alla rete idrica ed alla pubblica fognatura

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Un nuovo colpo di scena nella vicenda della grave epidemia di gastroenterite che nel giugno 2009 ha colpito San Felice: mi giunge notizia (pubblicata anche qualche settimana fa dal Comitato Acqua Benaco) che il processo a carico dei vertici di Garda Uno è stato anticipato di quasi 1 anno, infatti inizierà il 14 giugno 2011.
Non sarà più inoltre davanti ad un tribunale monocratico (giudice unico), ma ad un tribunale collegiale (composto da un collegio di più giudici).

Il processo era infatti inizialmente previsto per  il 17 maggio 2012 ed io avevo nell’occasione espresso perplessità su una calendarizzazione così lontanta, sia a tutela nostra come cittadini che di Garda Uno.

Il cambio del tribunale in collegiale di solito, e immagino io anche in questo caso, sia dovuto alla eccezionalità del procedimento, sia per il numero di persone coinvolte, sia per le tipologie dei reati contestati.

Personalmente penso che ridurre i tempi per l’accertamento della verità, qualunque essa sia, sia assolutamente una buona notizia per tutti e quindi giudico positivamente questa decisione.

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Continua sulla stampa l’eco dell’avvio della fase giudiziaria con l’udienza preliminare del 16 dicembre scorso, in seguito alla grave epidemia del giugno 2009.

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Dopo il preoccupante articolo di ieri, questa mattina 16 aprile 2010 fortunatamente ho aperto sia il BresciaOggi che il Giornale di Brescia e leggo con sollievo:

Bene dai, pare facessi bene allora ieri a sforzarmi di pensare positivo.

Direi bene anche per i tempi solleciti di reazione di ASL e GardaUno che hanno disinnescato l’allarme.
Così si fa: risposte rapide, chiarezza e trasparenza.

Certo, io continuo personalmente a pensare che le analisi dell’acqua seppur complesse e molto tecniche dovrebbero essere rese pubbliche puntualmente e con continuità, questo sarebbe un segno di grande trasparenza e consentirebbe un controllo da parte di tutti evitando così le residue diffidenze verso le risposte delle autorità competenti.

Mi si consenta un piccolo appunto alle affermazioni del Presidente di Garda Uno Mario Bocchio:

«Non è possibile che al verificarsi a San Felice di qualche mal di pancia o casi di diarrea subito si corra ad accostare i guai a Garda Uno spa. Prima di ricorrere a collegamenti impropri sarebbe quantomeno opportuno avere delle certezze, attendere l’esito degli accertamenti da parte dell’Asl. Altrimenti si contribuisce solo a danneggiare la nostra immagine».

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Anche sulla stampa di oggi continua il clamore suscitato dagli avvisi di garanzia ai vertici di GardaUno.

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Oggi è una giornata triste per tutto il Garda.

Il sostituto procuratore Paolo Abbritti ha concluso le indagini sulla grave epidemia che la scorsa estate ha colpito cittadini e turisti di San Felice del Benaco e ha emesso tre avvisi di garanzia per i vertici di Garda Uno: Presidente Mario Bocchio, per il Direttore Generale e per il Responsabile del settore ciclo idrico.

Il capo d’accusa per tutti e tre è grave, anzi, gravissimo: Epidemia Colposa.
Ora hanno venti giorni per sottoporsi ad interrogatorio prima della richiesta di rinvio a giudizio.

E’ una giornata triste e preoccupante per tutto il basso Garda perché poteva capitare in qualunque paese, visto che nelle motivazioni degli avvisi di garanzia sulla stampa si possono leggere frasi come:

I vertici di Garda Uno conoscevano le precarie condizioni dell’acquedotto. I germi erano dappertutto

………………

… la colpa dei tre è consistita in negligenza, imperizia e imprudenza, ma anche nell’inosservanza delle norme di buona tecnica nella gestione della rete comunale.

………………

I batteri, per l’accusa, hanno avuto vita facile grazie ad un complessivo e grave degrado dell’impianto. Arrugginito e aggredito da mitili il filtro a lago, intasato quello a sabbia, insufficiente la clorazione, invase delle acque superficiali del Garda quelle già depurate, in assenza di un impianto di trattamento contro le tossine prodotte dalle alghe, ma anche di competenze specifiche in seno all’azienda in grado di leggere la variazione dei parametri prodotti dalle analisi e quindi di prevedere il possibile rischio di un’epidemia diffusa attraverso l’acqua potabile

………………

Si parla anche di un adeguamento dell’impianto a bilancio rimasto solo sulla carta e i batteri hanno avuto vita facile in una rete arrugginita.

Ecco gli articoli apparsi sula stampa ieri e oggi:

Ovviamente nessuno è colpevole sino alla conclusione del processo, però è significativo che anche il magistrato abbia puntato decisamente il dito contro Garda Uno che fino ad ora si era sempre dichiarata estranea ai fatti.

Leggendo questi articoli devo dire che pare proprio avessimo ragione su molte cose dette in questi mesi sui blog e in paese, compreso che i lavori che ci hanno venduto come quasi un “premio” ai cittadini di San Felice del Benaco  come era già stato dichiarato pare siano in realtà un progetto che era però aimé e a nostre spese rimasto su carta.

Se i fatti fossero confermati ovviamente si prefigurerebbero gravissime responsabilità su come è stata e viene gestita GardaUno.

Da parte mia spero che i tre destinatari degli avvisi di garanzia possano portare elementi utili a loro difesa e per fare chiarezza, però personalmente non mi rassicura pensare che queste tre persone nel frattempo continuino a gestire la nostra acqua pubblica e soprattutto gli interventi massicci che sono in atto in questi giorni sul nostro acquedotto da parte di GardaUno.
Io continuo a pensare come mesi fa che sia necessaria una sospensione temporanea in via cautelativa dalla gestione dell’acqua di GardaUno, o quantomeno delle tre persone nelle decisioni che riguardano l’acqua pubblica.

Sull’articolo del BresciaOggi mi ha fatto molto ridere leggere che il Sindaco Paolo Rosa è da ieri irrintracciabile al cellulare che suona senza alcuna risposta, non ci credo, proprio Paolo che in questo periodo è attivissimo con annunci su stampa e televisioni: «dai Paolo, rispondi, nommmmm!!».

Avanti così fino alla verità e alle responsabilità, l’avevo detto che non avremmo mollato …

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Gli scorsi venerdì 29 gennaio e giovedì 4 febbraio si sono tenuti due incontri in cui medici hanno affrontato il tema delle possibili conseguenze sanitarie a breve, medio e lungo periodo della grave epidemia che ha colpito San Felice del Benaco lo scorso giugno.

Venerdì 29 gennaio

Serata con la dott.ssa Silvia Lorenzotti, infettivologa dell’U.O. Malattie infettive, Ospedale Maggiore di Cremona.

Giovedì 4 febbraio

Serata dal titolo
Gastroenteriti acute di comunità: domande e risposte
tenuta dai Prof. Alberto Lanzini, Dott.ssa Barbara Zanini, Dott.ssa Chiara Ricci, Dott.ssa Bandera della Cattedra di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Brescia.

Premetto che entrambe le serate sono state interessanti, utili, chiare e chiarificatrici, ma (essì, perché a mio avviso un MA c’è) non hanno contribuito a chiarire tutti i dubbi ed a rassicurare completamente sulle conseguenze.

Ecco i miei dubbi:

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Sulla stampa di oggi un articolo dal titolo eloquente su alcuni risultati emersi nella serata del 29 gennaio organizzata dal Comitato Acqua Benaco, risultati che sono stati per me scioccanti (e sui quali non ho ancora trovato il tempo di scrivere le mie impressioni) per quanto riguarda la gestione dell’acquedotto e che hanno lasciato me e tutti i partecipanti letteralmente basiti e in sala si percepiva nettamente a pelle una forte tensione latente:

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Nella assoluta latitanza di tutte le istituzioni (in primo luogo Comune e ASL) che avrebbero il compito di informare e sensibilizzare i cittadini sulle possibili conseguenze sanitarie della grave epidemia di giugno, continuano fortunatamente le iniziative del Comitato Acqua Benaco.

Il prossimo giovedì 4 febbraio 2010 alle ore 21 nella Sala Consiliare del Palazzo ex Monte di Pietà di San Felice del Benaco si terrà una serata dal titolo

Gastroenteriti acute di comunità: domande e risposte

tenuta dai Prof. Alberto Lanzini, Dott.ssa ZaniniDott.ssa Ricci, Dott.ssa Bandera della Cattedra di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Brescia.

Tra l’altro ricordo che il Prof. Lanzini conosce bene la nostra vicenda in quanto è anche il responsabile dello studio osservazionale sulla grave epidemia che ha colpito San Felice lo scorso giugno, avviata dal Dipartimento di Medicina, S.S.D. Gastroenterologia degli Spedali Civili di Brescia.

Penso che sia una buona occasione per fare un po’ di domande e chiarirsi eventuali dubbi.

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Leggendo la rassegna stampa di oggi dopo la serata di mercoledì e in vista dell’incontro di questa sera, il pensiero malizioso anche se certamente pretenzioso che mi è venuto è che i “big” stanno cominciando a capire che non molliamo sul problema acqua e che la grave epidemia di giugno a San Felice è una patata bollente che non accenna ad intiepidirsi.

E quindi:

Scatenati, vero?

Va bene dai, forse tutte le nostre pressioni stanno cominciando a sortire qualche effetto se è vero che, come direbbe Jovanotti, siamo diventati un pochino l’ombelico del loro mondo.

Una domanda: ma dov’erano tutti lor signori a giugno?

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Ieri sera il Sindaco Paolo Rosa ci ha presentato i programmi di lavoro a breve e medio termine sull’acquedotto comunale di San Felice del Benaco.

Premetto che in tutta sincerità personalmente la serata non mi è parsa del tutto negativa, è emerso qualche punto di chiarezza, e pur nella diversità delle opinioni anche il dibattito è stato costruttivo.
Certo, è stato apertamente comune, sia di istituzioni che di cittadini, il giudizio gravemente negativo sull’atteggiamento del gestore Garda Uno, il grande assente e il cui prolungato silenzio che ancora continua su questa vicenda risulta a tutti sempre più assordante, insopportabile e intollerabile.

Personalmente ho tenuto a dire al Sindaco che a tutt’oggi, pur con tutte le rassicurazioni del caso, nessuno a San Felice si fida a bere l’acqua dell’acquedotto comunale, e non per una strana fobia, ma perché le autorità sanitarie e scientifiche nazionali hanno accertato che la grave epidemia di gastroenterite da enterovirus (principalmente Norovirus, ma non solo) di giugno è stata causata principalmente dall’ingestione di acqua contaminata da liquami umani, e a tutt’oggi non sappiamo nulla sulle cause, quindi non si può avere alcuna certezza che i lavori fatti o in essere siano o saranno risolutivi.

Restando alle sensazioni della sala, non è passato inoltre inosservato che i programmi di lavoro a breve termine sull’acquedotto presentati come quasi un “premio” ai cittadini di San Felice, in realtà sono (a parte un punto) l’esecuzione di lavori prescritti all’ente gestore Garda Uno da ASL in una lettera del 3 agosto 2009 (di cui era stata data lettura in un Consiglio Comunale di fine 2009) e da realizzare entro 30 giorni.
Ad alcuni presenti in sala risulta inoltre che i programmi a medio termine sull’acquedotto in realtà erano già previsti e approvati da AATO nel 2008 o precedentemente, e non conseguenti alla grave epidemia di giugno.

Anyway, per tutti gli assenti, venendo invece al resoconto della serata di ieri:

Qualità dell’acqua

Il Sindaco ha esordito rassicurando sulla qualità dell’acqua sulla quale vengno effettuati dalla ASL 2 controlli settimanali di tipo batteriologico1 di tipo virale dall’Istituto Zooprofilattico (si consideri che prima della crisi veniva fatto solo 1 controllo al mese e solo batteriologico).
E’ stata mostrata una lettera ASL datata 22 gennaio 2010 in cui si afferma che dal 28 giugno fino ad oggi tutte le analisi sull’acqua hanno dato esito positivo di potabilità.

Sospensione delle bollette dell’acqua

E’ stato confermato che la bollettazione dell’acqua di GardaUno (di cui è stata mostrata in sala una lettera a firma del responsabile amministrativo) è sospesa in attesa che vengano accertate le cause dell’inquinamento dell’acqua che ha causato l’epidemia di giugno.
Gli operatori visti a San Felice nelle scorse settimane effettuare le letture dei contatori stavano solo compiendo un atto dovuto.

Purtroppo pero’ non è stata data una risposta convincente a un cittadino che chiedeva rassicurazioni sul fatto che questo non preluda poi a una “super-bolletta” di conguaglio di oltre 1 anno nel momento in cui riprendera’ la normale bollettazione.

Interventi a BREVE termine sull’acquedotto comunale

Il Sindaco aiutandosi con la proiezioni dei progetti ha illustrato gli interventi che partiranno a breve termine (vale a dire entro pochi giorni o poche settimane) sull’acquedotto comunale per un importo complessivo di circa 1 milione di euro.

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Mi scuso per il ritardo ma per vari impegni mi era sfuggita una bella lettera dell’Ing. Angelo Esposito sul caso acqua e sulla grave epidemia di gastroenterite che ha colpito San Felice la scorsa estate, apparsa una ventina di giorni fa sul Bresciaoggi che però non era fortunatamente scappata a Simone.
La lettera contiene anche quattro domande al Sindaco che reclamano risposta.

Ecco la lettera:

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In ordine cronologico ecco due significativi appuntamenti che si terranno a San Felice questa settimana sul tema acqua:

Mercoledì 27 gennaio 2010
ore 20.30

L’Amministrazione Comunale invita la cittadinanza ad una assemblea pubblica sul tema

ACQUEDOTTO COMUNALE

Presso la sala congressi del Santuario della Madonna del Carmine di San Felice del Benaco

  • Locandina (PDF)
  • Venerdì 29 gennaio 2010
    ore 21.00

    Comitato Acqua Benaco
    Convocazione Assemblea Soci

    presso il palazzo ex-monte di pietà di San Felice del Benaco e’ convocata l’assemblea dei soci.

    … COSA ABBIAMO BEVUTO?
    … COSA STIAMO BEVENDO?

    Ordine del giorno:

  1. aggiornamento sulle iniziative prese dal comitato e sull’attività svolta;
  2. relazioni tecniche:
    – la nostra rete idrica: osservazioni tecniche
    – epidemia estate 2009: parere medico
    – acqua, rete idrica e quadro giuridico-normativo (Comitato Acqua di Prevalle)
    L’assemblea è aperta a tutti gli interessati !

Io ovviamente ci sarò e non mancherò di farne un resoconto perché non molliamo fino a quando non sapremo la verità sulla grave epidemia della scorsa estate.

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A distanza oramai di sei mesi dalla grave epidemia di San Felice pare pazzesco ma ancora nulla si sa sulle cause.
Sul Bresciaoggi del 27 dicembre il resoconto di una serata che il Partito Democratico gardesano ha dedicato alla discussione su questa vicenda di incredibile gravità che allarma anche molti altri comuni, allargando la discussione anche in generale alla gestione dell’acqua esprimendo unanimemente forti riserve su come GardaUno sta gestendo questo bene primario, e cominciando a discutere su possibili contromosse alla “privatizzazione dell’acqua”:

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La lettera di ASL (cliccare)

Cheddire, il Comitato Acqua Benaco c’è e sta lavorando per tutti noi, magari non vistosamente ma con decisione e lasciatemi dire con professionalità.

Ecco un bel risultato che ha da poco ottenuto:
ASL fornirà al comitato i risultati delle analisi sull’acqua e ha autorizzato anche la loro pubblicazione.

Gli elementi di valutazione contenuti nella relazione di ASL all’autorità giudiziaria sono invece ancora coperti da segreto istruttorio e non potranno per il momento essere resi pubblici.

Bel colpo del Comitato e grazie ad ASL: altri importanti elementi utili per fare un altro pochino di luce sul caso San Felice.

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Come immagino altri a San Felice, anch’io ho partecipato allo studio osservazionale sulla grave epidemia che ha colpito San Felice lo scorso giugno, avviata dal Dipartimento di Medicina, S.S.D. Gastroenterologia degli Spedali Civili di Brescia, responsabile il Prof. Alberto Lanzini, studio che giudico positivamente in quanto più se ne sa e meglio è su questa brutta vicenda.

Nei giorni scorsi ricevo a casa questa busta con tanto di timbro ASL di Brescia con un nuovo questionario che compilerò al più presto:

Cliccare per documento completo (PDF)

Cliccare per documento completo (PDF)

All’interno della lettera trovo una serie di pagine tra i quali il foglio informativo di ASL sulle finalità dello studio che letteralmente riporta:

Progetto di Studio

Gastroenterite acuta virale e incidenza/storia naturale di sindrome dell’intestino irritabile post-infettiva e di morbo celiaco: studio osservazionale prospettico di coorte su epidemia da Norovirus.

……

La sindrome dell’intestino irritabile è una condizione clinica abbastanza diffusa caratterizzata da dolore e/o fastidio alla pancia associati ad alterazioni del modo di scaricarsi.

Il morbo celiaco è una intolleranza alimentare che colpisce solo soggetti geneticamente predisposti e che consiste nella perdita della tolleranza al glutine (una proteina che si trova in molti cereali (frumento, grano duro, segale, orzo, farro).

Per entrambe queste condizioni ci sono ipotesi che correlano un episodio di gastroenterite infettiva con il loro esordio.

……

Subito mi  viene un dubbio in merito al mio post del 14 settembre in cui riportavo casi di transaminasi alte a distanza di mesi tra i coinvolti nella grave epidemia da Norovirus e quindi inizio qualche ricerca.

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Anche oggi un articolo sul caso acqua di San Felice.

P.S. – Ho anche aggiunto al post di ieri un articolo del 26 settembre che mi ero dimenticato.

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Eccomi qua nuovamente con un po’ di rassegna stampa dell’ultimo mese sul caso acqua ed epidemia di San Felice.

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Come avevo anticipato dopo il mio post “Acqua: dopo l’epidemia alti livelli di transaminasi nel sangue?” avevo inviato una richiesta all’ASL di Brescia chiedendo in qualità di autorità sanitaria la loro versione in merito.
Ecco quindi la risposta inviatami oggi dal Direttore Sanitario Dott. Francesco Vassallo:

Gent.mo Sig. Molinari,

a seguito della Sua segnalazione abbiamo provveduto a fare le opportune verifiche presso i Medici di Medicina Generale che operano nell’ambito comunale di San Felice del Benaco, i quali sono, come anche Lei ben condividerà, la fonte più attendibile per rilevare nei pazienti da loro assistiti eventuali valori anomali di transaminasemia.

Al riguardo, nessuno dei medici ha evidenziato fenomeni generalizzati di ipertransaminasemia, potendosi desumere che i casi a Lei segnalati siano di carattere sporadico e probabilmente correlabili a patologie diverse da quella insorta nel corso dell’epidemia.

Cordiali saluti

Il Direttore Sanitario ASL
Dr. Francesco Vassallo

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