Lo ammetto, giovedì sera a Salò alla serata Vivere il Garda, il privilegio della bellezza, ne siamo consapevoli? sono andato più per onorare l’invito del mio amico Davide che per convinzione, infatti questo tipo di serate si rivelano spesso una “pizza” colossale di noiosi parrucconi che rievocano la solita “solfa” della bellezza del Garda nella letteratura, di Goethe, del Grand Tour, di D.H. Lawrence, come se sul Garda ci fossero passati solo loro negli ultimi secoli.
Invece questi decisi signori un po’ attempati, Vittorio Messori (scrittore), Attilio Mazza (giornalista) e Don Gabriele Scalmana (responsabile Diocesano della Pastorale del Creato) hanno dato a tutti noi una bella lezione di coraggio e immediatezza chiamando da subito e senza mezzi termini l’imputato con il suo nome: cemento sul Garda.

Non hanno usato giri di parole ed hanno chiamato le questioni con il loro nome, raccontando del possibile scempio dell’area intorno all’Abbazia di Maguzzano, probabilmente l’ultima area che fino ad ora si è salvata nel basso Garda, del Comune di Puegnago che pare essere il prossimo destinato a capitolare sotto un’ondata di cemento prevista, del ventilato spostamento e immensa cementificazione dell’area Tavina a Salò, di Pratomaggiore, della disumana e insipiente devastazione del territorio lungo tutta la statale da Cunettone di Salò a Desenzano, di una mega lottizzazione a Tremosine ora bloccata dalla magistratura in cui è stato asportato addirittura un pezzo di montagna, della scelta di edificare l’ex Campo Sportivo Amadei a Salò invece di farne un parco, dei residence alveari con mini-appartamenti che restano disabitati per 350 giorni all’anno, delle infiltrazioni della criminalità organizzata, degli oltre 1.000 appartamenti invenduti solo nel Comune di Salò, ecc.
Vittorio Messori, scrittore di successo e gardesano di adozione, non ha usato mezzi termini ed ha parlato nella migliore delle ipotesi di insipienza di Sindaci e Amministratori Comunali, di mancanza assoluta di cultura, di una deriva che favorisce solo l’inutile turismo “fagottaro” che non dà alcun vantaggio, tipo quello che nel fine settimana sommerge paesi come Desenzano di auto e persone che nella migliore delle ipotesi comprano solo un gelato o una bottiglietta d’acqua, e del fatto che oramai si tratta di una questione etica.
Messori, essendo i suoi libri tradotti in tutto il mondo, ci ha raccontato che spesso riceve visite da parte di colleghi o editori stranieri, i quali esprimono il desiderio di visitare Salò, sia per il suo passato di capitale della Magnifica Patria, sia per le ben tristi vicende di capitale della omonima Repubblica di Salò durante la II guerra mondiale.
Ci ha raccontato che nel tragitto da Desenzano (dove Messori abita) a Salò si vergogna a transitare lungo la statale e quindi prendendo tutte le scuse possibili percorre le stradine secondarie che attraversano tutti i paesini, e se siamo ridotti a questo vuol dire che siamo prossimi alla frutta!
Don Gabriele Scalmana ha usato parole chiare e importanti per tutti i credenti, dicendo che c’è un legame stretto tra fede cristiana ed ecologia, che vuol dire rispetto del creato, legame che tutti i fedeli che vanno in chiesa devono rispettare.
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