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Posts Tagged ‘contaminazione’

Cittadini 10, istituzioni 3, è l’amaro esito della serata pubblica che si è tenuta ieri sera a San Felice del Benaco sul nuovo grave caso di inquinamento virale dell’acqua fornita dall’acquedotto, presenti il Sindaco Paolo Rosa, Fulgenzio Ferri di ATS Brescia (Direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica), Paolo Saurgnani (Direttore generale di Acque Bresciane) accompagnato dai collaboratori Bozza, Scalmana e Sinatra.

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Pur con la tensione data dall’esasperazione per la situazione da terzo mondo che ci sta vedendo coinvolti, i Cittadini di San Felice hanno dato un’esemplare lezione di educazione, con interventi sempre pertinenti, sentiti, documentati e competenti.

Purtroppo per le istituzioni che dovrebbero governare il nostro bene acqua è stato un vero fallimento: dopo 12 giorni di silenzio dall’ordinanza di divieto di uso dell’acqua non sono stati in grado di fornire elementi utili, sia in merito alla problematica, sia di igiene e gestione quotidiana.

È emerso chiaramente quanto Comune, ATS, AATO (non presente all’incontro) e Acque Bresciane lavorino purtroppo a compartimenti stagni, non comunichino e neppure collaborino tra loro.
Sarebbe quindi auspicabile che istituzioni sovraordinate li obbligassero a lavorare insieme come team unico per l’acqua, ognuno con le proprie competenze, con conferenze di servizi frequenti (anziché non-parlarsi a carte “bollate” protocollate), con una comunicazione pubblica, continua, completa e trasparente ai cittadini per cui lavorano.
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A leggere le risposte delle Autorità (AATO, ASL, Comune di San Felice del Benaco, Garda Uno) sono dolente ammetterlo sembra di ascolatare un disco rotto: “bevete tranquilli“, “è tutto a posto“, “l’acqua di San Felice è a posto“, “i lavori sull’acquedotto sono praticamente ultimati“, “quanto siamo stati bravi“, ecc.

Sono molto contento che siate tutti così ottimisti e fiduciosi, ma piccolo particolare, in base a quali dati anche noi dovremmo nutrire altrettanta fiducia visto che in buona parte non ce li fornite?
Dove sono le analisi?
Perché vi ostinate a non renderle pubbliche?
Perché non vi siete mai presentati in occasioni pubbliche di confronto e contraddittorio anche tecnico?
Quali lavori sono stati fatti?
E’ possibile verificarli e monitorarli?
Su che basi insomma dovremmo stare tranquilli dopo quello che è successo?

Ripeto ciò che ho scritto due giorni fa: perché ad alcuna autorità importa che a San Felice nessuno stia più bevendo l’acqua?
La risposta è semplice, perché non c’è fiducia nella nostra acqua e nell’operato delle Autorità!
E sì, perché la fiducia si conquista innanzitutto con la trasparenza del proprio operato e soprattutto con tanta umiltà e un’informazione chiara e completa!

Mi chiedo, ma chi sta consigliando questi signori sulle scelte di comunicazione?
Credetemi, c’è solo un modo per recuperare la fiducia: bando agli slogan, ma dati, informazione puntuale completa e periodica, incontri pubblici dove vi presentate di persona con tanta umiltà a parlare e confrontarvi con la gente e con tecnici esterni ed a rispondere a tutte le loro domande.

Vi prego, se volete prendete me e vedrete che diamo una bella svolta una volta per tutte a questa vicenda.

Vi faccio solo un esempio di ciò che non va fatto. Prendiamo il finale dell’articolo di “spot” dell’AATO dal titolo emblematico “San Felice … un sorso in tutta sicurezza apparso sul Giornale di Brescia la scorsa domenica 1 agosto 2010 (con una tempistica quantomeno sospetta rispetto alle richieste di chiarimenti sui lavori fatti da parte del Comitato Acqua Benaco):

San Felice, quindi, può gustarsi … un sorso di sicurezza. Anche troppa, secondo l’Ato, che sottolinea come l’Asl faccia controlli giornalieri, con analisi virologiche e batteriologiche.

Per l’Autorità d’ambito si potrebbe anche ridurre il numero di verifiche, visto il funzionamento degli impianti.

Dico io, ma vi sembra il caso di dire una cosa del genere dopo tutto quello che è successo?
Non azzardatevi neppure a parlare di controlli eccessivi dopo la disastrosa epidemia dello scorso anno, toglietevelo dalla mente.
Non avete pensato che se probabilmente tutti questi controlli fossero stati fatti anche prima forse si sarebbe potuta evitare una delle più grandi epidemie del genere mai avvenute in Italia, con interesse anche a livello europeo?

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