Feeds:
Articoli
Commenti

Autunno, tempo di catturare gli ultimi profumi dell’estate prima che svaniscano.

Sgraniamo la nostra lavanda fatta essiccare a testa in giù, e la mettiamo in questi variopinti sacchettini che andranno a profumare i cassetti della nostra biancheria intima.

Sacchetti di lavanda

Cami monda il prezzemolo appena raccolto dal nostro orto, e dopo averlo lavato e asciugato per bene lo mettiamo in freezer nei sacchetti, pronto per insaporire i nostri piatti durante l’inverno.

Io denudo la pianta del basilico da tutte le belle e profumate foglie e le mettiamo in un vaso sott’olio, bello pronto per i sughi al pomodoro durante la stagione fredda.

Raccolgo i pomodori verdi rimasti sulle piante e che oramai non giungeranno più a maturazione; devo ancora decidere se metterli sotto aceto o fare una marmellata di pomodori verdi.

E poi altri profumi dell’orto: le ultime erbe coste, gli ultimi peperoncini verdi da mettere sotto aceto e condire poi con sale olio e grana, gli ultimi peperoncini rossi tondi da fare ripieni al tonno, …

… intanto i nuovi profumi invernali sono già quasi pronti!

Dopo un piccolo screzio verbale tra me e Cami sui compiti, lei si rifugia nella sua cameretta e appende fuori dalla porta questo cartellino di protesta …

Troppo buffo il post-it posticcio! 😀

Si accettano coccole! ... non da Maurizio

26 settembre 2013, dopo aver accompagnato Cami a scuola faccio una passeggiata fino al porto di San Felice, dove quattro attempati signori tedeschi stanno nuotando pacificamente nel lago.

Purtroppo non conoscendo il tedesco, con le due parole che so azzardo un “kalt?“, e loro, belli convinti “nein, lieber warm!“.

Beh, se lo dicono loro?
Il lago con la nebbiolina autunnale del mattino che nasconde la sponda veronese e con l’acqua calmissima è una vera meraviglia. La temperatura esterna è ottima pur essendo fine settembre, ormai autunno.
Massì, mi convinco, il mio underwear può tranquillamente essere scambiato per costume. Mi spoglio, entro in acqua convinto fino alla coscia e penso “azz, lieber warm un cavolo! E’ gelata!“.

Ma oramai sono giù e dopo un po’ ci si abitua.
Sul lago non c’è nessuno, solo silenzio finalmente, una immensa goduria!

Lago di Garda a settembre

Ieri sera bellissimo concerto dei Plan de Fuga alla Bierfest di Moniga del Garda.

Rock energico, sonorità internazionali, presenza scenica ottima, poche parole e al completo servizio della musica. L’eccellente utilizzo nei loro brani dell’alternanza piano-forte e degli stop&go, con la totale sintonia basso-batteria rendono i brani molto godibili e per nulla scontati, con passaggi emozionanti ed imprevedibili.

La mia preferita?
Touché, dal loro album “LOVE°PDF”, un disco da viaggio.

… ma anche Better4me ha delle sonorità e una ritmica che mi piacciono molto.

Anche i video sono ben fatti, e loro sono “scenici”, in particolare Filippo, il cantante, ha dei tratti somatici del viso intensi, oserei dire cinematografici, quasi da antico guerriero.

Non avevo mai visto un loro concerto completo dal vivo e mi sono proprio piaciuti (forse la parte che mi è piaciuta meno è stata l’ultima, quella con dei tratti un po’ “psichedelici”, un déjà vu sonoro che per i miei gusti è un po’ scontato e ha fatto il suo tempo, ma è solo un piccolo dettaglio insignificante all’interno di un bel concerto).
Tra l’altro una band targata Brescia, che si appresta ad un lungo e importante tour negli Stati Uniti.
Brai gnari!

P.S. – Ah, dimenticavo, strepitosa la “tipa robustina” in prima fila che ballava scatenatissima e cantava a squarciagola tutti i brani, spettacolo nello spettacolo! 😀

Sei anni sono passati dall’ultima volta di Choppy al Lago della Vacca al rifugio Tita Secchi, il tessuto è un po’ più sbiadito e slisio, ma a dispetto dei suoi almeno 30 anni (la vera età nessuno la conosce), la tempra è quella di sempre e Choppy non ha fatto alcuna fatica ad arrivare di nuovo fin lassù: eccolo!

Choppy al rifugio Tita Secchi

Choppy al rifugio Tita Secchi

Dopo un breve momento spirituale mattutino …

Choppy, momento spirituale al Lago della Vacca

… Choppy si è messo subito al lavoro come guardiano della diga e spostando dei sassi …

Choppy guardiano della digaChoppy sposta dei sassi

… e dopo un momento di relax sul lago …

Continua a leggere »

Ritorna puntuale il mio personale Premio Goccioline, ovvero il mio riconoscimento alla canzone dell’estate che più di tutte ti mi dà la sensazione di fresche goccioline d’acqua sul viso, e quel senso di malinconia che lasciano poi sempre le vacanze estive, con il ricordo delle conoscenze e delle esperienze fatte e il ritorno ai doveri.

Rullo di tamburi …
…  con il suo inno “che vita di m…”  …  il Premio Goccioline 2013 va a  …

ALFONSO
di Levante

Dal lago di Bissina a piedi lungo la Val di Fumo risalendo il fiume Chiese verso le sue sorgenti, fino all’omonimo Rifugio Val di Fumo in pieno Parco naturale Adamello-Brenta, con lo splendido sfondo dei nevai dell’Adamello.

Abbiamo percorso questi 6 km (più altri 6 per il ritorno) di passeggiata, 1.30 ore (noi con i bambini abbiamo impiegato 2 ore) tutto sommato semplice, quasi piana, adatta anche a famiglie con bambini, ovviamente che camminano un pochino.

Val di Fumo

La passeggiata è molto gradevole, la seconda parte costeggia il fiume Chiese che nasce poco sopra, con un’acqua limpidissima, cristallina e a tratti con le rive di sabbia fine. Fa venir voglia di immergersi, ma un assaggio dell’acqua fa subito cambiare idea: gelida!
Comunque volendo si può utilizzare il fiume come uno splendido percorso Kneipp, per di più gratuito.

Val di Fumo

Fiume Chiese

Fiume Chiese

Alla fine il premio è un ottimo pasto al bel Rifugio Val di Fumo, ammirando la bellezza delle montagne e dei nevai circostanti …

Val di Fumo

Val di Fumo

Continua a leggere »

Movement is a fantastic privilege, and it allows us to do so much that our grandparents could never have dreamed of doing. But movement, ultimately, only has a meaning if you have a home to go back to. And home, in the end, is of course not just the place where you sleep. It’s the place where you stand.

This is the end of an inspiring speech at TED talks by the writer Pico Iyer about how more and more people worldwide are living in countries not considered their own, and he meditates on the meaning of home, the joy of traveling and the serenity of standing still.

Interesting when he talks about home and our kids, that are much more international and multi-cultured than we are. They have one home associated with their parents, but another associated with their partners, a third connected maybe with the place where they happen to be, a fourth connected with the place they dream of being, and many more besides. And their whole life will be spent taking pieces of many different places and putting them together into a stained glass whole. Home for them is really a work in progress. It’s like a project on which they’re constantly adding upgrades and improvements and corrections.

Where you come from now is much less important than where you’re going. More and more of us are rooted in the future or the present tense as much as in the past. And home, we know, is not just the place where you happen to be born. It’s the place where you become yourself.

He has reminded me the importance of the time I dedicate to just stand, but also a human viewpoint of immigration, or, well, of people who just move.

bacaIn queste serate all’imbrunire il mio giardino si riempie di simpatiche “pampogne“.

Cosa sono le pampogne?!?
Le pampogne sono quei buffi e innocui scarabei di color marroncino chiaro della famiglia degli Scarabei solstitialis (ovviamente l’ho saputo rovistando nel web, per noi sono state solo e da sempre le pampogne) che nelle sere di estate svolazzano confuse, come ubriache nei prati, sbattendo contro ogni cosa, ribaltandosi, venendoti addosso, lasciandosi prendere in mano senza problemi; ieri sera mentre ero in sdraio a leggere, una mi si è persino incastrata tra le dita dei piedi: che bel solletichino! 🙂

A dire il vero era un po’ di anni che non ne vedevo così tante in giardino.
Bene, sono contento: dicono che le pampogne siano degli indicatori biologici di salute del luogo in cui appaiono.

Well, il mio rigore bio sta dando i suoi frutti!

C’è anche un detto dialettale bresciano:

vet a pampogne?
Citando da Wikiquote significa non concludere nulla o mancare clamorosamente un’occasione. I gatti spesso cercano di prenderla con le zampe ma la mancano ogni volta. Sfruttando l’analogia con i gatti, viene usato spesso anche sui campi di calcio, quando il portiere manca un pallone facile e la palla finisce in rete alle sue spalle.

Ma anche ghet le pampogne?
Io l’ho sentito usare al mattino in quello stato di intorpidimento totale dopo una bella dormita.

Viva le pampogne!

Merenda con pane e Nutella seduto sul divano guardando Hazzard, da bambino era il mio appuntamento fisso del pomeriggio.

Qualche tempo fa durante uno zapping ho scoperto che su Iris lo stanno ritrasmettendo ogni sera dal lunedì al venerdì alle 20.10 circa.
Una serata dal mood amarcord ne ho riguardata una puntata con Camilla: da allora quello con i cugini Duke, Zio Jesse, Daisy, Boss Hogg, Rosco P. Coltrane, Enos, e gli altri, è diventato il suo imperdibile appuntamento serale.

Eggià, corsi e ricorsi di Hazzard!

Una sola domanda: io ricordavo Bo e Luke,  ma chi cavolo sono Coy e Vance?! 😉

Hazzard

Before MidnightIl 24 maggio è finalmente uscito nelle sale americane Before Midnight, il sequel di Prima dell’alba e Prima del tramonto, due film “generazionali” sui “giovani” confusi e sognatori della mia generazione, film che mi hanno intensamente colpito e che oramai sono parte del mio bagaglio emozionale.

In Prima dell’alba Jesse (Ethan Hawke) e Céline (Julie Delpy) molto giovani si erano incontrati casualmente su un treno proveniente da Budapest e diretto a Vienna, dove insieme erano scesi e avevano trascorso una notte.
In Prima del tramonto nove anni dopo si incontrano nuovamente a Parigi, entrambi con la propria vita alle spalle, e termina con Céline che balla in modo seducente per Jesse sulle note di Nina Simone, con un finale sospeso.

Before Midnight è invece ambientato in Grecia;  Jesse e Céline sono una coppia in vacanza (ehm, evidentemente il ballo a Parigi aveva fatto colpo), hanno avuto due piccole gemelline e Jesse si è separato dalla moglie ed ha un figlio grande.
Mentre i primi due episodi erano dedicati al corteggiamento e alla scoperta reciproca, ora il tema è quello del menage familiare, della costante ricerca di un equilibrio nei rapporti sentimentali, della necessità di rigenerarsi continuamente.
Osservo la locandina e provo ad immaginare se Jesse e Céline stanno solo guardando un tramonto pensando al loro domani, oppure se è la loro storia che volge verso il tramonto. Mah!

Non vedo l’ora di vederlo! Le recensioni sono ottime, film maturo, e poi è ambientato in Grecia che notoriamente io adoro!

Before Midnight uscirà in Italia il 17 ottobre 2013.

Ecco il trailer:

SonyPictures ha anche reso disponibili tre brevi spezzoni del film: Il treno, Elio, Primo amore.

Ho scoperto che questi piccoli film, e in particolare Before Midnight, hanno una folta schiera di accaniti fans e una animata pagina facebook.

A me hanno sempre attratto le location dei film e ne ho tratto ispirazione per i miei viaggi; ad esempio in Grecia, Megisti location di Mediterraneo, oppure le Sporadi Settentrionali location di Mamma Mia!.

Tutti e tre i film hanno location molto belle, con luoghi curiosi e romantici che ho trovato dettagliatamente mappati su ropeofsilicon.com:

Buona visione …

Una serata all’insegna della cucina marocchina, couscous di carne e verdure con pane arabo, msemen con marmellata ai mirtilli, e finale con tè alla menta.

Impasto dello msemen

Una bellissima iniziativa quella organizzata dal comitato Sopra la panca dell’accoglienza di Villanuova sul Clisi. Conoscere un po’ di più altre culture (Pakistana, Eritrea, Marocchina, Giapponese, Cilena) cucinando insieme i loro piatti occupando l’attesa chiacchierando, per poi infine gustarli tutti insieme in una grande tavolata.

Così ho potuto ammirare le gentili Fatima e Hanan preparare con incredibili cura, dolcezza, fatica e attenzione i loro gustosi piatti marocchini.

couscousmsemen e pane arabo
preparazione pane arabopreparazione pane arabo

Una serata molto piacevole che ci ha permesso, almeno per qualche ora, di godere della liberatoria sensazione di sentirci parte di un’unica comunità, al di là delle origini.

Io sono bicicletta, qual’è quindi il motivo per cui ho deciso di fare il mezzo giro del lago di Garda in bicicletta?

Ma ovvio, per il piacere di un buon coregone ai ferri con polenta abbrustolita e un bicchiere di chiaretto fresco, gustati in riva al lago con il sole in fronte!

Coregone, trota e sardina di lago ai ferri

Ho percorso in bicicletta il periplo della metà meridionale del lago di Garda, circa 80 km praticamente pianeggianti, in parte su ciclabile (soprattutto sulla costa veronese). In fondo a questo articolo trovate la mappa del mio giro.

Partenza in mattinata da San Felice del Benaco in direzione Maderno (circa 14km), ammirando lungo il tragitto la bellezza del lungolago di Salò e del lago illuminato dal sole mattutino.

Lungolago di SalòGrand Hotel Gardone Riviera
Lungolago di Maderno

A Maderno mi sono imbarcato sul traghetto “Mincio” per Torri del Benaco, che ho raggiunto dopo 30 minuti di navigazione con una spesa, se non ricordo male, di circa 7,50 euro per il trasporto persona più bicicletta.

Traghetto Mincio - Maderno Torri del Benaco

Continua a leggere »

… che incredibile botta di emozioni @attr.action! That was tremendous!

attraction shadowdance

Passeggiando in riva all’oceano mi imbatto in questi ragazzi, e la mia testa inizia a “vagare” sulla leggerezza che passa dai miei occhi (qui sotto le mie foto) e dalla mia pelle …

lievitazione

leggerezza è l’inizio di Costruire (Niccolò Fabi):

Chiudi gli occhi, immagina una gioia,
molto probabilmente, penseresti a una partenza

ah si vivesse solo di inizi, di eccitazioni da prima volta,
quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora

penseresti all’odore di un libro nuovo, a quello di vernice fresca,
a un regalo da scartare, al giorno prima della festa

al 21 marzo, al primo abbraccio, a una matita intera, la primavera,
alla paura del debutto, al tremore dell’esordio

leggerezza è ammirare incantati la bellezza del deserto dal cielo …

Deserto e mare

leggerezza è avere fame e gustarsi un tozzo di pane e delle banane fresche seduto sulla sabbia in riva al mare all’ombra delle palme …

Continua a leggere »

Mimosa

MimosaLa nostra mimosa per me aveva da un po’ “in canna” questa fioritura (che però aimé doveva arrivare per la festa della donna).
La teneva in serbo nell’attesa che finisse questo lungo inverno.

L’altro giorno finalmente un piccolo sprazzo di sole ed alla fine si è rotta e non si è più trattenuta, come a dire al meteo: “tieni, alla facciazza tua!

Non riuscivo a dare forma testuale sintetica e consistente a come immagino il turismo presente e sempre più del futuro.
Ci hanno pensato Carlin Petrini e gli ICT days:

Il turismo del futuro?

Parte dai cittadini residenti,
dalla loro qualità della vita,
dalla capacità di essere felici,
dalla loro cura verso la terra che abitano.
I turisti arriveranno di conseguenza.

(Carlin Petrini)

Uomo disteso su un muretto in riva al lagoIo penso che il successo di ogni luogo parta dalla sua felicità e dall’energia che trasmette con il proprio vissuto.

Già, perché se ognuno di noi riflette sul proprio essere viaggiatore, si accorge in realtà di voler soprattutto vivere i luoghi e non solo attraversarli.
Quindi è necessario sempre più far parlare il vissuto del posto. Far diventare il proprio territorio il set vivente in cui le persone abbiano voglia di ambientare un breve pezzo della loro vita.

Ecco perché c’è bisogno di un’ottima politica locale, per la felicità dei propri cittadini.
Ecco perché la promozione turistica deve puntare sempre più sul racconto collaborativo e “social” del territorio.
Un cambio di paradigma che sono certo può dare frutti importanti.

Mammamia che discorsi importanti, non ci sono abituato, sono troppo stanco, meglio che mi stenda un po’ a “cazzeggiare“.
🙂

Ma quanto è vero questo video “Disconnect to Connect” …

I’ve been asked to try to write my first mini-saga.
I’ve been inspired by my visit at Eilean Donan castle (below in my photo), in the Scottish Highlands.

The smiling enemies

Darkness is falling, tongues of fog cover the hillsides down to the lochs.

Eilean Donan is in danger.

Connor is on the look-out, the sword is drawn.

It’s morning, no attacks, relax.

But the enemy is behind: highway, buses and smiling French following a raised umbrella.

The castle is overcome!

(Maurizio Molinari)

Eilean Donan

Eilean Donan

In fact, we arrived when darkness was falling, the castle was closed, silence reigned all around and there was  no one besides us.

The atmosphere was really fascinating, you could imagine warriors, swords, battles, knights.

But when we came back in the morning after, crowds of tourists had already overcome the castle, and the atmosphere of the night before was disappeared.

Guardare il lago da un aereo sopra le nuvole?
Beh, ieri dalla Rocca di Manerba la sensazione era proprio quella, con la penisola di Sirmione sullo sfondo.

Rocca di Manerba

Nel fine settimana un sottile cuscino di nebbia si è adagiato sul lago dando luogo ad atmosfere molto affascinanti, …

Rocca di Manerba

… atmosfere da Highlands scozzesi, …

Rocca di Manerba

… ma anche sorprendenti contrasti di colori …

Continua a leggere »