Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Tempo-Libero’ Category

Parco giochi di San FeliceParco giochi di San Felice

Proprio bello il nuovo parco giochi di San Felice!
In realtà si trova nella frazione di Portese e, dopo averlo visto in una delle corsette serali, domenica scorsa siamo andati a giocare con Camilla la quale era iper-eccitata alla vista di un così fantasmagorico scivolo rosso con ondina intermedia.

Complimenti sinceri all’Amministrazione Comunale per questa bella opera.

A dire il vero Camilla ha trovato una piccola pecca, infatti alla fine aveva una gran sete e ci ha fatto notare che mancava una fontanella per bere; vabbé, poco male, la prossima volta ci porteremo una bottiglietta d’acqua.
🙂

Parco giochi di San FeliceParco giochi di San Felice
 

Read Full Post »

Sole sul lagoIn questi giorni mi sono preso una bella pausa per dedicarmi un po’ a me stesso e a dei lavoretti che avevo da fare a casa.

E’ stato proprio splendido: il sole e le temperature di questi giorni mi hanno permesso le prime colazioni in giardino, le prime corse in pantaloni corti e in maglietta a maniche corte, i primi piedi in ammollo nel lago, i primi panorami tersi del Garda, le prime corse di Camilla senza le noiosissime raccomandazioni “mettiti la sciarpa, mettiti la berretta, ecc.“.

Insomma, e’ arrivata la Primavera: una Figata!
😉

Read Full Post »

Nokia Sports TrackerAmo fare passeggiate, biciclettate, scooterate, e mi piace poi appuntarle nel blog senza però doverci dedicare troppo tempo.

Ho quindi trovato un modo per registrare su un file con il mio cellulare il tracciato GPS dei percorsi che faccio, in modo da poterli rendere disponibili al volo in internet su GoogleMaps o in formato scaricabile.

Benché sia un tecnologo per lavoro e vocazione, non sono un consumista di tecnologie, sono piuttosto un utilitarista. Nokia N80Però questo capriccio mi ha portato, dopo anni di “telecomandi” (ovvero cellulari tutt’altro che di ultima generazione, e non certo compatti), ad acquistare su eBay di seconda mano a poco prezzo un Nokia N80 Internet Edition, sistema operativo Symbian S60 3rd edition, con scheda di memoria aggiuntiva miniSD da 1Gb, e antenna GPS bluetooth RoyalTek.

Per la registrazione del percorso GPS ho installato sul telefonino l’applicazione free Nokia Sports Tracker che attivo in registrazione durante il mio percorso, e la quale alla fine mi dà un file con anche indicazioni altrimetriche e velocità che posso esportare in formati “standard” come GPX o KML (per GoogleEarth); per i più avanzati, innovativi e curiosi, addirittura attraverso il sito di Sports Tracker è possibile trasmettere e far vedere online in tempo reale la propria posizione e il proprio tracciato durante il percorso.

Nokia Sports TrackerIl file KML posso poi ad esempio importarlo in GoogleMaps per creare al volo una mappa personalizzata in “Le mie mappe” e renderla visibile pubblicamente, per poi linkarla dal mio blog.
Il file GPX del percorso invece posso renderlo disponibile da scaricare sul mio blog, in modo che chi ha navigatori satellitari (es. Garmin) possa caricarselo e ripercorrere lo stesso mio tracciato.

Cheddire, la prima parte del gioco è fatta.
Ora voglio capire se c’è una applicazione per il mio Nokia che mi permetta di importare un tracciato GPS messo a disposizione da altri in modo da ripercorrerlo.

Prossimamente lavorerò anche su questo.
🙂

Read Full Post »

Domenica nel tardo pomeriggio ho voluto concludere in bellezza il weekend con un classico dei miei giri in bicicletta: la Valtenesi.

1 oretta abbondante in sella per 25 Km di sali-scendi pedalabili, tra Castelli, scorci suggestivi e magnifici panorami.
Partendo da San Felice del Benaco, si prosegue per Manerba e Moniga, per poi ritornare passando per Soiano del Lago, Polpenazze, Puegnago, Cunettone di Salò, e giungere nuovamente a San Felice.
Qui sotto trovate la mappa (Google Maps) dettagliata del giro.

Panorama da MonigaMura di Puegnago
Mura di PuegnagoScorcio suggestivo sul Garda

Come dicevo il giro lambisce ben 4 castelli; qui sotto nell’ordine le immagini dei Castelli di Moniga del Garda, Puegnago del Garda, Soiano del Lago, e l’unica triste torre rimasta di quello di San Felice del Benaco.

Castello di Moniga del GardaCastello di Puegnago del Garda
Castello di Soiano del LagoCastello di San Felice del Benaco

A Puegnago era in corso la famosissima omonima fiera del vino e c’erano un paio di carinissimi carri allegorici dedicati alla vendemmia.

Carro allegorico alla Fiera di PuegnagoCarro allegorico alla Fiera di Puegnago

Ecco quindi la mappa dettagliata della biciclettata (seguendo il link si accede alla mappa che ho fatto su Google Maps con indicazioni sul percorso).

Mappa giro in bici in Valtenesi

Cheddire, un giro totalmente rigenerante!
😉

Read Full Post »

Choppy beve un PirloContinua la pazza estate glamour di Choppy che l’ha visto protagonista sia in montagna che al lago.

In esclusiva abbiamo scovato Choppy in un momento di relax mentre si degusta un buon Pirlo da meditazione.

Cheddire, fa troppo tendenza!

Read Full Post »

ItalianoView from my window at KastelorizoThey were sending us on a mission to Megisti, a secluded island of the Aegean Sea, the smallest, the farthest island, strategic importance: none …

Thus begins Mediterraneo , the generational cult movie by Gabriele Salvatores, and maybe it’s that strategic importance none which brought me again in May and June, after almost 10 years, to Kastelòrizo (Μεγίστη/Megisti in Greek, oh yes, Megisti really exists, but also named Kastellorizo, Kastellorizon, or in italian Castelrosso or Castellorosso) on a travel made with makeshifts, on lands and seas of Italy, Greece and Turkey, on the road to Cyprus.
Just so… it happens sometimes to feel a desire, though untroubled, to leave for a while the bite, and enjoy the pleasure of feeling so little, but not dispersed in the world, since you always know that, at home, you have someone who loves you.

It’s not my purpose to tell the history of Kastelorizo (you simply need to click the link to have all the desired information, or you can take a look of my marvellous photo-book of Kastelorizo 😉 ), but I’d just like to sketch the atmosphere to introduce, in the next few days, two remarkable positive examples of clever administration.

Vassilissa's Blue houseKastelorizo

Megisti is little more than a Greek stone in the Aegean Sea, with a military presence, off the coasts of Antalia, that is a few hundred meters from Turkey. An isolated island, “the end of nowhere”, no roads except the one, about half Km long, which, from the village, leads to the airport up the hill. A “nearly” daily flight with tiny rotor planes from Rhodes which land on a small strip of asphalt (to make it clear… that bare ground where the plane lands in the movie Mediterraneo). Or, in the summertime, a couple of liners per week from Rhodes for 8 hours of navigation. 

It is just this being secluded that makes the island a fairy place, her beauty takes your breath away. So thoroughly far from the world (no roads there), with crystal-clear waters even inside the harbour, with a deafening silence and solitude becoming, if you don’t keep cool, even oppressive.

Bell tower of the Cemetery of KastelorizoDoor of Kastelorizo

Megisti is also a harsh place. The island passed through a period of Italian occupation in the first half of 20th century, and had a really tragic recent history during the World War II due to the bombing and violence which almost totally destroyed Megisti and compelled almost all the inhabitants to disperse over the world (mainly in the U.S. and in Australia). The island has been so frozen for over 50 years in a tragic photograph of destruction (I remember that 10 years ago there still were destroyed houses, and a big bomb neglected for over 50 years on the beach of Ag. Paraskevi). 

The success of Mediterraneo over the ocean is helping the island to revive, and the old inhabitants (by now, unfortunately, only their descendants) are discovering again the pride of their roots in Kastelorizo, and are recovering their properties. The aged former inhabitants back in Megisti are even recovering in health – facing the complete incredulity of their sons (weeping), in strength and in the desire of leaving and taking a bath as they used to when they were children. As if they were in a strangely real Cocoon. I myself witnessed some cases.

Italian Caserma at KastelorizoView from the Castle of Kastelorizo

Kastelorizo is a place inspiring poetry. Lately, the island inspired the latest CD of David Gilmour (guitarist-Stratocaster, singer and soul of the Pink Floyd) “On an island“.

Kastelorizo even succeeded in inspiring me, who don’t write poetry since my puberty years, but, in one afternoon, I wrote this…

The Breath of Kastelorizo (Maurizio Molinari)

Kastelorizo, a lung of 9 Km2 of rock in the Aegean Sea
for wars and destructions in ‘900
has tragically expired centuries of houses, folks, histories and expectations
towards spots far in the world.

XXI century, Kastelorizo inspires again
molecules of oxygen of Peace, of Europe, of Gabriele, of David, of Global Village
which swell alveoli of coloured houses, of folks, of communities
and wake up pride of belonging
to mark with paint on the ruins of this harsh rock dispersed into the sea

A paradise for those who already have a place in the world
but greedy deadly abyss for those who got lost
understanding not that sons, love and works kill the death.

Does Kastelorizo have strategic importance: none, yet?
There are two examples of administration which really stroke me positively for their far-sight, and that I will tell you in the next days because, why not?, there could arise a nice idea (a twinning):
– The Territorial Government Plan (T.G.P.)
– The Bakery

P.S.
– Should Diego Abbatantuono (Nicola Lorusso in the film Mediterraneo) read this  post, be aware that Chico is still waiting for you, as you promised to go back and visit him, but you never did!
Chico is a nice old-man of Kastelorizo. He is the “landmark” on the island for those who go there to see the places where Mediterraneo was made. He speaks something of Italian since, when he was a child, he attended the Italian school during the occupation, and has pleasant recollections of Italians. You can see him in the movie, in the scene of the dance, when the soldiers get into the village.  Chico still leaves with the memory of those days when the movie was made, days of excitement, life and gaiety.
You can find him in the place over the village, halfway to Ag. Paraskevi; I suggest you to stop and have something at his restaurant, maybe it looks not so attractive, and it is quite bare, but the cooking is good and traditional, the prices good. I recommend you to enjoy your dishes with retsina Malamatina. 😉

Read Full Post »

EnglishVista dalla mia finestra di KastelorizoCi stavano mandando in missione a Megisti, un’isola sperduta dell’Egeo, la più piccola, la più lontana, importanza strategica zero …

Così inizia Mediterraneo film culto generazionale di Gabriele Salvatores, ed è forse quella importanza strategica zero che tra maggio e giugno mi ha riportato dopo quasi 10 anni a Kastelòrizo (Μεγίστη/Megisti in greco, e sì, perché Megisti esiste davvero, in italiano Castelrosso oppure Castellorosso) lungo un viaggio con mezzi di fortuna, o meglio fortunosi, tra terre e mari di Italia, Grecia, Turchia, sulla rotta per Cipro, essì, perché talvolta capita serenamente di aver voglia di mollare per qualche giorno il morso e lasciarsi trasportare dalla corrente degli eventi, e godere del piacere di sentirsi piccoli ma non dispersi nel mondo, perché a casa hai chi ti vuole bene.

Non è mia intenzione fare la storia di Kastelorizo (basta che seguiate il link per avere tutte le informazioni, oppure potete guardare il mio fantastico book fotografico su Kastelorizo 😉 ), ma solo inquadrarne l’atmosfera per introdurre nei prossimi giorni due notevoli esempi positivi di intelligenza amministrativa.

Casa Azzurra di VassilissaKastelorizo

Megisti è poco più che una roccia greca nell’Egeo, per metà militare, al largo delle coste dell’Antalia a poche centinaia di metri dalla Turchia, un’isola isolata, the end of nowhere, senza strade (se non quella di mezzo km che porta dal paese all’aeroporto in cima alla collina) con un volo quasi quotidiano e quasi di linea con minuscoli aerei ad elica da Rodi che atterrano su una minuscola striscia di asfalto (tanto per capirci quella piana sterrata dove atterra l’aereo nel film Mediterraneo), oppure l’estate un paio di navi passeggeri a settimana da Rodi per 8 ore di navigazione.

Proprio questo suo essere isolata la rende un luogo veramente incantato e fatato, di una bellezza mozzafiato, totalmente fuori dal mondo (non esistono strade), con un’acqua cristallina anche nel porto, con un silenzio e una solitudine assordanti e se non si mantiene la calma anche inquietanti.

Campanile della chiesa del Cimitero di KastelorizoPorta di Kastelorizo

Megisti è però anche un luogo ruvido, ha conosciuto un periodo di occupazione italiana nella prima metà del ‘900, ed ha una storia recente veramente tragica durante la II guerra mondiale, a causa di bombardamenti e violenze che hanno quasi totalmente distrutto l’isola e costretto la quasi totalità della popolazione a disperdersi per il mondo (soprattutto negli Stati Uniti e in Australia), congelando l’isola per oltre 50 anni in una tragica fotografia di distruzione (10 anni fa ricordo ancora case distrutte e una gigantesca bomba da aereo abbandonata da oltre mezzo secolo sulla spiagga di Ag. Paraskevi).

Con il successo di Mediterraneo oltre oceano sta però pian piano rinascendo, e i vecchi abitanti (ma oramai purtroppo soprattutto i discendenti) stanno riscoprendo l’orgoglio delle loro radici di Kastelorizo, e stanno recuperando le loro proprietà, tornando a Megisti e recuperando dalla quasi infermità e nella più completa incredulità dei figli (in lacrime), energie e voglia di vivere e fare il bagno come erano soliti fare da ragazzi, come in un fantastico reale Cocoon: ne sono stato personalmente testimone.

Caserma Italiana di KastelorizoKastelorizo

Kastelorizo è un luogo che sprigiona poesia, e ultimamente ha ispirato anche l’ultimo CD di David Gilmour (chitarrista-Stratocaster strepitoso, cantante e anima dei Pink Floyd) “On an island“.

Kastelorizo è riuscita perfino ad ispirare anche me, che non scrivo poesie forse dalla pubertà, ma che in un pomeriggio mi ha dettato questo …

Il Respiro di Kastelorizo (Maurizio Molinari)

Kastelorizo, polmone di 9 Km2 di scoglio nell’Egeo
per guerre e sconvolgimenti del ‘900
ha tragicamente espirato secoli di case, genti, storie e speranze
in lontani angoli di mondo.

XXI secolo, Kastelorizo inspira nuovamente
molecole di ossigeno di pace, di Europa, di Gabriele, di David, di Villaggio Glogale
che gonfiano alveoli di case colorate, di genti, di comunità
e risvegliano orgogli di appartenenza
da marcare con vernici sui ruderi di questa arida roccia dispersa in mezzo al mare

paradiso per chi ha già un posto nel mondo
e vorace letale voraggine per chi invece si è perduto
e non ha capito che figli, amore e opere uccidono la morte.

Kastelorizo ha ancora importanza strategica zero?
Ci sono due esempi di amministrazione che mi hanno molto colpito positivamente per la lungimiranza e che nei prossimi giorni racconto, e perché no, potrebbe anche nascere una bella iniziativa (un gemellaggio):
Il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.)
Il Forno


P.S.
– Se Diego Abbatantuono (Nicola Lorusso nel film Mediterraneo) leggerà mai questo post, sappi che Chico sta ancora aspettando che tu lo vada a trovare come gli avevi promesso ma non hai mai fatto!
Chico è un simpatico vecchietto di Kastelorizo ed è il riferimento sull’isola per chi va per vedere i luoghi dove è stato girato Mediterraneo, parla un discreto italiano in quanto da piccolo frequentava la scuola italiana durante l’occupazione, ha un buon ricordo di noi italiani, e compare pure nel film nella scena del ballo quando i soldati entrano in paese.
Chico vive ancora del ricordo di quei giorni in cui venne girato il film, giorni di fermento, vita e allegria.
Lo potete trovare nella piazza sopra il paese a metà strada verso Ag. Paraskevi; vi consiglio di fermarvi a mangiare al suo ristorantino, forse si presenta malino ed è piuttosto spartano, ma la cucina è buona e tradizionale ed i prezzi ottimi, mi raccomando bagnate il tutto con retsina Malamatina. 😉

Read Full Post »

Ieri sera concerto dei Vile Vinile in piazza a San Felice con i successi di Battisti e Mina.

Cheddire, bravi, troppo bravi, oserei dire magistrali, da applausi a scena aperta, perfetti … forse troppo perfetti, fino al punto in alcuni momenti da risultare freddi.
A me personalmente i Vile Vinile piacciono un po’ più underground, più improvvisatori visto il livello dei musicisti, inoltre forse l’essere vincolati a un repertorio di due nomi, anche se con cotanto repertorio, è a mio avviso risultato un po’ limitativo vista la bravura, e l’inserimento di una cantante e due coriste mi ha in alcuni momenti lasciato un retrogusto quasi da balera, con tutto il rispetto ovviamente per le balere.

Grandissimo in particolare Giancarlo Pedrazzi alla chitarra, persona asciutta, occhiali da impiegato sulla punta del naso, ma sentirlo suonare lascia letteralmente incantati; fantastici i suoi fraseggi con chitarra acustica sulle note di “Io vorrei…non vorrei…ma se vuoi“.

Però il concerto è stato un grandissimo successo che ha lasciato incollata alle sedie fino al termine una intera piazza gremita.

Bravi!

Read Full Post »

La giornata di oggi direi che è stata di quelle che definirei di relax d’altri tempi.
Tra una stuccata allo studio, una mano di bianco e l’altra, ho avuto il tempo per una bella biciclettatata in Valtenesi; la mattinata non era particolarmente limpida, però era mite e pedalando verso Moniga accanto ai vigneti ho potuto notare che l’uva è praticamente pronta: penso che la vendemmia quest’anno verrà anticipata.
Uva 2007

Tappa alle Cantine Avanzi (i cui prodotti per me hanno un ottimo rapporto qualità prezzo) di Manerba dove ho acquistato una bottiglia di Chiaretto (circa 4,5 €) e una di Groppello (circa 4,5€) per la cena di stasera.
Cantine AvanziChiaretto e Groppello Avanzi

Come tutti gli anni una mega cena con tavolata in mezzo alla strada (privata ovviamente 🙂 ) tra tutti (quest’anno eravamo in 22) i proprietari del “blocco” di case dove abito, dove c’è chi prepara la polenta, chi il pollo ai ferri, chi le salamine alla brace, chi le costine, chi la verdura, chi l’anguria, chi le torte, chi il caffè, chi del buon vino, e tutti facciamo quattro chiacchiere in compagnia fino a notte.
Tavolata in stradaPolli verticali sul barbecue

Questa sera ho imparato da Fiore che la cottura con graticola verticale è molto più salutare e saporita perché impedisce che il grasso che cola si bruci sulla brace e le sostanze tossiche emesse vengano riassorbite dalla carne, inoltre il grasso che cola mantiene morbide le carni sottostanti.
Camilla ha corso tutta sera da una casa all’altra curiosando tutte le fasi delle preparazioni dei piatti, ma soprattutto attratta dai fuochi dei barbecue accesi, ed io l’ho rincorsa risfoderando dopo anni i miei rollerblade riuscendo perfino a non cadere.

Cheddire, una bella serata d’altri tempi e forse d’altre latitudini!

Read Full Post »

Questa sera concerto a Portese di Dave Mc Adam, irlandese di Dublino da anni trapiantato sul Garda.
Il genere è dichiarato come folk, ma sono per la maggiorparte classiche ballate in stile irlandese composte da Dave.

Sarà che dopo due settimane trascorse a piastrellare e pitturare avevo forse bisogno di una botta di vita, sarà forse perché il genere al mio gusto si addice più per essere suonato ai piedi della O’Brien’s Tower sulle scogliere di Moher in una giornata ventosa con la nebbia che sale dall’oceano, piuttosto che in una calda serata d’estate sul Garda, sarà sarà ma proprio c’era qualcosa che stonava questa sera.

… però ora pensandoci bene sarebbe una perfetta musica da viaggio in auto in solitaria, direzione nord.

Read Full Post »

Sono appena tornato da un concerto in riva al lago della blues woman texana Elizabeth Lee.
Elizabeth voce molto calda ed appassionata, i due chitarristi (soprattutto Luca Gallina) ottimi e alla batteria una ragazza brava.

Sono un estimatore della musica blues e un buon conoscitore, però il concerto di questa sera è la prova che con volumi regolati male, con l’eccesso di individualismo e senza il rispetto dei “piani e forte” tipici di questo genere musicale, anche il blues può essere una vera palla.

Read Full Post »

Ieri ho voluto cominciare bene e presto (partenza ore 7.30) la giornata con una bella sgambata di una ventina di km abbondanti, circa 1 oretta e mezza in bicicletta da San Felice a San Michele e ritorno.
E’ un giro panoramico che fa passare da quota lago con paesaggi tipicamente lacustri fino ai circa 700 metri di San Michele e Serniga con ambienti di alta collina, e di nuovo in picchiata verso Salò con un panorama splendido, per poi raggiungere nuovamente San Felice.

Il percorso presenta una salita abbastanza lunghetta anche se pedalabile e quindi è adatto a chi ha un minimo di allenamento.
Qui sotto 4 foto che ho scattato e la mappa (Google Maps) dettagliata del giro.

Panorama di Gardone Riviera da San MichelePanorama del basso Lago di Garda da San Michele
San MicheleSerniga

Mappa percorso bici da San Felice a San Michele

Read Full Post »

Vile Vinile

Vile VinileSono andato ad ascoltare i Vile Vinile, un ottimo gruppo musicale con musicisti locali (vale a dire Salò, San Felice e dintorni).

Il loro è un mix di generi che sembrerebbero apparentemente inconciliabili, passando dalla musica italiana come Battisti (che personalmente non amo, ma la lora versione di Non è Francesca è veramente splendida) e PFM, al rock anni ’70; la serata però scorre in modo sorprendetemente piacevole.

Mi colpisce sempre la bravura, l’apparente semplicità e la precisione da metronomo con cui suona Max Comincini (batteria e cori), ed è un vero piacere sentire la voce calda di Adelmo Bassi (basso, voce e chitarra, nella foto) e la semplicità e bravura con cui suona il basso, con l’immancabile sigaretta fumante tra mignolo e anulare.
Ho avuto la fortuna di assistere anche a strepitose jam session ad esempio con Jacky (chitarrista) in un magnifica esecuzione di Europa di Santana, oppure con Rudy Rotta (grandissimo chitarrista blues) in un brano di Steve Winwood.

Il 19 agosto suoneranno a San Felice, io ci sarò.

Read Full Post »

Quando ci capita di andare a fare passeggiate in montagna, infilo Milla nel mitico zaino Ferrino Caribou acquistato su eBay e si va. Certo, quando arrivo la sera spesso non sento più le spalle e sono stravolto, quindi mi chiedo se ne è valsa la pena, e se l’ho fatto egoisticamente per non togliermi il piacere di una bella passeggiata, oppure per far vivere belle esperienze a Camilla e farle conoscere ogni giorno un pezzo nuovo di mondo: probabilmente la verità sta nel mezzo.
Ho letto un bel post di Gigi che ha dato risposta a questo mio dubbio: ne vale la pena.

Milla nello ZainoMilla nello ZainoMilla nello Zaino

Read Full Post »

BarattoBaratto, proprio lui, io dò una (o più) cosa a te e tu dai una (o più) cosa a me.
Passato direte voi, ebbene no, presente, anzi, spero anche futuro, infatti è proprio sciocco buttare un oggetto buono (con tutti i problemi poi di smaltimento rifiuti) quando potrebbe essere utile a qualcun’altro; allora perché non scambiarselo?

Ecco perché ieri sera io, Paola, Camilla e suocera al seguito siamo andati alla Giornata del Baratto organizzata a Portese all’interno del progetto “Cambieresti?” di San Felice del Benaco.

Timidi e timorosi, utilizzando il passeggino di Camilla come copertura, siamo arrivati fantozzianamente carichi di: due stampe del Botero inutilizzate da anni, un quadretto piuttosto cupo con scena agreste di collina, due decoder satellitari analogici, vari CD audio inascoltati da secoli (dai Red Hot Chili Peppers, a Clapton unplugged, fino alle atmosfere ambient di Andreas Vollenweider, e all’etnico che più etnico non si può di Scheila Chandra, ecc.), toccando infine il fondo con una raccolta di Harmony.

Dopo i primi momenti di disorientamento abbiamo preso possesso di uno dei banchetti distribuiti lungo la via centrale, abbiamo esposto la nostra offerta e la timidezza pian piano se n’è andata, e il divertimento è stato assolutamente assicurato.

Risultato finale, in cambio della nostra mercanzia siamo tornati a casa con: due porta fotografie, vecchio vinile del Coro della Cisanella “Canta Garda“, set di cinque bicchierini bianchi con fiorellini azzurri molto carini, un libro giallo, un salvagente enorme, una bottiglia di Malvasia del 2004, e … pezzo forte, un piano cottura elettrico nuovo con la sua base in granito nero da incasso.

Camilla è pure riuscita a scroccare (vale a dire senza dare in cambio nulla) ad una signora anziana uno yo yo con faccina di Shrek, appoggiandosi da furbetta con il suo mento al banchetto e chiedendo con musetto serio: “me ‘o dai?” … chi non crollerebbe! 😉

Gli Harmony siamo riusciti a regalarli a una signora anziana del paese, solo però su raccomandazione di Simona, la fiorista di San Felice.

Proprio una bella serata! 😀

Read Full Post »

Bricco del latterCome tutte le mattine dopo essermi alzato, spalanco le ante della cucina che danno sul giardino e sentendo il profumo del limone mi appresto a farmi scaldare il latte e penso che sono un uomo fortunato: ho un bricco del latte che non si tira la goccia! 🙂

Eggià, infatti penso che questo sia uno dei misteri ancora irrisolti della fisica; ho visto bricchi del latte splendidi, costosissimi, con un beccuccio ben fatto, accentuato e completo di pieghina verso il basso che alla prova del latte però si trascinano un bel rigagnolo lungo il bordo inferiore fuori dalla tazza.
Il mio invece (simile a quello nella nella foto), spartano, in acciaio, con beccuccio fatto malissimo è perfetto e non si tira neppure una goccia.

Mah, dovrò chiedere ai fisici qui in università di svelarmi questo mistero … o è un x-file?

Read Full Post »

Un’ottima annata

Un'ottima annataIn estate il programma del cinema all’aperto di San Felice del Benaco è assolutamente di tutto rispetto e dopo Brescia  certamente il più completo della provincia. Inoltre consente di vedere i film della stagione al prezzo di 3,50 € (contro i 7 € delle sale cinematografiche).

L’altra sera con Paola siamo andati a vedere un bel film, “Un’ottima annata” (non capisco perché però nelle recensioni venga riportato come Drammatico in quanto non lo è per nulla) che come un buon vino ti lascia un bel retrogusto leggero, morbido, molto piacevole.

Alla morte dello zio Henry, l’inglese Max Skinner, uomo d’affari di successo, viene chiamato in Provenza per la lettura del testamento. Max da piccolo passava le sue estati in Francia nella tenuta dello zio che gli ha dato tanti insegnamenti di vita. Tuttavia, per anni Max non è più tornato in quei luoghi e ha completamente interrotto ogni rapporto con lo zio, ed ora giunto sul posto, i ricordi riaffiorano alla mente e si riaffacciano volti noti.
Pian piano il fascino delle vigne e di quella produzione di vino cui lo zio aveva dedicato la vita, nelle cornici affascinanti e dorate del sud della Francia, tutti panorami quasi incantati, provocano in Max, anche a causa di un incontro sentimentale, un capovolgimento di atteggiamenti verso quel mondo che gli darà nuove ragioni di vita.

Menzione speciale per la bellezza davvero mozzafiato di Marion Cotillard (nel film Fanny Chenal), veramente splendida! 😉

Read Full Post »

Classica o Pop?

PopSul Garda nelle serate d’estate spesso amo andare ad ascoltare gruppi musicali che suonano in locali o a feste di paese.
Mi è capitato anche di andare ad ascoltare concerti di musica classica, soprattutto all’interno dell’Estate Musicale del Garda “Gasparo da Salò”.

Devo ammettere che non sono un grande amante della musica classica, probabilmente mi manca la preparazione per apprezzarla.
C’è però una radio che trasmette in provincia di Brescia, Radio Classica Bresciana (ascoltabile anche online), che ha un’ottima selezione anche per i neofiti come me e devo dire che ascoltarla in silenzio d’inverno mentre sono immerso nella mia vasca da bagno con acqua bollente dopo il freddo della giornata, dà un notevole senso di calore e mi fa sentire in pace con il mondo: è un’esperienza che consiglio.

Tornando ai concerti, mi è capitato di riflettere sul fatto che per me lo scopo principale della musica è quella di dare emozioni, di far viaggiare la mente il cuore e la fantasia.
Ho assistito a concerti di musica classica in cui ho avuto la netta sensazione che la stragrande maggioranza degli spettatori (con un’età media piuttosto elevata e “tirati” da grand soirée) si fosse terribilmente annoiata e il cui pensiero principale fosse “che pacco colossale!”.
Se così fosse quella musica non avrebbe fallito il suo scopo principale di dare emozioni?

Invece, sarò forse un sempliciotto, ma magari ascoltando “How to save a life” dei The Fray mi capita di rivivere dentro di me forti atmosfere introspettive irlandesi e, alzando il volume “a paletta”, durante l’inciso di mimare la “schitarrata” e cantare a ad alta voce, oppure avere delle emozioni fresche, simpatiche, semplici e pulite nell’ascoltare e vedere gli spruzzi d’acqua che salgono dal rullante colpito nel video di “Meglio così” (canzone probabilmente scritta in una mezza serata) degli Zero Assoluto, piuttosto che negli anni passati divertirmi a sentire “Applausi per Fibra” piuttosto che “Dammi tre parole”, oppure essere totalmente rapito da alcuni brani live di Vasco.

Ovviamente nel mio caso questi esempi di musica pop hanno centrato l’obbiettivo di darmi delle emozioni molto piacevoli, magari solo della durata di un momento, però in fondo la vita è fatta di momenti!

Se penso ai concerti di musica pop e alle folle oceaniche ad esempio di un concerto di Vasco, a volte mi chiedo perché politici e alti rappresentanti delle istituzioni li vedi invece sempre esclusivamente in prima fila ai concerti di musica classica: sarà forse anche questo un segno della lontananza della classe politica da una parte considerevole della nostra società?

Read Full Post »

ChoppyEbbene sì anche a questo serve il Web 2.0: trovare la mamma a Choppy, uno degli orsetti di Camilla.
La storia di Choppy premetto che è molto triste in quanto è un orsetto che giaceva abbandonato in un cassetto da un paio di decenni e nessuno ci aveva più giocato ne sapeva da dove venisse. 😦

Ora vi racconto: qualche settimana fa vengo a conoscenza di un curiosissimo e divertente sito toonstravel.com in cui è possibile inviare fotografie del proprio pupazzetto preferito che se la spassa con noi in vacanza.

Ne parlo subito ad un amico Marco Rizzini (anche detto Communication Man o l’uomo sul pezzo)  il quale sparge la voce anche ad altri amici.

In quei giorni con Paola e Camilla andiamo a fare una camminata al Rifugio Tita Secchi al Lago della Vacca (magari prossimamente vi racconto la passeggiata intanto potete vedere alcune fotografie)  e …
IDEAAAA: metto Choppy nello zaino e lo fotografo davanti al rifugio!

Così faccio! Beh, in realtà Camilla non era molto convinta in quanto da precisina com’è temeva che glielo sporcassi, però mi impongo e … ehm ehm di nascosto da lei infilo di soppiatto velocemente Choppy nello zaino.

Per scherzo al ritorno mostro a Marco la foto di Choppy in montagna e in men che non si dica su toonstravel.com appare anche il nostro contributo “Choppy al Tita Secchi“!

Potenza del Web 2.0 e del social networking che genera, qualcuno vede Choppy su toonstravel e commenta:
Choppy era l’omaggio con un detersivo!
Ora anche lui sa da dove viene!
😀

Read Full Post »

Devo dire che durante le giornate ventose il Garda dà proprio il meglio di se come bellezza e colori.

Domenica c’è stato vento forte tutto il giorno e la sera durante la mia solita pedalata verso il Porto di San Felice il panorama sulla Rocca e il Golfo di Manerba di cui ho potuto godere è stato questo …

Rocca di Manerba da San FeliceGolfo di Manerba da San Felice

Read Full Post »

« Newer Posts - Older Posts »