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Archive for the ‘Internet’ Category

Neutralità della reteTi piacerebbe se qualcun’altro decidesse per te come, quando e cosa puoi fare e vedere in Internet?

Questo però è il pericolo se passerà la proposta di regolamento europeo sul mercato unico delle comunicazioni elettroniche presentata dal Commissario europeo Neelie Kroes, che mette a rischio la Neutralità della rete (Net Neutrality) e quindi Internet “aperta” in Europa.

La neutralità della rete è il principio in base al quale operatori di reti di telecomunicazioni, internet service provider (ISP) e governi sono tenuti a trattare in modo “uguale” tutto il traffico Internet, non discriminando o differenziando per origine, destinazione, contenuto, tipologia, modalità.

La neutralità della rete ci riguarda quindi tutti, in quanto alla base di Internet “aperta” come noi la conosciamo, e strettamente connessa a nostre libertà fondamentali come quelle di informazione e di autodeterminazione della persona, ma con effetti anche sui processi democratici, della libertà d’impresa e della concorrenza.

Cosa possiamo fare?
Seguendo il dibattito in atto ho voluto approfondire l’argomento, anche analizzando cosa accade in Europa e nel mondo, per capire cosa può fare ognuno di noi.

Per iniziare a comprendere cosa potrebbe significare mettere a rischio il principio di neutralità della rete, vi suggerisco questo video che lo spiega con ironia ma in modo efficace …

La Net Neutrality è un argomento che non si può esaurire in poche righe, se quindi masticate un po’ di inglese vi consiglio anche di guardarvi What is Net Neutrality and why is it important?Net Neutrality (Hungry Beast).

Qual’è il rischio in Europa?

Il Commissario europeo per l’agenda digitale Neelie Kroes ha presentato una proposta di regolamento europeo sul mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche e per realizzare un continente connesso.

Tale regolamento presenta in particolare due articoli che mettono a rischio la neutralità della rete:

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Il 31 dicembre 2013 si è conclusa ufficialmente la copertura praticamente totale con banda larga di tutti i comuni della Regione Lombardia, abbattendo finalmente il divario digitale (digital divide) anche in aree a “fallimento di mercato“, in cui cioè gli operatori di telecomunicazioni non erano disposti a fornire anche nel futuro prossimo servizi di base a banda larga abbordabili a condizioni di mercato.

Questo risultato tanto atteso ci ha consentito di avere ADSL e connettività a Internet via cavo (esistevano infatti già offerte wireless con tecnologie hiperlan, 3G, wimax, ecc.) anche in piccoli paesi, come ad esempio San Felice del Benaco in cui vivo.

Inutile dire che la banda larga è un elemento fondamentale per le comunità locali, le loro economie, per trattenere i giovani, per fornire e fruire di servizi, ma anche più in generale per garantire a cittadini e imprese il diritto di cittadinanza digitale, e più in generale di essere a pieno titolo parte del mondo, contribuendo al bene pubblico di conservazione dell’integrità dei territori, equità, aumento della coesione e partecipazione sociale, aiuto all’economia.

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Premetto che ritengo che la visione politica di Regione Lombardia e l’impiego di fondi pubblici (europei, statali, regionali) abbiano permesso di ottenere un risultato importantissimo. Ritengo inoltre che tecnicamente Telecom Italia offra una ADSL con buone performance, affidabile, a prezzi di mercato e con soddisfazione da parte dell’utenza.

Ma la domanda è: è stato fatto tecnicamente tutto il possibile per ottenere il miglior risultato possibile per il bene comune in base alle prescrizioni della Commissione Europea?

La mia risposta è: Non tutto.

Voglio però argomentare nel dettaglio i miei dubbi, in quanto è a mio avviso emblematico di come anche i particolari esecutivi di un’azione politica giusta, debbano essere attentamente valutati e monitorati al fine di ottenere il miglior risultato, perché è stato proprio nei tecnicismi che a mio avviso si è annidato l’inghippo.

I miei dubbi sono sorti nel momento in cui, annunciata la copertura ho voluto confrontare le offerte ADSL dei vari operatori di telecomunicazioni: con mia sorpresa ho scoperto che era commercialmente disponibile solo con Telecom Italia, e così lo è stato per mesi.
In rete è possibile trovare molte rimostranze a riguardo. Solo molto recentemente anche altri operatori (OLO) hanno cominciato ad offrire il servizio ADSL nelle nostre zone.

Ma è corretto?
Visto che la copertura è avvenuta con denaro pubblico, a mio avviso no, in quanto discriminatorio nei confronti degli altri operatori, e quindi con un effetto distorsivo sulla sana concorrenza di mercato per il bene di tutti.

Questo ritardo nell’offerta da parte degli OLO ha consentito di fatto un enorme vantaggio a Telecom Italia, che essendo partita per prima con la commercializzazione ha saturato i territori, essendo stato l’unico fornitore di ADSL per mesi ed essendo molto sentita l’esigenza di connettività nei nostri paesi, facendo così terra bruciata agli altri operatori che ora si trovano a spartirsi le briciole, costituendo quindi temporaneamente un monopolio di fatto da parte dell’incumbent con l’aiuto però di fondi pubblici.

Ma come è stato possibile?
Facciamo un passo indietro e vediamo come è stata raggiunta politicamente e tecnicamente la copertura con banda larga di tutti i 707 comuni della Regione Lombardia che rimanevano ancora in digital divide.

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Non riuscivo a dare forma testuale sintetica e consistente a come immagino il turismo presente e sempre più del futuro.
Ci hanno pensato Carlin Petrini e gli ICT days:

Il turismo del futuro?

Parte dai cittadini residenti,
dalla loro qualità della vita,
dalla capacità di essere felici,
dalla loro cura verso la terra che abitano.
I turisti arriveranno di conseguenza.

(Carlin Petrini)

Uomo disteso su un muretto in riva al lagoIo penso che il successo di ogni luogo parta dalla sua felicità e dall’energia che trasmette con il proprio vissuto.

Già, perché se ognuno di noi riflette sul proprio essere viaggiatore, si accorge in realtà di voler soprattutto vivere i luoghi e non solo attraversarli.
Quindi è necessario sempre più far parlare il vissuto del posto. Far diventare il proprio territorio il set vivente in cui le persone abbiano voglia di ambientare un breve pezzo della loro vita.

Ecco perché c’è bisogno di un’ottima politica locale, per la felicità dei propri cittadini.
Ecco perché la promozione turistica deve puntare sempre più sul racconto collaborativo e “social” del territorio.
Un cambio di paradigma che sono certo può dare frutti importanti.

Mammamia che discorsi importanti, non ci sono abituato, sono troppo stanco, meglio che mi stenda un po’ a “cazzeggiare“.
🙂

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Ma quanto è vero questo video “Disconnect to Connect” …

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Diritto all’oblio

La legge tutela il diritto a scomparire dal web e non solo?

sagomaQualche giorno fa stavo disquisendo sulle implicazioni in tema di privacy di Graph Search, il nuovo motore di ricerca social di Facebook.

A fronte di una forte preoccupazione del mio interlocutore, io invece non lo ritengo un problema, o meglio, partendo io dalla piena coscienza che i big della rete non sono gruppi filantropici, bensì aziende che fanno business con i nostri dati, cerco di vivere la rete il più possibile in modo critico e attento a non lasciare tracce, dati o informazioni di cui mi potrei pentire in futuro.

Vero però che un errore è sempre dietro l’angolo, o comunque in futuro ci si potrebbe pentire o cambiare idea rispetto a qualcosa fatto o pubblicato in passato. Il web e la rete in questo caso rappresentano dei veri problemi in quanto proprie “tracce” indesiderate potrebbero essere scovate a distanza di anni, anche senza che qualcuno le riproponga.

Mi sono quindi chiesto se il cosiddetto diritto all’oblio è legalmente tutelato e quindi, indirettamente, se il diritto di cronaca ha in un certo senso una scadenza.

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In questi giorni sto seguendo la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni sia della Regione Lombardia, sia nazionali.

Tralasciando le sterili polemiche, rilevo purtroppo come nei programmi elettorali di tutti gli schieramenti, lo sviluppo di Internet e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione non trovi una posizione di primo piano, non solo per l’economia della Lombardia e dell’Italia, ma anche per una diffusione della cultura democratica e della partecipazione.

In quasi tutti si parla genericamente di una propria Agenda Digitale, così come si rilevano tracce generiche relative alla diffusione della banda larga, ma sembrano temi “piazzati” senza convinzione.
Quelli poi che una Agenda ce l’hanno, mi lasciano spesso sbalordito dalla quantità e complessità di cose che propongono, come se volessero cambiare il mondo in una sola legislatura. La mia forma mentis mi porta infatti, per ogni proposta, a stimare automaticamente la quantità di energie necessarie per la realizzazione, ed a giungere alla conclusione che sono proposte irrealizzabili, screditando così ai miei occhi quel candidato o forza politica che evidentemente non conoscono ciò che stanno proponendo.

Lo sviluppo di Internet e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione deve essere una priorità assoluta.
Io lo sto ripetendo da oramai quasi quattro anni.
Pochi giorni fa però, il 18 dicembre 2012 l’ha detto con forza anche la Commissione Europea nella sua comunicazione “Le tecnologie digitali come motore della crescita europea” a Parlamento Europeo, Consiglio d’Europa, Comitato Economico e Sociale Europeo, Comitato delle Regioni.
Una lettura che consiglio.

Prima di indicare quelle che ritengo dovrebbero essere le poche grandi priorità delle agende politiche in tema di digitale, voglio riportare qui sotto qualche estratto emblematico dalla nota della Commissione Europea.

L’inizio è già un programma:
La crescita sostenibile e la competitività future dell’Europa dipendono in larga misura dalla sua capacità di accettare la trasformazione digitale in tutta la sua complessità. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) hanno un impatto crescente su tutti i segmenti della società e dell’economia. Si stima che la metà della crescita complessiva della produttività dipenda dagli investimenti nelle TIC.

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Stavo riguardandomi il video fresco fresco dell’interpretazione di Paola di “Professor Bartleboom“, tratto dal romanzo Oceano Mare di Alessandro Baricco, in occasione dello spettacolo dello scorso 21 giugno “Pandora, le Storie del Vaso” a Cisano di San Felice del Benaco.

Devo dire che insieme alle percussioni di Aligi Colombi, Paola con la sua interpretazione ha saputo decisamente far viaggiare il pubblico in un’altra dimensione emozionale. Sono certo che anche lo stesso Alessandro Baricco apprezzerebbe.

Anche il video, a parte la scarsa qualità delle telecamerine che avevamo a disposizione, e a parte io che ogni tanto passo sullo sfondo, rende abbastanza l’emozione trasmessa.

Anche le altre lettrici sono state molto brave e con le loro interpretazioni ci hanno fatto fare dei piccoli viaggi. Per chi fosse interessato è possibile vedere anche i video delle altre interpretazioni.

Questa serata era la versione live di un podcast letterario http://pandoralestoriedelvaso.wordpress.com che Barbara, Paola e altre amiche stanno curando da qualche mese.

Proprio una iniziativa interessante!
Brava Barbara, brava Paola, brave tutte!

Ascoltando voi mi è venuta in mente una citazione che calza a pennello:

Chi è analfabeta, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria;
chi legge avrà vissuto 5000 anni:
c’era quando Abele uccise Caino, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro.
(Umberto Eco)

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Terremoto e umorismo

Qualche minuto fa che traballata ragazzi! Terremoto di magnitudo 6 con epicentro nella zona di San Felice sul Panaro.

Seguo le notizie su twitter con hashtag #terremoto e devo dire che, oltre a informarmi in tempo reale, sto alleviando questi minuti di paura leggendo i tweet, tipo:

Record di ascolti per la lezione su “Estimo e Teorie della Valutazione” che stanno dando su Raidue. #terremoto”#mi servirebbeanche

Che faccio, vado a far incubi o continuo a cagarmi addosso da sveglio? #terremoto

I miei genitori: #terremoto, scappiamooo, ed io aspettate che lo scrivo su twitter, non vi dico le parole di mio papà

Mi sto chiedendo se i Maya l’avevano previsto o portano solo sfiga #terremoto

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 Nei giorni scorsi stavo sbirciando su un periodico locale un articolo sulla frenesia che ha portato l’essere sempre online, e l’effimera e insaziabile urgenza di non perdere notizie, informazioni, email.

L’autore ha dato una definizione che mi è piaciuta, dicendo che viviamo in un periodo di “velocità immobili” …

… dai nostri monitor, noi, immobili, osserviamo in diretta fatti che accadono in ogni parte del mondo, attraverso un’informazione che non ha più barriere. Ma “navighiamo” il mondo solo con la mente, mentre il nostro corpo resta immobile.

Concordo con l’autore Aldo Bortoli che non bisogna mai dimenticarsi che il mondo si misurava e, aggiungo io, deve continuare a misurarsi con il fare delle nostre mani, con il contatto con le cose e le persone e la nostra presenza dentro le situazioni dove tutti i sensi partecipano a comprendere.

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Qualche giorno fa ero a Bologna ad un workshop sul diritto d’autore online e Guido Scorza mi ha fatto sorridere quando ci ha letto una sorta di dichiarazione “tutti i diritti riservati” ante litteram, risalente a fine 1100, in piena epoca medievale:


«Sia maledetto chiunque utilizzi questo libro in modo illecito o peccaminoso e che la lebbra afligga chiunque ne modifichi il contenuto […]. Consegni questo messaggio a Satana e lo segua all’inferno chi vuole passare l’eternità in sua compagnia.»

(Eike von Repgow, Sachsenspiegel: traduzione dal tedesco medievale di Paul Kaller, Monaco 2002)

Forse allora funzionava, oggi invece mi sa che non avrebbe molto effetto. 🙂

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In questi giorni ho tenuto due nuove lezioni-pillola interessanti su diritto d’autore e web 2.0 e comunità locali, da cui ho tratto a mia volta due lezioni:

  • Cenni di diritto d’autore per uso di materiali a scopo didattico
    Ho imparato che pochi sanno che per tutti i materiali (in qualunque formato essi siano), in assenza di indicazioni di licenza specifiche, tutti i diritti sono riservati.
    Ho imparato che rispetto alla legge sul diritto d’autore 22 aprile 1941, n. 633, per usi di tipo didattico si sono andate ad aggiungere negli anni varie leggine e regolamenti, che vanno sì nella direzione dello spirito dell’ottimo fair use previsto dalla legislazione statunitense, ma contengono come sempre “fumose” sfumature all’italiana che non consentono un sereno e lineare clima di certezza di legalità nell’utilizzo. Per essere certi meglio quindi attingere a materiali con dichiarazioni esplicite di licenza, come ad esempio le licenze  libere Creative Commons, o altre.
  • Blog, new media e comunità locali
    Ho imparato attraverso l’analisi di case studies che blog, social network, new media, possono avere importanti riflessi e influenzare anche pesantemente le comunità locali di riferimento.

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Nei giorni scorsi sono apparsi sui muri di San Felice questi cartelli piuttosto vistosi:

Il gruppo civico Giovani e Vivere San Felice – Portese – Cisano
RINGRAZIA l’Amministrazione Paolo Rosa
per il collegamento ADSL Internet via cavo a San Felice del Benaco

Come ho scritto per Manerba sono contento che un Comune annunci con tanta enfasi l’arrivo dell’ADSL, segno che il lavorìo ai fianchi di questi anni ha dato i suoi frutti, ma anche e soprattutto sono maturati i tempi in modo naturale in merito alla coscienza dell’importanza della banda larga.

Anche per San Felice voglio però ricordare che nessuna Amministrazione porta da sola l’ADSL, ma è sempre un lavoro di squadra di Europa, Governo, Regione, aziende di telecomunicazioni, gruppi locali di pressione, qualche persona sensibile che lavora silenziosamente, e certamente poi anche dell’Amministrazione Comunale con, immagino, le autorizzazioni necessarie per la posa della tratta in fibra ottica.
Anche per San Felice a mio avviso un semplice rallegramento e ringraziamento a tutti per il risultato raggiunto sarebbe stato più elegante, considerando anche che in questo caso, visto il mittente, è un po’ come “autoringraziarsi” di un risultato non conseguito esclusivamente.

Forse poi non molti sanno che in realtà ci sono due zone non ancora coperte da ADSL a San Felice, in particolare una con un centinaio di utenze nella zona Viale Italia – “distributore Esso” tanto per capirci,  e un’altra a Cisano.

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Passando in bici da Manerba mi scappa l’occhio su questi cartelli “leggermente” vistosi:

Abbiamo portato l’ADSL a Manerba
La Vostra Amministrazione Comunale

Sono molto contento che un Comune annunci con tanta enfasi l’arrivo dell’ADSL, vuol dire che l’azione di martellamento da una parte e la naturale evoluzione dei tempi hanno consentito questo cambio di sensibilità  e di coscienza in merito alla banda larga.

Vorrei però specificare che nessuna Amministrazione porta da sola l’ADSL, ma è sempre un lavoro di squadra di Governo, Regione, aziende di telecomunicazioni, gruppi locali di pressione, e certamente poi anche dell’Amministrazione Comunale che immagino avrà dato priorità alle autorizzazioni necessarie per la posa della tratta in fibra ottica.
A mio avviso un semplice rallegramento e ringraziamento a tutti per il risultato raggiunto sarebbe stato più elegante.

Comunque ottimo lavoro, un altro paese coperto!

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Molto carino ed esemplare il post di oggi di Wittgenstein e richiamato su Il Post e vari blog; mi ha ricordato quanto sia fondamentale la responsabilità di ognuno nella verifica delle fonti delle informazioni prima di “gettarle” o “richiamarle” nella rete.

Un senso di responsabilità che ad esempio io percepivo personalmente forte affrontando il caso dell’epidemia di gastroenterite del 2009.

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Cari Sanfeliciani, finalmente da qualche giorno San Felice del Benaco ha l’ADSL, quindi si può già richiedere l’attivazione al fornitore che preferite!

Questo è proprio un bel regalo di Natale sulla cui importanza e urgenza sto insistendo e anni e finalmente siamo riusciti ad ottenere questo importantissimo risultato.

Non voglio dilungarmi sull’importanza di non essere più “digital divided”, ma i benefici nel breve-medio periodo nell’avere ampia disponibilità di connettività a banda larga sono molteplici, ampiamente provati e documentati e ne avevo parlato nel mio pseudo-programma elettorale “europeo”.

Bene dai, alla fine sono anche contento che:

Se poi penso che il modello che avevo proposto è stato applicato su tutta la Provincia, la Regione Lombardia e non solo, beh, direi che è un bel risultato.

Voglio prevenire quelli che scriveranno che altre soluzioni sono sicuramente più “performanti” dell’ADSL via cavo: può darsi, ma cosa importa? Io penso che la vera libertà sia proprio poter scegliere la soluzione che più si addice alle proprie esigenze, aspettative e tasche, inoltre penso che ogni possibilità in più di scegliere sia di per se un arricchimento per tutti. Io ad esempio per il momento ho Eolo e mi trovo benissimo, ma sono contentissimo ci sia la possibilità per tutti a San Felice di poter attivare anche l’ADSL.

Solo un appunto polemico: voglio puntualizzare al Sindaco Paolo Rosa che, a differenza di quanto da lui espresso sulla stampa un paio di mesi fa, questo non è merito solo dell’amministrazione comunale, anzi, diverse sono le persone che nel tempo hanno lavorato per questo risultato, ma soprattutto negli ultimi mesi l’intervento decisivo è stato quello di una persona (non io) che, come tutte le persone di valore, ha lavorato silenziosamente, con generosità e grande discrezione: grazie Zabbo Matale!

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Devo ammettere che è un vero piacere vedere una propria piccola co-creazione sbaragliare tutte le più grandi e blasonate università italiane (che sono e restano per me dei modelli), con le enormi risorse e società che hanno alle spalle; mi sono sentito un po’ un Davide contro vari Golia, è stato un bel colpo e una piacevole sorpresa.

1 dicembre 2011, sono a Bologna nel suggestivo auditorium Enzo Biagi in Piazza del Nettuno per la premiazione dei Teletopi 2011, l’oscar italiano delle webtv; siamo alla categoria webtv universitarie  … rullo di tamburi … and the winner is: youcatt.it!
La motivazione: «Per aver saputo veicolare cultura e formazione, uscendo anche fuori dal contesto universitario e utilizzando uno stile giovane e non convenzionale».

Il buffo nome Teletopi intende parafrasare la più nota competizione dei Telegatti, avendo però come riferimento l’animale simbolo della navigazione, il mouse.

YouCatt è la webtv della sede di Brescia dell’Università Cattolica, quindi tutto sommato una realtà molto piccola. Coscienti quindi che non potevamo competere sul piano della tecnica e delle risorse, noi ci siamo giocati il tutto e per tutto non solo con la tecnologia “easy” e “very very low cost”, ma soprattutto con la creatività e la freschezza ed è andata bene direi.

Noi in particolare abbiamo portato la nostra rubrica settimanale di libri “libri in pillole” e nello specifico questa puntata dedicata al giardinaggio:

La giuria era presieduta da Carmen Lasorella (Direttore Generale San Marino RTV, ex Rai) ed era composta da persone autorevoli come Luca De Biase (Nòva24-Sole24Ore), Marco Pratellesi (Conde Nast), Mirella Poggialini (Avvenire), Francesco Specchia (Libero), Piero Gaffuri (Rai Nuovi Media), Alessandra Comazzi (La Stampa), Carlo Infante (l’Unità), Riccardo Bonacina (Vita), Mariano Sabatini (Metro), Antonio Sofi (Rai3).

A dire il vero ho giocato un po’ d’astuzia facendo tesoro di alcune dichiarazioni che avevo sentito in passato in cui invitavano le webtv a non seguire i modelli e i format della tv generalista, ma ad idearne di nuovi, più immediati, freschi e disisntermediati, da qui la scelta del video con cui presentarci.

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Non mi era mai successo in questi anni di tenere ben due conferenze da ben quasi due ore l’una in una sola serata.

Ieri sera emozionante ritorno a Villa Brunati di Desenzano, dove mancavo da qualche annetto e da dove un po’ vengo professionalmente, con il glorioso Progetto Onde e tutti gli amici che vi hanno lavorato (Marco, Gigi, Stefano, Cristiano, Antonio, Marghe, ecc.).

Ecco i temi delle due conferenze, molto pratiche ed applicative che ho tenuto ieri sera:

  • Internet Utile
    Siti, servizi, trucchi e suggerimenti pratici e utili per l’uso di Internet nella vita di ogni giorno
  • Internet: da spettatori a protagonisti
    Da lettori alla condivisione delle proprie esperienze in rete: strumenti, opportunità, regole, pericoli
    con il seguente menu:

    • Partecipazione: perché è importante?
    • I Blog: cosa sono? Come si fa a partire?
    • Condividere Media: flickr, youtube, …
    • I Social Network: f a c e b o o k, twitter, …
    • Privacy e Sicurezza: problemi finti o reali?
    • Copyright
    • Ci sono Regole?
    • . . . una riflessione finale

Beh, devo dire che è stata massacrante, soprattutto al termine di una giornata di lavoro, ma è come sempre molto bello vedere quelle lampadine di curiosità e stupore accendersi negli occhi dei partecipanti!
🙂

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E’ passato poco più di un anno da quando in università siamo riusciti a dar gambe ad una idea a cui tenevo: la webtv YouCATT (www.youcatt.it).

Di questa iniziativa ne avevo già parlato in occasione del suo avvio.

Qualche settimana fa ero allo IULM a Milano al Meeting nazionale delle micro web tv, dove all’interno si è tenuta la premiazione delle migliori webtv nazionali dell’anno, Teletopi 2010.

Non ci volevo credere: YouCATT è stata votata da una giuria di esperti dei maggiori media nazionali la seconda (a pari merito) migliore webtv universitaria italiana del 2010, a sole due lunghezze dalla prima.
Se si considera che la vincitrice Extracampus è l’università di Torino, e la seconda a pari merito con noi Ucampus è quella di Pavia, entrambe con molte migliaia di studenti e con una “massa” molto molto superiore alla nostra piccola sede, beh direi che può essere considerata decisamente come una vittoria.

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In anteprima ecco la fibra ottica che per conto di Infratel stanno posando in questi giorni a San Felice del Benaco (le foto sono ingrandibili)!

Fibra otticaFibra ottica

Fibra otticaSi potrebbe dire che “tanto insistemmo che alla fine la fibra arrivò“! 🙂

Bene dai, alla fine sono contento che:

Che abbiano letto il mio blog?

Dai, voglio essere presuntuoso (anche se ho qualche elemento per pensare che non sia tutta presunzione) e pensare che il mio blog sia stato fonte di buoni suggerimenti!

Se poi penso che questo modello verrà applicato su tutta la Provincia e non solo, beh, direi che è un bel risultato.

Congratulazioni a tutti quelli che come me hanno lottato per questo risultato, comprese le due ultime amministrazioni comunali (Gianluigi Marsiletti prima e ora quella di Paolo Rosa) che hanno tenuto duro e assecondato le richieste.

Ora dopo la fibra ottica manca solo che Telecom attrezzi le centrali con gli apparati (ma già movimenti ci sono) e poi finalmente a San Felice avremo la nostra bella ADSL potente, in linea con le offerte di cui possono usufruire nelle maggiori città!

Ora sono ottimista, la fibra era lo scoglio più grosso da superare. 🙂

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Invitato all’interno del corso di web writing della laurea in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo (STARS) dell’Università Cattolica ho tenuto una lezione sui blog soffermandomi nella seconda parte in particolare ad analizzare e aprendo un confronto di idee sulla mia esperienza personale e i miei errori in relazione al “caso San Felice“, che ha visto il mio blog fortemente coinvolto.

Devo ammettere che la reazione degli studenti mi ha sorpreso e in parte anche un po’ spaventato.
Ma andiamo per gradi; ho raccontato la vicenda analizzando in particolare gli aspetti critici che mi sono trovato ad affrontare nella gestione del blog.

Ho raccontato come il tutto è nato per caso, semplicemente perchè io stesso ero stato contagiato dall’epidemia, percepivo però dai racconti che in paese la situazione era molto diffusa e seria, e non avendo informazioni dai media tradizionali e neppure dalle autorità competenti, mi sono messo a scrivere fatti e notizie di cui venivo a conoscenza, tutto lì.

Ciò è però stato l’inizio di una bufera che non avrei mai immaginato e che mi sono sentito impreparato ad affrontare, con giorni con oltre 5.000 visitatori unici e 17.000 pagine visitate, oltre 200 tra commenti ed email quotidiani sull’argomento (una enormità per un blog), con la sensazione e la responsabilità di sentirmi mio malgrado di svolgere una sorta di servizio pubblico, con la difficoltà nel gestire le tensioni e la rabbia, con i dubbi sull’uso di un media a visibilità globale come Internet per trattare una vicenda locale e localizzata, ecc.

Le valutazioni degli Studenti

Dopo aver ascoltato la mia relazione, da studenti ventenni mi aspettavo posizioni barricadiere del tipo la verità e i fatti sempre comunque e ad ogni costo.

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