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Archive for the ‘Arte’ Category

Pedalando in riva al mare in questi giorni mi sono imbattuto in una spiaggia con centinaia di composizioni di pietre in equilibrio (rock balancing).

Mi ha sempre incuriosito questa forma d’arte, non solo esteticamente, ma anche il suo sfidare la fisica, con giochi di equilibrio al limite, in grado pure di contrastare vento teso dall’oceano come quello da me incontrato.

Rock balancing

Non oso immaginare quanta pazienza ci vuole …

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Una scultura … rilassante

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La Stria

Domenica pomeriggio a Salò, piove a catinelle, ci ripariamo sotto i portici del Comune. Camilla gioca a correre, ma la pioggia non accenna a smettere. Comincia a fare freddino. Notiamo che c’è una mostra, solitamente per dei bambini sono abbastanza noiosamente autoreferenziali, ma tant’è, saliamo a guardarla.

Subito veniamo colpiti dalle opere di una artista gardesana di Tignale, Anna Bianchi in arte La Stria, anche Cami rimane incantata. Sono delle illustrazioni a pastello su tavole di legno pervasi da atmosfere suggestive e fanciullesche, spesso ispirate dal mondo naturale che ci circonda.

Io in particolare sono rimasto colpito da questa bella opera su legno d’olivo illustrata sul depliant, molte linee sembrano proprio seguire le venature naturali dell’olivo …

… sfoglio il catalogo online e scopro che il suo titolo è TERRA MATER (Triskell)la madre terra secondo i celti; su di sè porta il Triskell, simbolo di tre elementi chiave della vita: la terra, il fuoco e l’acqua. Su tutto, impera il vento.

Beh, curioso scoprire un’artista così brava e unica, così per caso, quasi obbligati e guidati dalla natura severa che ci circondava quella domenica pomeriggio.
Vi consiglio di sfogliare il catalogo delle opere che trovate sul suo sito, ne rimarrete colpiti.

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A me piace molto l’architettura antica religiosa ortodossa e in particolare i piccoli monasteri ortodossi di montagna. All’interno delle mura c’è un’atmosfera sospesa di assoluta serenità e pare che il tempo scorra molto più lentamente che nel mondo a valle. I Pope seduti al tavolone nel cortile mi danno una sensazione di protezione. Il piccolo e scuro interno della chiesa mi invita al raccoglimento e a pensare ai miei cari.

Monastero di Panagia Evangelistria

Uno dei più belli che io abbia visitato è il Monastero di Panagia Evangelistria a Skiathos. Qui sotto alcune fotografie e un video che ho girato pochi giorni fa per dare la sensazione della pace che emana quel luogo.




Questo monastero post-bizzantino si trova in collina immerso nella vegetazione a poco meno di 5 km a nord di Skiathos città.

Fu costruito nel 1704 da monaci del Monte Athos, ed ha avuto un ruolo nella Guerra d’Indipendenza dall’Impero Ottomano come nascondiglio dei rivoltosi. La prima bandiera greca fu creata proprio qui nel 1807, diversi anni prima dello scoppio della rivoluzione del 1821. Si ritiene che il monastero sia servito anche come luogo iniziale per pianificare la ribellione nei confronti dell’oppressore turco, in quanto diversi eroi come Theodoros Kolokotronis e Andreas Miaoulis qui giurarono sulla bandiera ellenica.

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Isola del Garda, uno dei luoghi più belli al mondo, proprio letteralmente fuori casa mia.

Mi sento un privilegiato ad aver trascorso la giornata di ieri in un luogo così magico, con in più il piacere di una visita guidata con i racconti di Alberta Cavazza, che sull’isola vive, figlia dei Conti Cavazza che dell’isola sono proprietari.

Il palazzo stile neogotico veneziano è certamente l’emblema dell’isola, ma io forse amo anche e soprattutto la sua parte più antica e mistica che ospitò persino S. Francesco d’Assisi, quella fortificata, i suoi meravigliosi giardini e la natura unica.

La parte frontale è oramai nota e famosa, ma anche arrivandovi dal retro il colpo d’occhio è meraviglioso …

Si arriva in barca al porticciolo al cui ingresso campeggia la coreografica torre e dal quale si accede alla piccola darsena …

Percorso un breve tratto di sentieri si arriva ai piedi del famoso splendido palazzo neogotico veneziano, dalla cui terrazza si riesce ad abbracciare l’intera Valtenesi con un unico colpo d’occhio …


… ai suoi piedi eleganti giardini con una splendida serra stile giardino d’inverno, o meglio, garden room, vista la nazionalità della contessa …

… passeggiando poi lungo i suoi lunghi sentieri ci si trova immersi in piccole baie, in una natura lussureggiante, ad una vegetazione a tratti non comune alle nostre latitudini, essendoci un microclima che consente la presenza anche di specie molto più mediterranee …

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Per chi ama la musica ed ha a cuore l’ambiente non potrà non rimanere incantato da questo video dal titolo “Music Painting – Glocal Sound” sulle note di Lacrime di Giulietta di Matteo Negrin.

E’ un’opera d’arte veramente emozionante. Un potente invito ad ognuno di noi ad amare e proteggere la Natura.

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Il gruppo di lettura “LIBRIAMOCI” e “SAN FELICE PIU’ FELICE” organizzano per il prossimo Sabato 12 giugno 2010

“SUGGESTIONI GARDESANE”

Passeggiata notturna tra miti e leggende del lago, accompagnati da letture e dai suoni del flauto del Maestro Emanuele Franceschini.

La locandina (PDF)

Ritrovo al parcheggio all’inizio della pista ciclabile entro e non oltre le 20.30.

Partenza ore 21.00 e Rientro ore 23.00

Percorso semplice, percorribile con passeggini
Cani al guinzaglio
Consigliabili piccole torce

Vi aspettiamo!

In caso di maltempo l’iniziativa verrà riproposta sabato 19 giugno !!

Per info: sanfelicepiufelice@gmail.combiblioteca.sfelice@libero.it
tel. 0365.559436 – 328.8478876

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Ho preso l’ultimo numero in edicola di AB – Atlante Bresciano (costo 6 euro) edito da Grafo dal titolo:

LA BASSA VIA DEL GARDA
Da Salò a Limone
Novanta pagine di itinerario tra la costa e l’entroterra

Un numero monografico che l’introduzione definisce un cammino attraverso la natura e la storia del Garda, dedicato all’itinerario escursionistico (quasi 100 km) che collega Salò a Limone, tracciato su iniziativa dell’Azienda Regionale delle Foreste e intitolato a Roberto Montagnoli, che unisce la costa alla rete di strade e sentieri dell’entroterra e permette di entrare in contatto con la straordinaria varietà di paesaggi che caratterizza il territorio.
Uliveti e boschi, limonaie e leccete, ondulate colline e impervi dirupi rocciosi si alternano a ogni tappa.
I piccoli borghi di mezza montagna guardano spesso a panorami mozzafiato; e i paesi della Riviera accolgono i visitatori con il loro intramontabile fascino.

L’ho letto ed è proprio un bel numero denso di informazioni e suggerimenti per escursioni e visite.


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La passeggiata lenta di ieri per campi e borghi di San Felice, Portese e Cisano, complici il sole splendente e un cielo terso è stata assolutamente meravigliosa, di quelle che ti fanno dire:
abbiamo la fortuna di vivere in uno dei luoghi più belli al mondo!

In realtà non c’è molto da dire se non che i panorami di cui abbiamo goduto hanno lasciato letteralmente incantati tutti i partecipanti (che anche questa volta sono stati in numero al di sopra delle nostre aspettative) e le descrizioni poi del Prof. Antonio Foglio (co-autore del libro “Borghi, ville e contrade di San Felice“) dei luoghi in cui siamo passati e di dettagli della loro storia ha reso la giornata interessante anche dal punto di vista culturale e della conoscenza dei posti in cui viviamo.


I bambini poi, manco a dirlo, si sono divertiti un mondo a correre per i campi, a salire e scendere gli argini, a raccogliere fiori e olive, a giocare a spade con rami secchi o a rincorrere una lepre …

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Piroscafo ItaliaNo, non sono impazzito, sto semplicemente parlando del Piroscafo Italia, già perché il suo varo risale al 5 maggio 1909, quindi fra poco compirà 100 anni!

Da buon “gardesano” inguaribile che l’estate ama molto vedere il lago dal lago ne avevo già parlato, ma dall’ultimo libro di Tullio Ferro “Vele color di cedro” (Editoriale Sometti) emergono notevoli curiosità storiche su questo piroscafo che a me piace molto, tra le quali il fatto che a seguito di un bombardamento aereo divenne un relitto sul fondo del Garda per ben 4 anni.

Fu costruito nel 1908 dalla Società Odero di Sestri Ponente, è lungo 50,22 m, largo 6,50 m, portata 600 passeggeri, velocità massima 24 Km/h, propulsore con due ruote a pale, ristorante a bordo.

Mia bici sul Piroscafo ItaliaPoco dopo il varo l’Italia fu causa di un incidente “diplomatico” tra l’Austria e l’Italia a causa della bandiera di bordo.
Al tempo infatti Riva del Garda era in territorio austriaco (e lo rimase fino al 1918) e c’era l’obbligo per i piroscafi della Società di Navigazione Lago di Garda che varcavano il confine posto all’altezza di Limone, di ammainare il tricolore italiano con lo stemma sabaudo e di alzare quello dell’imperiale regia marineria con i tre colori di traverso, quelli magiari, adottati dalla marina austroungarica.
Il capitano dell’Italia si rifiutò di ammainare il tricolore e ordinò di ritornare Peschiera.
Dopo qualche giorno a seguito di un chiarimento tra le autorità l’Italia fece ritorno a Riva senza problemi.

Interno Piroscafo ItaliaL’Italia ospitò personaggi illustri come Franz Kafka nel 1909 e nel 1913, oppure D.H. Lawrence nel 1912, che a bordo scrissero brani importanti rimasti nella storia della letteratura.

L’Italia venne anche impiegato in guerra.

Allo scoppio della prima guerra mondiale (il 24 maggio 1915) tutti i piroscafi vennero fatti rientrare a Peschiera a luci spente. L’Italia venne armato che tre cannoni da 57 mm. e due mitragliere, gli fu dato il colore grigioverde militare e a bordo ospitava il Comando della Marina da Guerra per il Garda.
Gli austriaci provarono a bombardarlo dai monti sopra Riva, fortunatamente però nessuna cannonata andò a segno.

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Ieri, dopo una piacevolissima grigliata con amici sull’Alto Garda, sui monti sopra Gargnano, anche se la giornata era un po’ uggiosa visto che era la prima domenica del mese abbiamo fatto una passeggiata fino al Santuario di Supina, una chiesetta del XV° secolo recentemente restaurata, un luogo isolato in montagna raggiungibile con difficoltà attraverso una stretta stradina sterrata, dove si rimane affascinati dall’atmosfera di pace e di spiritualità.

Il Santuario apre infatti solamente la prima domenica di ogni mese, dove oltre alla Messa, le persone dell’associazione che si prende cura di questo luogo si ritrovano nella sagrestia a mangiare e a passar parola, accogliendo i visitatori con un caffé o una fetta di torta, contenti di accompagnarli nella visita alla chiesa e alle stanze degli eremiti che in passato hanno abitato questo luogo.


Cheddire, veramente una piacevole sorpresa, un luogo di altri tempi, ovviamente ho fatto alcune fotografie con il cellulare, per questo non sono molto nitide.
Se capita io consiglio una visita al Santuario di Supina, si trova qui.
Tra l’altro mi raccontavano che in occasione della festa dei cavalli che si tiene annualmente a Toscolano Maderno, al Santuario di Supina si tiene una Messa speciale e tutti arrivano a cavallo in un’atmosfera affascinante .

E per chi volesse saperne di più sul Santuario di Supina ecco la descrizione nel dettaglio in italiano, inglese, francese e tedesco preparata dai volontari: (altro…)

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Se dovessi descrivere la città di Ulm con un aggettivo direi che è funzionale, perfetta per lavorare, studiare, produrre, certo però l’estetica non mi pare sia stata una priorità di sviluppo.

Ci sono però due eccezioni d’eccezione: la Cattedrale di Ulm (in tedesco Ulmer Münster) e l’antico quartiere dei pescatori (in tedesco Fischerviertel).

La Cattedrale di Ulm  in stile gotico è la più alta chiesa del mondo con i suoi 161,53 metri. Fino al 1908 è stato l’edificio in muratura più alto del mondo.

Quello che però a me è piaciuto di più è stato l’antico e medievale quartiere di pescatori Fischerviertel con splendide case di legno e muratura su palafitte splendidamente restaurate, tra canali d’acqua ed unite da ponticelli; ovviamente ho fatto un po’ di simpatiche fotografie.


No, no, non temete, non è il vostro computer che distorce, sono le case che sono proprio tutte storte, sembrano fatte di marzapane.
Infatti con l’erosione dell’acqua ci sono stati in passato cedimenti strutturali e la grande intuizione è stata proprio quella di ristrutturare e consolidare le abitazioni così come sono.
Ce n’è in particolare una la Schiefes Haus (letteralmente la casa pendente) che è veramente impressionante, ed ora è un piccolo hotel anche abbastanza costoso, ma dormirci dev’essere un’esperienza curiosa.

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Se cerchi sul Garda scopri che ci sono ancora luoghi come il piccolo borgo di San Giacomo di Gargnano che hanno ancora i sapori e le atmosfere dei romantici tempi passati: la chiesa, la pesca, il lago, le limonaie, i ritmi e i silenzi lacustri.


La graziosa omonima Chiesa di San Giacomo risalente al XII secolo (considerata l’edificio più antico di Gargnano) posta in riva al lago, completa il bel quadro romantico di questo borgo incantevole.


Cheddire, proprio un luogo splendido, ben conservato e ristrutturato, ed ho scattato anche altre fotografie di San Giacomo!
L’unica pecca sono i prezzi degli appartamenti: voci locali gargnanesi vogliono che siamo più cari che in Piazza Duomo a Milano.

Ma perché mai le cose belle costano così tanto?
Uffa, quanto vorrei un bel loft con vista lago a San Giacomo in una limonaia ristrutturata!
😐

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Statue povere

Durante le mie passeggiate a volte passo davanti ad una casa nel cui giardino ci sono delle belle composizioni che mi piace chiamare statue povere.

Ad esempio in questi giorni di festa è possibile ammirare una bella renna con slitta fatte con i rami secchi …

In estate invece si può vedere una statua fatta con vasi di terracotta e sottovasi.

Complimenti per il buon gusto!
Basta poco, che ce vò?
🙂

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Ieri siamo stati a Manerba del Garda alla chiesa di San Giovanni a vedere il grande Presepe Meccanico (www.amicidisanbernardo.it), 160 metri quadrati di scenografie molto belle e di scorci con vere e proprie ricostruzioni storiche in miniatura con scene di vita fino a non molti anni or sono quotidiana, ma anche ovviamente scene mediorientali, il tutto in movimento.

Un lavoro enorme quello dei volontari manerbesi che inizia a settembre e si protrae fino a dicembre e che attira visitatori da tutto il nord Italia.
Tanto per dare qualcuno degli impressionanti numeri: 5.000 ore di lavoro, 11 metri cubi di legname, 8 chilometri di cavi elettrici, 3.000 litri di acqua per i giochi di ruscelli e cascate, 120 chili di gesso per gli edifici, 400 chili di pietre, 180 metri quadrati di tessuto per il cielo, 48 motorini elettrici, 8 pompe per i giochi d’acqua, 22.000 lampadine per i giochi di luce, ecc.

… il tutto godibile in un percorso suggestivo e da osservare con attenzione in ogni dettaglio, complimenti!

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Passeggiando sulle colline sopra Gargnano mi sono impattuto in una splendida ristrutturazione di una antica casa contadina con un bellissimo affresco su una parete, ed ho pensato:

   che Buon Gusto!

Si merita la mia menzione speciale e il mio bollino Garda qualità! 🙂

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In attesa che la Primavera arrivi anche nell’aria, l’artista di casa “Pabla” Milla ha voluto deliziarci con la sua interpretazione su carta della Primavera.

Autentiche preziose rarità pittoriche dal valore inestimabile di cui custodiamo gelosamente gli originali esclusivamente per collezionisti d’arte.

Il Gelato

Il Gelato
La Barca

La Barca
L’Arcobaleno

L'Arcobaleno
La Coccinella

La Coccinella
🙂

 

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