VERGOGNA!
E’ questo il grido che sale prepotente in tutti i commenti della gente che ha preso parte alla evanescente Assemblea Pubblica di ieri sera sul caso acqua ed epidemia a San Felice del Benaco, che l’unico risultato che pare aver ottenuto nella gente è stato l’aumento della sensazione che su questa gravissima vicenda siano in atto serie manovre di minimizzazione e insabbiamento e che alla fine non si avranno mai risposte.
Bocche cucite sulla vicenda, è stata questa l’impressione di tutti che si è avuta nei confronti di enti e istituzioni coinvolte (Comune, ASL, Garda Uno, AATO), forse per timori per le indagini in corso da parte della Magistratura o forse altro.
VERGOGNA ASL !
VERGOGNA AATO !
VERGOGNA Garda Uno !
questo è stato il grido delle persone intervenute, che benché invitati non hanno neppure ritenuto di essere presenti e raccontare le loro attività e gli interventi fatti, in essere e in previsione, segno di notevole arroganza e mancanza di considerazione nei confronti di migliaia di persone che sono state molto male.
Parliamoci chiaro, non a detta mia, ma a detta di molti medici a San Felice c’è stata probabilmente la più grave epidemia virale mai avvenuta in Italia negli ultimi decenni, e molti dicono letteralmente che “ci è andata molto bene“, perché se invece del norovirus (che da documentazione medica pare a decorso benigno) ci fossimo beccati qualche altro virus ci sarebbero stati morti e danni permanenti ai nostri poveri corpicini.
Detto questo il buon Paolo (alias Paolo Rosa, Sindaco di San Felice del Benaco) almeno ci ha messo la faccia, ma anche se ha tutta la mia simpatia, mi spiace per lui purtroppo non è stato in grado di dare neppure una risposta alle tante domande, e questo a quasi 2 mesi di distanza è imperdonabilmente troppo poco, anzi, è inaccettabilmente quasi il nulla.
Ah, no, una l’ha data, la sospensione delle bollette da parte di Garda Uno … mmmh, ma forse, ehm, mmmhh, booh, per solo i 16 giorni dell’emergenza, o forse di più … ah, vero, riflettendoci neppure questa certezza abbiamo avuto.
Sinceramente ho preso tanti appunti ma vista la mia promessa di riportare solo i fatti, non scriverò nulla in quanto ho sentito tanti ci attiveremo per, faremo, programmeremo, sono in previsione, sentiremo, … ma nessun fatto, basta ascoltare la registrazione audio qui sotto.
Quando le promesse si trasformeranno in fatti allora sarò il primo a scriverne.
Sinceramente però da Paolo una cosa me la sarei aspettata: una grande indignazione per l’assenza di ASL, AATO e Garda Uno, e una maggiore rabbia e disponibilità anche ad azioni eclatanti vista la situazione di stallo.
Invece mi è parso piuttosto remissivo e ciò non mi è piaciuto per niente.
Comprendo bene la prudenza e i timori di Paolo che più volte ci ha tenuto a ribadire che sarà la Magistratura a dover accertare le cause e non noi, ma certamente un dato politico (e non giudiziario) emerso con forza ieri e che non potrà ignorare sono le centinaia di persone che con diversi toni più o meno accesi e con scroscianti applausi hanno ribadito la mancanza di fiducia nei confronti del gestore dell’acquedotto Garda Uno, e quindi non potrà fare a meno di considerare la verifica della possibilità di una sospensione cautelativa più volte richiesta in molti interventi e anche con la famosa raccolta delle 1.044 firme, non solo per come ha gestito l’emergenza, ma anche per le evidenze sulla gestione dell’acquedotto di San Felice emerse dalle indagini dell’autorità sanitaria ASL e ben descritte in questo impressionante articolo scientifico pubblicato proprio sulla nostra epidemia da ASL su Eurosurveillance (per chi volesse scaricarlo eccone la versione PDF, tra l’altro con a prima firma proprio il Direttore Generale di ASL Dott. Carmelo Scarcella che invece con i cittadini proprio di San Felice non ritiene di dover parlare) portatoci a conoscenza da un medico, che il Sindaco purtroppo ignorava ma all’ascolto del quale è rimasto basito.
Quali evidenze indicate nell’articolo?
(1) il gestore dell’acquedotto ha intrapreso lavori sui serbatoi che potrebbero aver limitato l’effetto della clorazione;
(2) due filtri avevano 10 anni (puliti settimanalmente ma non disinfettati);
(3) la concentrazione di cloro nell’acqua prima dei filtri era 0.4 mg/l, mentre dopo la filtrazione solo di 0.08 mg/l.
Secondo tutti quindi ci sono gli estremi politici (e ci tengo anch’io a ribadire non giudiziari) per una sospensione cautelativa di Garda Uno dalla gestione dell’acquedotto, a tutela sia dei cittadini che di Garda Uno stessa, in attesa che la Magistratura accerti cause e responsabilità.
A memoria di quanto è avvenuto ieri sera eccovi la registrazione audio integrale (a dire il vero ne ho fatta una registrazione anche video, ma la parte video non era particolarmente significativa), così potete caricarvela sul vostro lettore MP3 ed ascoltarvela mentre fate una passeggiata o una corsetta rilassante; scusate la qualità e il rimbombo, ma eravamo ammassati come buoi in una torrida palestra comunale (una signora poverina è persino collassata ed è intervenuta l’ambulanza):
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Registrazione audio integrale della serata (Bassa qualità – Mp3, 26 Mb) |
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Registrazione audio integrale della serata (Media qualità – Mp3, 40 Mb) |
Per concludere, speriamo a questo punto che la Magistratura termini quanto prima le proprie indagini e cominci a darci qualche certezza su cause e responsabilità, fino ad allora temo che tutti resteranno immobili.
Certo però devono sapere tutti che noi cittadini non molleremo l’osso fino a quando non ci daranno risposte chiare e convincenti.
Ora lasciamo i nostri poveri operatori turistici terminare l’estate in tranquillità e costituiamo e rafforziamo il famoso comitato per l’acqua annunciato ieri sera, poi però da settembre si riparte con le iniziative sempre più forti e ad ampio raggio.
Permettetemi un’ultima stoccata ad Avvocati e movimenti Consumatori:
sinceramente vedo che ora tutti vi state dando un gran da fare e certo per voi noi siamo un bel palcoscenico, però sinceramente io non riesco proprio a capire come intendete agire e con quali costi.
Perché avete così tanta paura a dirlo?
Ve l’abbiamo chiesto ma non ci avete di fatto risposto.
Per favore, se veramente ci volete bene e tenete al bene di San Felice perché lo sentite come caso di coscienza, coalizzatevi e offriteci i vostri servizi a prezzi più che politici e con grande chiarezza e trasparenza, anche su come pensate di agire, ve ne saremmo grati!
IL COMITATO DI CITTADINI ESISTE. C’E’.
e dico cittadini tutti. nessuna divisione , nessuna concorrenza tra i vari gruppi politici , nessuna divisione tra i vari gruppi partitici.
INSIEME, IN MODO DETERMINATO!
e invito tutti coloro che hanno sottoscritto la lettera dell’associazione (1044 firme) a sottoscrivere l’adesione al comitato, quando e come saremo riusciti a fomalizzare il comitato (credo 10 giorni al massimo).
comitato che si prefigge i seguenti FINI:
facilitare la comprensione delle cause dell’epidemia: e la giustizia di conseguenza trovera’ i responsabili, i colpevoli (e ve ne sono!);
affiancare i gestori dell’acquedotto e asl nelle analisi, al fine di poter rendere pubblici questi dati che i cottadini hanno il diritto di conoscere;
agire per modificare le tempistiche delle analisi , che per legge sono definite in base al numero di residenti (ma in estate a san felice la popolazione e gli utenti si moltiplicano);
effettuare analisi in proprio per verificare i risultati di chi dovrebbe e avrebbe dovuto controllare;
coordinare le azioni legali (civili o penali) che i singoli cittadini vorranno intraprendere:
informare con denunce, predisposte secondo i termini di legge, tutti gli enti di settore: da quelli locali fino a quelli nazionali, al fine di tenere vigile l’attenzione su questa vicenda gravissima;
agire al fine di ripristinare la fiducia che noi tutti abbiamo perso nei confronti delle istituzioni e degli enti coinvolti nella vicenda.
e’ necessario non mollare.
e’ necessario essere uniti, tutti: cittadini, commercianti, albergatori, ristoratori, residenti , turisti di passaggio, aventi seconde case.TUTTI!
in questa azione non e’ utile dividerci.
e’ necessario che tutti si riesca a fare pressione perche’ il fatto venga analizzato, compreso e vengano prese le misure necessarie perche’ cio’ non avvenga MAI PIU’, ne qui ne altrove.
il comitato sara’ composto da tutti gli aderenti.
la direzione dello stesso sara’ affidata a PERSONE COMPETENTI, con conoscenze TECNICHE forti: questo per poter cercare e dare le risposte che non sono state date fino ad ora.
basti pensare che le persone del comitato con conoscenze specifiche forti hanno scovato la pubblicazione in inglese che e’ poi stata data al sindaco.(!!!!)
sindaco che nonostante sia la massima autorita’ SANITARIA comunale, ignorava o, nella peggiore delle ipotesi, non lo aveva nemmeno letto (e pare che la seconda versione sia la piu’ probabile).
Ad ogni buon conto il comitato si impegna a lavorare per la cittadinanza a fianco del sindaco , che in definitiva vuole (e DEVE) come tutti noi avere e dare certezze.
ringrazio fin d’ora chi aderira’ al comitato acqua.
a breve daremo INFORMAZIONIi piu’ COMPLETE e chiare su come poter aderire al comitato. prevediamo banchetti di raccolta adesioni come fatto precedentemente dall’associazione sanfelicepiufelice.
uniti senza divisioni si raggiungono gli obbiettivi piu’ facilmente.
non bisogna fare passare nel dimenticatoio questa orrenda pagina del comune di san felice.
nessun processo sommario, MA QUANTOMENO informazioni certe e verificate e garanzie per il futuro.
grazie a tutti,
Fran Cesco,
membro del nascente comitato acqua.
p.s.: ringrazio maurizio per l’ospitalita’, mi auguro anche in futuro.
p.s.: per chi volesse scrivere al comitato via e-mail: comitatoacquabenaco@libero.it
Non sono presente nei 1044 in quanto assente in quel periodo, ma sarò senzaltro interessato a partecipare al nascente comitato.
Ho un appartamento a Portese da ben 20 anni.
Siete bravissimi. Complimenti
Non ho capito i 30 minuti di riassunto delle puntate precedenti che il sindaco ci ha propinato; non ne ho capito l’utilità, a parte il fatto di riempire con un po’ di nulla il vuoto delle chiacchiere.
Noi non abitiamo a Bolzano piuttosto che a Bari, abitiamo a San Felice d/B e ciò che è successo lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, lo conosciamo bene.
Ciò che interessava erano essenzialmente tre cose:
– cosa è successo
– chi ne è il responsabile
– quali misure verranno adottate affinchè non si possa ripetere
Nessuno di questi tre punti ha avuto una chiara risposta.
Capisco che per il punto due che si debba aspettare la magistratura (ah, ah, ah !! ), ma se manco sanno cosa è successo, o fingono di non saperlo, come si può pensare di arrivare al punto tre ?
Il doc in inglese gira in rete da qualche giorno e mi sembra indecente che il Comune ne fosse all’oscuro (non ci credo).
La cosa più divertente è stata però la promessa, da parte del Sindaco, che in qualità di indennizzo l’acquedotto verrà ristrutturato ed adeguato.
Che pirla che sono! Io credevo che il gestore, con i soldi delle nostre bollette, fosse già tenuto ad adeguare ed aggiornare regolarmente l’impianto; invece scopro che per farlo deve venire il cagotto a 2000 persone, devono arrivare dei fondi extra, quindi si può procedere… no comment!
Infine, senza nulla togliere alle responsabilità che sembrano appartenere all’attuale gestore, due piccole considerazioni.
(1) Se i filtri non erano sostituiti da 10 anni e Garda Uno ha l’appalto dal 2007, significa che il gestore precedente, leggi Comune, non li aveva sostituiti negli 8 anni precedenti.
(2) Se la presa a lago è in acqua stagnante e non idonea, lo era anche prima del 2007.
Il “buon” Paolo ci avrà anche messo la faccia; io avrei preferito magari anche solo un foglietto di carta, ma con qualche risposta chiara.
Claudio
Il Sindaco pro tempore di San Felice , Portese, Cisano,
Avrebbe fatto meglio a dire :< Guardate signori qui ci sono le analisi , questi sono i risultati delle analisi, ho fatto le fotocopie, chi le vuole prendere le prenda; da parte mia ho chiesto all' AAto di cambiare gestore, o in subordine di dimissionare l'attuale dirigenza Garda Uno, dirigenza politica e Tecnica, ergo dai Capi grandi ai Capi Capetti ecc.
Questo se voleva essere credibile doveva fare il Sindaco,
senza fare quella velata difesa dell'Asl e del Garda Uno facendo sembrare una responsabilità, una non colpa.
Resistere, questo sembra l'imperativo che da più parti
viene, ma resistere vuol dire anche che chi in questo momento detiene la mano giusta per schiacciare i pulsanti,
della stanza dei bottoni stia dalla nostra parte , e non passare , o cercare di far passare sotto silenzio , o peggio dando solo delle colpe molto soft, agli attori principali di questa vicenda. Cordialità
Mi associo a quanto detto da Francesco.
Il comitato di cittadini c’è, esiste.
La settimana prossima (forse giovedì) si farà un incontro aperto a tutti i cittadini per illustrare cosa il comitato sta già facendo e per chiedere a tutti di aderire.
caro Maurizio sono d’accordo pienamente con te:di fronte a un fatto così grave come quello che è successo occorreva da parte dell’amministrazione un’azione eclatante. E’ proprio l’aggettivo che ho adoperato parlando con l’assessore ai lavori pubblici nonchè vicesindaco,la mia amica Simona.Una sospensione cautelativa sarebbe stata capita e appoggiata da tutti i cittadini che sono stati veramente male e che ancor oggi risentono dei postumi di questa infezione. Non basta metterci la faccia in un’assemblea in ritardo; non serve dare la colpa a chi c’era prima (anche se è ovvio che qualche colpa c’è) . Qui c’è una società per azioni ,il Garda Uno, che guadagna su un bene comune, che è l’acqua. Ci sarebbe già da discutere all’infinito su questo fatto. Ma che poi si proponga di risarcire il danno con il rifacimento di alcuni tratti critici dell’acquedotto è veramente troppo! Aspettiamo la magistratura? No, quella farà il suo corso, ma intanto è impossibile stare zitti..e sono sicura che il sindaco fosse a conoscenza dei dati Asl anzi, voglio sperare che lo fosse . Grazie per tutto il lavoro di informazione che fai e grazie a tutti quelli che non mollano.
ragazzi non dimentichiamoci quello che ha detto David nella riunione (e che tanti avevano già chiesto, come me, anche per altre vie).
GardaUno è di proprietà (anche) del Comune: perchè il Comune non convoca un cda di gardauno e ne chiede le dimissioni? potrebbe farlo anche solo non gli piacesse più il colore dei capelli dei consiglieri… figurarsi dopo quello che è successo!!!
Il Sindaco ci ha messo La Faccia è vero , ma le uniche cose che doveva dire erano queste: ( visto che non ha fatto parlare la sua maggioranza blindandola al Silenzio)
<Signori qui ci sono le analisi queste sono le fotocopie io ho chiesto all'ato se è possibile affidare la gestione idrica integrata ad altro gestore, o in subordine di azzerare
tutte le cariche e i responsabili del Garda Uno. e poi
senza tanti panegirici dare la parola ai cittadini . Solo questo doveva fare invece di cercare di dare solo delle colpe soft ai due attori principali, per cercare di parargli
il lato b .Ma invece non ha fatto nulla di tutto questo. Non parliamo ne della giunta e sopratutto dell'assessore ai Lavori Pubblici no comment. Cordialità
ho partecipato all’assemblea perchè chiamato in causa da alcuni cittadini di S. Felice ed anche perchè nella vostra situazione si ravvisano violazioni palesi dei più elementari diritti dei cittadini, da quello della salute a quello dell’informazione. L’accento polemico lo posso capire ma non condividere, dato che come associazione ci siamo messi a disposizione per indirizzare al meglio l’azione di rivalsa, che in casi come il vostro rischia di essere scoordinata e perciò meno efficace, contro i responsabili di questa situazione e per quanto ci riguarda chiediamo il solo costo della tessera (€ 35 per i non convenzionati cgil, per questi € 10). Per finire, più che un palcoscenico, sul quale, da quanto ho potuto capire si giocheranno indecenti balletti politici (si riveda la foto del brindisi e ripensi agli assenti) potreste diventare topi da laboratorio dove studiare gli effetti sull’uomo di quanto è accaduto. Disponibile a qualsiasi confronto saluto
Visto che dobbiamo procedere (o per lo meno sarebbe meglio procedere) in maniera UNITA..come facciamo a decidere se “schierarci” con: il comitato, il movimento consumatori, la federconsumatori, gli avvocati…? per poter vedere tutelati i ns. diritti?
Qualcuno dovrà cedere il passo ad altri? O si procede insieme? La vedo dura…
[…] Luglio 2009 di Maurizio Molinari La rabbia delle persone che hanno partecipato alla ‘evanescente assemblea pubblica dell’altra sera viene ripresa in grande anche sulla stampa di oggi 30 […]
@ Tiziana
mi pare d’aver capito che il movimento consumatori si sia proposto come punto di appoggio e coordinazione di quanti vogliano intraprendere un’azione legale sotto la loro egida.
Per altro, queso non entra in contrasto con una eventuale contemporanea adesione al comitato e sottoscrizione della denuncia da esso proposta. Per essere chiari: uno può decidere di riferirsi al proprio avvocato di fiducia oppure riferirsi ad un legale che stia già gestendo altre denunce o querele (in merito alla questione acqua) coordinato o meno dal movimento dei consumatori (dendo così maggior risonanza alla propria azione e spalmando le spese).
L’adesione al comitato acqua non preclude nessuna delle due strade: è semplicemente un modo di dare sostegno, con la propria firma, ad un’azione di denuncia alle istituzioni, e quindi di sensibilizzazione delle stesse relativamente a quanto accaduto. Per mantenere alta l’attenzione, per stimolare gli orgnaismi preposti a far chiarezza, per far sì che quanto accaduto non accada più.
[…] Anche sulla stampa di oggi 31 luglio trova ampio spazio la rabbia dei cittadini dopo l’assemblea pubblica di […]
@ Maddalena
Ok che si possano fare entrambe le cose ma di associazioni consumatori se ne sono proposte due la sera dell’assemblea, x questo intendevo dire che, secondo il mio parere, o decidono di lavorare insieme o una delle 2 dovrebbe lasciare spazio all’altra..e questo è cmq difficile da realizzarsi visto che alcune persone si sono rivolte all’una e altre all’altra associazione. Condivido che si possa lavorare in parallelo con i legali, e ovviamente è meglio affidarsi in blocco a uno solo..
[…] 3 Agosto 2009 di Maurizio Molinari Anche sulla stampa di sabato 1 agosto sono continuati gli echi della evanescente assemblea del 28 luglio: […]
[…] il preannunciato Comitato Acqua Benaco – San Felice prende […]