Un paio di sere fa stavo facendo una sgambata in bici dopo il lavoro quando a Manerba mi imbatto con mia sorpresa in queste due grosse unità mobili di potabilizzazione dell’acqua (cliccate pure sulle foto per ingrandirle) infilate in un vicolino vicino alla spiaggia, con un tubo di pescaggio che passa proprio sulla spiaggia.
Visto ciò che è successo a San Felice e a me stesso, incuriosito chiedo agli operatori turistici che sono lì vicino da quanto sono lì quelle due unità e loro mi dicono che sono apparse circa 20 giorni fa.
GULP, la mia mente corre subito al fatto che circa 20 giorni fa si è venuti a conoscenza della tragica situazione dell’acqua di San Felice, in seguito alla devastante epidemia di gastroenterite che ha colpito migliaia di persone e da cui è scaturita l’ordinanza di divieto d’uso dell’acqua.
Però lascio sfogare le persone con cui chiacchiero e sono tutte letteralmente infuriate e mi dicono che questo è già il secondo anno che ci sono le unità mobili, che l’acquedotto di Manerba non ce la fa più, che a quanto risulta a loro non sono stati fatti ne investimenti ne manutenzioni, e da quando la gestione è stata tolta al comune hanno spesso un sacco di problemi con l’acqua e hanno una gran paura che dopo San Felice tocchi a loro.
Le due unità mobili hanno dei compressori rumorosi che partono la notte e che quindi non fanno dormire gli ospiti, hanno messo solo delle piccole barriere anti-rumore che riparano una villa attigua.
Sono inoltre infuriati perché per il loro posizionamento hanno rovinato l’ultimo tratto di una via per la cui sistemazione ed abbellimento con aiuole e altro avevano lottato per anni.
Inoltre qualche giorno fa c’erano delle perdite d’acqua enormi che allagavano tutto il tratto finale della strada e impedivano ai turisti di transitare e hanno dovuto chiamare più volte prima che venisse qualcuno a sistemarle.
Si chiedono inoltre se sia normale che il pescaggio venga fatto vicino alla spiaggia e sono decisamente preoccupati, anche perché c’è un tubo che è semplicemente appoggiato in fianco alla strada a vista e qualunque maleintenzionato avrebbe vita facilissima.
Mi raccontano anche che il vicino “casottino” dovrebbe contenere delle pompe che in realtà sono ferme da tempo e alcuni si sono messi delle proprie pompe per evitare “ritorni”, inoltre mi dicono che c’è intorno sporco e disordine ed effettivamente ho potuto verificare anch’io.
Insomma, la domanda che mi sto facendo è:
COSA STA SUCCEDENDO AI NOSTRI ACQUEDOTTI?
Stanno per caso COLLASSANDO?
E’ vero che mancano di manutenzione e controllo?
Io non ho strumenti ne informazioni per affermare alcunché, ma forse è il caso che qualche autorità verifichi prima che accada un’altra San Felice, e si consideri che a detta di molti medici ci è andata ancora bene, cosa si aspetta quindi, che accada il peggio?
Penso anche sarebbe un ottimo argomento per una inchiesta giornalistica alla Report.
Intanto ho ricevuto segnalazioni anche da altri paesi, e in alcuni Comuni, come ad esempio Salò, consiglieri comunali hanno chiesto ai Sindaci di darsi da fare per verificare la situazione degli acquedotti e della qualità dell’acqua che esce dai rubinetti, anche perché in alcune zone di altri comuni mi riferiscono di anomale concentrazioni di persone affette da problemi gastroenterici analoghi a quelli patiti da noi a San Felice.
Mi raccomando, CHIEDETE A GRAN VOCE AI VOSTRI SINDACI di verificare la situazione dei vostri acquedotti e della vostra acqua, chiedete che le autorità preposte (ASL in primis) svolgano pienamente i loro compiti di controllo, chiediamo tutti che i protocolli di controllo di ASL prevedano analisi ogni 2 giorni sia di tipo batteriologico che virale, organizzatevi e fate fare delle analisi indipendenti se riuscite: l’acqua è un bene prezioso, preziosissimo, è un bisogno primario, e dobbiamo assicurarci che nessuno lo gestisca in modo quantomeno superficiale.
Se siamo tutti compatti nel fare una enorme pressione possiamo vincerla questa battaglia per l’acqua!
Tenetemi informato, grazie.
azz…. mi verrebbe da dire!!!!
A nessun cittadino degli altri comuni serviti da Garda Uno sarà venuto in mente in questi gg di raccogliere l’acqua dal proprio rubinetto e portarla ad un laboratorio di analisi?
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Non è che quella era l’acqua che portavano a noi??
Dicono che a pensare male si indovina
Speriamo di no.
Auguri a tutti perchè ne abbiamo proprio bisogno!
Avvocato del diavolo [mode on]
Se i sindaci continuano ad autorizzare la realizzazione di residence, villaggi et altro e gli acquedotti restano sempre quelli di 20 anni fa, il problema del sottodimensionamento dell’acquedotto (soprattutto) in estate lo creano proprio loro… ed e’ proprio grazie al fatto che ci sono le prese mobili che residenti e ospiti irrigano i loro verdi giardini e riempiono le loro azzurre piscine… meditate, gente.
Avvocato del diavolo [mode off]
Visto la gravità del problema e soprattutto la mancanza di fiducia che ormai si è diffusa in tutti i cittadini di San Felice, lancerei alla nuova Amministrazione una proposta, nel suddividere le cariche all’interno della varie Commissioni, di istituirne una speciale consultiva che si dedichi solo esclusivamente al problema dell’acqua, come succede in Regione al verificarsi di eventi speciali o problemi particolari, anhe se ciò non è previsto dallo Statuto comunale, il Sindaco potrebbe comunque istituirla.
La “Commissione speciale consultiva” dovrà essere composta/formata da tecnici esperti in materia, medici (sia dell’ASL che non), cittadini residenti nel Comune, ed anche perchè no da uno o più rappresentanti della nuova Giunta (meglio se è il Sindaco stesso) e uno o più dell’opposizione.
La Commissione avrà la possibilità di vigilare e controllare sull’operato, nel nostro caso di Garda UNO, e su tutti quei soggetti sia pubblici che privati che in futuro interveranno in materia di acqua, acquadotti etc.
Svolgerà il suo operato/controllo richiedendo copia di atti, documentazione, copia dei prelievi fatti per verificare la potabilità dell’acqua etc..
Sarà la nuova Amministrazione o i membri della stessa Commissione a decidere quanto tempo questa restarà carica.
Un saluto a tutti.
Dall’anno scorso ho una roulotte nuova (investimento notevole x le ns possibilità) in un campeggio di San Felice..era x me il massimo del relax..ora lo vedo come un incubo, siamo stati troppo male..non so se me la sentirò di proseguire con la permanenza li.. Qualcuno penserà che se facessero tutti come me i problemi di ricrescita di questo paese potrebbero diventare enormi ma io devo tutelare la mia salute e quella della mia bambina e sinceramente non trovo certezze di risoluzione del problema in via definitiva così evidenti, nessuno sembra darle.. Mi chiedo se i responsabili di questo fattaccio leggano queste pagine del blog (ringrazio nuovamente il Sig. Maurizio!)..si sentiranno qualche peso sulla coscienza?? Come ho letto prima in un altro commento penso che veramente, nonostante tutto, sia andata ancora bene..anche se chi ci dice se non ci saranno effetti futuri sul ns organismo?? E se il problema non fosse circoscritto a San Felice? La novità di Manerba mi lascia molto molto molto perplessa!! Sembrerà un luogo comune, ma c’è estremo bisogno di avere delle certezze in questa situazione!!!!
Per Avv. del diavolo :
Se i Sindaci continuano a NON autorizzare Residence e Villaggi . e mi sembra che a San Felice di insediamenti NUOVI grazie a Dio non ne sono sorti negli ultimi anni , e gli acquedotti NON SONO CONTROLLATI come si dovrebbe , al punto che i filtri diventano BOMBE BATTERIOLOGICHE , ci si trova nei guai come nel mese passato !!!!!!
Se poi qualche Residence o Villaggio si crea l’impianto di pescaggio e potabilizzazione in proprio PER GARANTIRSI da episodi come quelli degli ultimi giorni ………. buon per loro e per le loro azzurre piscine !!!!!!!!!!!
Almeno da loro , PICCOLI PRIVATI , è garantita la SICUREZZA che non garantisce chi gestisce il civico acquedotto !!!!!
Ben detto Rudy, penso che alla maggior parte della popolazione delle azzurre piscine non gli importi più di tanto, restando in San Felice alla popolazione interessa di più non crepare per negligenza e superficialità altrui che oltre il danno subiscono anche la beffa, pagando per essere avvelenati.
[…] Luglio 2009 di Maurizio Molinari Come vi avevo anticipato ieri, il tema acqua è oggetto di preoccupazione anche a Salò che per una parte usa lo stesso metodo di […]
Maurizio buondì,
rileggendo questo tuo post mi son detta “Ma non è che alla Gabanelli potrebbe interessare davvero la nostra storia, come spunto per riflessioni più ampie?” Che ne dici di provare a scrivere a Report?
Proviamoci dai e vediamo.
Rudy: come sarebbe che i sindaci continuano a NON autorizzare residence e villaggi?! Ma se è tutta una gru da Portese a Manerba? Ogni volta che vengo sul lago c’é qualche costruzione nuova. Portese si è ingrandita tanto, e anche quella bella villa in stile Liberty, Villa Luisa, è stata buttata giù e ci stanno facendo l’ennesimo, enorme residence…
Io, da ignorante, non sapevo che l’acqua che usciva dai nostri rubinetti era pescata dal lago. Ora capisco anche perché – tra quella pescata per le abitazioni e quella per l’irrigazione – il lago in queste ultime estati è stato così basso. Non è tutta colpa della siccità… E comunque, se il volume dell’acqua si abbassa, l’inquinamento sarà anche più concentrato, in estate… Qui urgono depuratori con le cosiddette!
Daniela : ovviamente mi riferivo SOLO ed ESCLUSIVAMENTE a San Felice e Portese che nulla hanno a che spartire con quanto avvenuto a Manerba dove , cambiata in toto l’Amministrazione alle recenti elezioni dopo 20 anni di gestione Bertini , c’è da augurarsi che finiscano di costruire !!!!!
Mettere sullo stesso piano Portese e Manerba mi sembra quanto meno ingeneroso e irrealistico ………… onestamente non mi sento di giudicare il Villa Luisa
” l’ennesimo enorme residence ” in quanto l’affermazione prevede che prima ve ne siano stati tanti altri che , a Portese , non vedo !!!!!!!!!!!!!
Le prese mobili Maurizio le ha fotografate a Manerba… io le ho viste nella zona della Pieve, dove infatti e’ sorto da un paio d’anni un gigantesco residence… evidentemente li’ servono rinforzi all’acquedotto… forse almeno per le ore di punta.
Pare, tralaltro, che con i carichi raddoppiati dell’estate, il depuratore di Peschiera, dove finiscono tutti i reflui dei paesi del lago, abbia un funzionamento non proprio efficiente stando ai rapporti di qualita’ delle acque in uscita nel Mincio … ma anche questo dipende dal fatto che si continua a urbanizzare e collettare sempre di piu’ senza mai pensare ad adeguare opportunamente reti e impianti. E qui la situazione si fa davvero spinosa… perche’ ci si trova davanti anche alla Autorita’ d’Ambito…
Inoltre anche quei privati che costruiscono e poi si fanno da sè i pescaggi di acqua controllata e di qualita’ poi da qualche parte dovranno collettare la fognatura… e, a meno di farsi un bell’impianto di fitodepurazione o di scaricare abusivamente su suolo o in acqua, dovranno allacciarsi alla pubblica fognatura…
Io cercavo solo di mettere in luce che spesso il sistema va in crisi perche’ non c’e’ pianificazione e programmazione intelligente e ognuno si occupa del suo orticello senza guardare a un centimetro oltre. E questo moltiplicarsi di enti e gestori e organismi non fa che complicare le cose.
I privati che si ” fanno ” i pescaggi da soli devono :
1 – Chiedere l’Autorizzazione al Genio Civile e pagare il relativo canone per la Concessione :
2 – Chiedere ed ottenere l’Autorizzazione a scaricare nella fognatura pubblica ;
3 – Pagare al Garda 1 l’acqua prelevata ;
4 – Pagare al Garda 1 l’acqua buttata in fognatura .
Questo per dire che non è che il primo che si alza al mattino si fa il pescaggio …………………..
Non è che a Peschiera funziona male perchè , oltre alle nere , arrivano FIUMI di acqua bianche ????????? … ………mah !!!!
buongiorno.
credo che la programmazione circa lo sviluppo dei consumi e smaltimenti idrici entrera’ a brevissimo nella testa dei nostri amministratori. potrebbero stimolare un azine positivaal riguardo.
credo che costruire troppo e in poco tempo non sia per nulla lungimirane.
basterebbe fare un week-end in provincia di bolzano per capire cosa vuole dire sviluppo intelligente: tutto viene fatto nel rispetto delle risorse presenti , nel rispetto dei residenti e degli ospiti dhe arrivanocome turisti.
costruire tante seconde case e’ di per se pazzesco: hotel, campeggi e quant’altro dovrebbero offrire la capacita’ limite di ospitare (acqua e rifiuti connessi). e qui fermarsi per non compromettere troppo il nostro sistema.
qui vi do una pausa…
cordialita’ ,
fran cesco
p.s.: sciacciate le bottigle di plastica prima di butarle nel cassonetto! grazie
Ciao RUdy. Certo, hai ragione, Peschiera e’ inefficiente perche’ arrivano fiumi di acque bianche. E questo dipende sempre almeno da due fattori:
1) la fognatura non e’ sdoppiata (Garda Uno, comuni, AATO)
2) l’urbanizzazione selvaggia aumenta l’impermeabilizzazione e ogni volta che piove un po’ i tempi di corrivazione sono sempre piu’ corti.
Ergo gli sfioratori entrano in funzione ogni 2×3 e quello che sfiorano non e’ certo acqua di colonia. QUindi corsi d’acqua inquinati, lago inquinato e collettori al collasso.
A mio parere dovrebbe entrare nella testa degli amministratori che non si risolve tutto facendo PAGARE (oneri, concessioni, depurazione…) ma che ad un certo punto si dovrebbe, come suggerisce Fran Cesco, porsi un limite. Le risorse sono limitate. Continuare a consumare (acqua, suolo, …) non puo’ che avere conseguenze drammatiche.
(PS non volevo insinuare che chi pesca dal lago lo faccia in modo illegale, ci mancherebbe!, mi auguro anzi che eventuali ‘abusi’ possano essere riconosciuti e sanati).
Ciao, ALe
Rudy,
io vengo a Portese da quando ho un anno – ora ne ho 52 – e credimi che l’ho vista cambiare non poco. Manerba è un caso limite, ma anche a Portese, negli ultimi anni specialmente, si è costruito molto. Per esempio quei due grandi caseggiati di fianco alla chiesa parrocchiale. Poi tutta la parte nuova, andando giù verso Cisano… Per non parlare del Camping Eden, che una volta era di proporzioni più ridotte mentre ora prende tutta la collina.
E a proposito di acque bianche o nere che siano, io già l’estate scorsa avevo avvertito il Comune che nel tombino sulla strada fuori da casa in via Preone, dove in teoria dovevano scorrere solo acque bianche, si sentiva un forte odore di fogna…
Io temo che d’estate, con l’affollamento, la rete idrica vada in tilt. Spero di poter essere presente quando il Sindaco spiegherà cosa è successo.
A proposito dei tombini citati da Daniela e dell’odore di fogna , qualcuno riesce a spiegare perchè per tutta l’estate sulla strada che da Portese scende a Salò , diciamo in zona Portesina , Porticcioli , si sente una puzza di fogna micidiale ?????????
Quello che volevo far notare , Daniela , è che ovviamente nel corso degli anni si è costruito anche a Portese ma non penso e non mi sembra in modo indiscriminato ……… forse qualche intervento poteva essere fatto e curato meglio ma da li a parlare di enormi Residence come hanno scritto nei giorni passati penso ce ne corra .
Comunque vorrei non ci si scordasse che tutto quanto avventuto riguardo al civico acquedotto è da imputarsi SOLO ed ESCLUSIVAMENTE all’incuria , alla negligenza e alla superficilità di chi lo gestisce …… tutti gli altri ragionamenti sono condivisibili ( sviluppo sostenibile , interventi edilizi razionalizzati e mirati , rispetto dell’ambiente , ecc , ) ma l’INCURIA non conosce limiti e confini , tutto può essere ben curato e limitato ma SE NON SI PULISCONO I FILTRI DEGLI IMPIANTI anche nel luogo più curato e rispettato del mondo si finisce a passare ore di penitenza , per colpa altrui , seduti sul water !!!!!!
Ho una roulotte in un campeggio di San Felice, con acqua alla piazzola. Qualcuno di voi mi sa consigliare su come fare a sanificare l’impianto che arriva nella mia veranda? Non credo sia sufficiente lasciar scorrere l’acqua del rubinetto! Come si può purificare la tubazione che non so da dove parta e che cmq arriva nella mia piazzola?
Ringrazio.
@ Tiziana: guarda, l’ordinanza del Sindaco mi pare che parli chiaro e in teoria dovrebbe essere sufficiente far scorrere l’acqua.
Però io ti consiglio di chiedere al proprietario del campeggio che certamente lui avrà informazioni molto precise avendo dovuto affrontare il problema per tutte le piazzole.
[…] Luglio 2009 di Maurizio Molinari Come vi avevo già anticipato qualche giorno fa il caso acqua dopo i fatti gravi di San Felice “fa paura” a sempre più paesi del Garda […]
Mi associo a quello che altri hanno già detto circa l’edificazione di Portese e San Felice.
Credo che Rudy sia stato forviato nella sua valutazione circa l’incremento di edifici a San Felice dal caso limite di Manerba.
E’ un po’ come viaggiando in autostrada ai 180 km/h e venendo superati da una Lamborghini che viaggia ai 250 km/h si pensasse di essere fermi.
Daniela ha citato i due residence accanto alla chiesa di Portese (di cui solo uno parzialmente abitato).
Aggiungo l’urbanizzazione delle Paludi (a San Felice), entrambi gli interventi voluti dalle passate amministrazioni in stralcio al PRG mentre le urbanizzazioni della zona delle boschette (circa un centinaio di unità immobiliari) sono di recentissima edificazione (l’ultimo cantiere è partito il mese scorso) ma di “volontà politica” meno recente.
La mia famiglia consuma circa 200 mc di acqua all’anno, in cinque persone, cioè 40 mc/anno procapite, 115 litri al giorno.
Costruire un residence (come quello dietro la chiesa di Portese) con 20 unità immobiliari potenzialmente abitate da 3 persone comporta una richiesta idrica supplementare all’acquedotto di 2400 mc all’anno, 6.5 mc al giorno. Circa una piscina giocattolo tonda da 3.2 metri, alta 80 cm, svuotata e riempita ogni giorno.
Ovviamente il consumo maggiore si ha in estate e minore in inverno. Maggiore nei weekend, minore lungo la settimana.
In questi 15 anni l’acquedotto è rimasto quello che era, al più è invecchiato. Non sono state fatte spese (significative) di adeguamento ed ammodernamento. Il carico di richiesta idrica al contrario è aumentato.
Gli oneri di urbanizzazione (cioè quanto pagato da chi edifica al Comune per adeguare i servizi e le reti tecnologiche) sono stati spesi non per questo scopo ma per coprire la spesa corrente. Negli ultimi anni la quota di oneri di urbanizzazione utilizzata per la spesa corrente è arrivata ad oltre il 50%.
In soldoni vuol dire che quanto incassato dal comune per “lasciar costruire” abitazioni, residence, alberghi in questi anni non è stato speso per adeguare le reti tecnologiche e i servizi richiesti dalla collettività, ma per finanziare attività di spese correnti, molte delle quali opinabili e certamente voluttuarie (mi viene in mente la storia della formica e della cicala).
Pretendere ora che si cambi modo di amminitrare e di vedere oltre la punta del proprio naso prima che altri disastri come quello dell’acquedotto avvengano di nuovo, mi sembra quanto mai doveroso.