Finalmente grazie a Marco Toresini del Bresciaoggi (sì perché in Comune ancora non sanno nulla, evidentemente l’ASL pensa che basti darlo ai giornali il comunicato … mmmhhh, no comment) sappiamo qual è la contaminazione batterica che ci ha avvelenato i pancini:
CLOSTRIDIUM PERFRINGENS
Eccovi il comunicato ufficiale dell’ASL fresco fresco e più sotto alcune indicazioni su che cos’è:
Episodi di gastroenterite nel Comune di San Felice del Benaco
L’aggiornamento alla data odierna della situazione relativa all’epidemia di gastroenterite nel Comune di S. Felice del Benaco evidenzia i seguenti elementi.
I test di conferma delle analisi di laboratorio eseguite sui campioni prelevati il 15 giugno scorso fanno rilevare la presenza di contaminazione batterica dell’acqua del pubblico acquedotto, caratterizzata dal riscontro di clostridium perfrigens: tale batterio potrebbe essere responsabile della sintomatologia gastroenterica sofferta dai pazienti.
Si è avuta, peraltro, conferma indiretta del coinvolgimento dell’acqua distribuita dal pubblico acquedotto dal fatto che nessun caso è stato registrato fra gli ospiti (circa 1400) di 3 camping che, pur essendo siti nel Comune di S.Felice, sono approvvigionati da rete acquedottistica privata.
Si è proceduto alla verifica dell’impianto di potabilizzazione del pubblico acquedotto, riscontrando alcune criticità che potrebbero essere all’origine dell’inquinamento.
A seguito dell’invito al sindaco del Comune di San Felice di emettere ordinanza di divieto di utilizzo a scopo alimentare dell’acqua (cosa fatta dallo stesso sindaco in data 16 giugno), si è ritenuto comunque di chiedere un rafforzamento della diffusione delle informazioni ai cittadini, segnalando le seguenti necessità: non utilizzare a scopo alimentare l’acqua dell’acquedotto pubblico, neppure dopo averla bollita, ma approvvigionarsi, per l’uso alimentare, ai soli automezzi messi a disposizione dal comune; non utilizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per pulire e lavare frutta e verdura; porre massima attenzione durante il lavaggio dei denti o l’effettuazione di docce, al fine di evitare l’ingestione accidentale di acqua; distruggere eventuali scorte di ghiaccio conservate in frigorifero.Prosegue da parte dell’ASL il monitoraggio campionario della situazione: nella giornata del 18 giugno sono stati effettuati n. 13 campioni, n. 5 ispezioni in strutture ricettive per valutare il rispetto dell’ordinanza sindacale (tutte con esito favorevole), l’ispezione delle pompe a lago, dei locali quadri elettrici e dei locali di collettamento, la verifica del livello di cloro in rete. Sono state fornite, altresì, prescrizioni all’ente gestore dell’acquedotto civico, finalizzate alla rimozione delle criticità; al riguardo, nell’incontro del 18 sera con lo stesso ente gestore acquedottistico, si è definito un dettagliato piano operativo, che prevede, fra l’altro la disinfezione di tutte le sezioni acquedottistiche. Dal punto di vista epidemiologico, si è ritenuto di potenziare ulteriormente l’attività di front-office, per la ricezione di segnalazioni telefoniche di privati cittadini e per il monitoraggio continuo degli accessi ai pronto soccorso di Gavardo e di Desenzano.
Alla luce delle informazioni così ricevute, si può ragionevolmente presumere che il numero di soggetti coinvolti si aggiri, ad oggi, a circa 1200, fra residenti e persone che hanno soggiornato temporaneamente nel Comune di S.Felice del Benaco.Al fine di rassicurare la popolazione residente nel corso del prossimo fine settimana, di concerto con l’Amministrazione Comunale, si è disposta la dislocazione, nella fascia oraria diurna 8.00 – 20.00, nel comune di San Felice, di uno dei due medici di continuità assistenziale (guardia medica) della postazione di Salò, secondo i seguenti recapiti: Sabato 20 e Domenica 21 – ambulatorio comunale di San Felice via XX Settembre, 11 – dalle ore 8.00 alle ore 20.00 – tel. 340.3964143
Durante le ore notturne, ricomprese nella fascia oraria 20.00 – 8.00 sarà invece disponibile la guardia medica di Salò, rintracciabile presso l’ambulatorio di Salò, via Fantoni, 87, al n. telefonico 0365.296697.
In collaborazione stretta con i Pronto Soccorsi di Gavardo e Desenzano si è avviata anche la raccolta di campioni di feci dei pazienti che accedono ai due Pronto Soccorsi; tali campioni saranno quotidianamente trasportati dagli operatori ASL al laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico, per avere la conferma o meno della presenza di clostridium anche nel materiale fecale.
Si è pure avviata la ricerca di eventuali agenti virali mediante il prelievo di ulteriori campioni d’acqua, che saranno anch’essi analizzati dal laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico.Dopo la realizzazione degli interventi atti a superare le criticità riscontrate nella rete acquedottistica, saranno effettuati, da parte degli operatori di questa ASL, campioni sui punti terminali della rete e solo dopo l’esito conforme di tali campioni, potrà essere ripristinata la fornitura di acqua da pubblico acquedotto”.
Brescia, 19.6.09
Ufficio Stampa ASL
Ma cos’è il CLOSTRIDIUM PERFRINGENS ?
Visto che nessuna fonte ufficiale istituzionale italiana (di non ufficiale ma solo informativo ecco la voce su Wikipedia) ne parla chiaramente, ho trovato tutto ciò che serve a questo link della aggiornatissima FDA (Food and Drug Administration) americana.
Di fatto dice che la fase acuta dei problemi causati dura 24 ore ma che i sintomi possono durare ancora per 1 o 2 settimane senza però lasciare traccia.
La diagnosi si fa con una normale analisi delle feci.
Dice inoltre che le maggiori complicanze sono date dalla disidratazione e che ne esiste una sola rarissima versione mortale che si chiama “enterite necrotizzante“.
Il comunicato dell’ASL è di oggi ma la notizia (o meglio il risultato delle analisi) era nota alle istituzioni già da parecchi giorni.
Io scrissi ieri mattina sul mio blog del tipo di contaminazione (http://laltrasanfelice.blogspot.com/2009/06/acquedotto-di-san-felice-terzo-giorno.html) e anche in un commento su questo blog.
Non sono un veggente, ma semplicemente uno che ha ascoltato le informazioni da persone informate.
I tempi in questa vicenda sono quanto mai sospetti.
Domani brinderemo tutti a tarallucci e vino e ci saremo scordati di tutto, questo è quello che i gestori dell’acquedotto auspicano!
No David,
su questa cosa non possiamo mollare. Dobbiamo stare uniti e chiedere chiarezza.
Maurizio alle 18.00 sono passato in comune e la risposta è sempre la solita: non sappiamo nulla.
Curioso no?
Scusatemi se intervendo ancora, ma solo per informarvi che è appena arrivata una nota di Garda Uno che troverere sul sito di Bresciaoggi (www.bresciaoggi.it)
A presto
Marco Toresini
buona regola di vita è “parlare con competenza” perchè a sparare senza mira oltre a fare confusione, si passa per creduloni
mi riferisco a questo post: http://laltrasanfelice.blogspot.com/2009/06/acquedotto-di-san-felice-terzo-giorno.html
se come dici si pescasse dal fondo del lago…….. altro che 1200 casi (con le recidive contate doppie e triple!!!) sarebbe tutta un’altra storia!
quanto poi alla tempistica…. un liceale qualsiasi sa che le colture microbiologiche hanno tempi lunghi di incubazione a cui poi si devono sommare i tempi di identificazione
sul rimpallo delle responsabilità invece, non c’è dubbio.
invece che ne è della carta dei servizi al cittadino dell’ASL?
un qualsiasi ospedale che tale si possa chiamare, al
“quarto caso” si attiva immediatamente per l’identificazione dell’agente patogeno (nelle feci c’è)
dovrà curare in modo specifico… o spara medicine per tutti i mali rischiando di fare altri danni????
questa sì mi sembra una gravissima mancanza, tutta ascrivibile all’ASL
se i casi si sono verificati giovedì, un vero ospedale doveva sapere al max martedì (ma a prenderla molto larga)
se le cose stanno così ci penserò molto bene prima di andare a farmi “curare” da questi!
intanto adesso fanno melina: la colpa è di tutti, quindi di nessuno.
(I) Sul mio blog ho messo una breve descrizione del problema con qualche consiglio per i turisti in tedesco.
(D) Auf meinem Blog habe ich eine kurze Beschreibung des Problems mit ein paar Hinweise für die deutschen Touristen veröffentlicht.
http://danielcolm.blogspot.com/2009/06/wasservergiftung-in-san-felice-bs.html
Non è mia intenzione polemizzare con Vittorio, ma cosa ho scritto di così impreciso e forviante?
Nel mio post non c’erano le anticipazioni di quanto l’ASL sapeva già (compresa l’opera di presa ch, per la precisione, in una bocca pesca a 3 metri dal fondo) e successivamente sono state rese pubbliche?
Non trovi al contrario scandaloso che GardaUno dichiari potabile l’acqua (leggi il GdB di ieri 19.06.2009) e come avviso ai cittadini dichiara “disinfestazione preventiva” l’attività che sta eseguendo in queste ore?
Giusto per stare in tema …
http://laltrasanfelice.blogspot.com/2009/06/scandalosa-gardauno.html
Facendo un piccola ricerca ho scoperto che il “Clostridium perfrigens” è un bacillo anaerobico che produce 12 tossine dannose per l’organismo umano che causano disturbi come quelli accusati in questi giorni a San Felice da tantissime persone.
Questo bacillo, inoltre, è stato in passato utilizzato come agente patogeno (insieme ad altre tossine) per armi biologiche prodotte in Iraq ai tempi di Saddam Hussein e della prima Guerra del Golfo, senza che queste, per fortuna, potessero però essere utilizzate durante le fasi del conflitto.
Questo per sottolineare la potenziale pericolosità di questo “bacillo anaerobico” e del grave rischio al quale la nostra salute è stata sottoposta.
Con riferimento alle bacchettate che Vittorio ci fa, invitandoci a lasciar parlare chi ha competenza per farlo, vorrei dire che è sicuramente un limite del web quello di non permettere sempre di capire “da che pulpito viene la predica”.
In questi giorni abbiamo letto tanti commenti indignati da parte di residenti e ospiti che sono stati male o hanno visto i loro bambini e familiari stare male, e ora giustamente chiedono spiegazioni e pretendono che fatti come questo non si verifichino più.
Abbiamo letto commenti di persone che da anni si occupano con passione e disinteresse della cosa pubblica e sono facilmente identificabili con nomi e cognomi.
Sinceramente i commenti di chi spara contro l’ASl e implicitamente difende Garda Uno (mi riferisco in particolare al commento di Vittorio), mi lasciano decisamente perplessa.
Chi vive a San felice sa benissimo che i numeri delle persone colpite sono enormi, senza bisogno di contarli due volte.
Una domanda,Garda Uno deve fare le analisi dell’acqua e controllare che l’impianto di potabilizzazione funzioni,ma chi controlla garda uno? Il comune? ASL? Tutto autogestito?
qualcuno sa rispondere a questa domanda, mia e di tanti altri concittadini?
Io ritengo che il Clostridium sia nell’acqua già da Natale. Io abito a Brescia ma ho anche la casa a Portese; quando venivo, nei mesi scorsi, sentivo sempre molte persone lamentare diarrea e febbre, da cui poi guarivano. Anch’io e mia suocera ci siamo ammalati circa quattro settimane or sono. Adesso mia moglie è ancora a letto da martedì (siamo tornati a Brescia domenica).
Credo proprio che il Sindaco precedente abbia sottovalutato i segnali. Mi chiedo anche perchè non ci sia stata o se ci sia stata segnalazione da parte delle farmacie di abnormi vendite di IMODIUM! Le farmacie dovrebbero essere il primo presidio di tutela della salute e non solo un luogo di commercio!
Come disse il Cardinale Mazzarino alla corte di Francia ma erroneamente attribuita ad Andreotti:
“A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”
Dario accusa sintomi tra fine Maggio e inizio Giugno, mentre Celestino ritiene che il Clostridium sia nell’acqua già da Natale!
E giustamente Dario dice:
“Ma siamo sicuri che la precedente amministrazione Marsiletti & Co. non fosse al corrente di questa epidemia? Magari la notizia è stata tenuta all’oscuro o accantonata (come del resto è smentita come dalla ASL) solo per non fare “brutta figura” alle comunali.”
E Michela Tiboni, consigliere comunale lista Centro e rinnovamento con Gianluigi Marsiletti, attribuisce intenzioni inespresse.
Io non difendo nè punto il dito contro nessuno, mi limito a sottolineare quelle che mi sembrano negligenze, superficialità o comportamenti approssimativi.
Come mai l’Ospedale di fronte ai primi casi non si è attivato immediatamente per identificare l’agente patogeno?
E David nel suo blog scrive:
“Da quello che so, è credo proprio di non sbagliare, il problema è legato alla presa a lago che “inspiegabilmente” anziché pescare l’acqua del lago ha iniziato a pescare dal fondo raccogliendo tutto quello che c’è e portandolo, attraverso l’acquedotto nelle nostre case. Potete immaginare facilmente cosa ci sia sul fondo del lago!”
Nel commento successivo il tiro si aggiusta e specifica che la presa è a 3 metri dal fondo ma a leggere il testo pubblicato sembrava che si “raspasse” il fondo del lago portanto nelle nostre case tutto il peggio di cui la nostra immaginazione è capace!!!!
Di sicuro qui ognuno gioca a tirare l’acqua al proprio mulino.
La comunicazione di amministrazione comunale, ASL e Gardauno non sono certo esempi di limpidezza, e non mi sento di crocifiggere nessuno fino a prova certa.
E con prova certa intendo analisi pubbliche: quelle fatte dall’asl, quelle dell’ospedale e quelle di Gardauno.
Così vediamo i risultati e su quale base gardauno dichiara l’acqua potabile.
Come mai l’ASL, che fino a prova contraria resta il garante della salute pubblica, non ha ancora reso pubbliche le sue analisi? Ha qualcosa da nascondere? Le nasconde perfino a Gardauno (fonte il comunicato del gestore).
@vittorio
la cosa sorprendente è che il tuo commento è proprio in coda al post dove viene riportato il comunicato dell’ASL (di ieri) che rende pubblici i risultati delle analisi.
Mi sono perso qualche passaggio o non capisco dove vuoi andare a parare se non sostenere che GardaUno ha agito bene e in modo scrupoloso?
Forse ti sei perso diverse puntate della vicenda amministrativa di San Felice negli ultimi tre anni. Michela Tiboni (che è mia moglie ndr.) è stata vicesindaco della giunta Marsiletti fino alla fine del 2006 e da tale data è passata in minoranza.
Ti assicuro che non ha mai usato parole tenere (ne quando era in maggioranza ne quando è passata all’oposizione) con la gestione un po’ troppo disinvolta e superficiale dell’amministrazione Marsiletti.
Forse Vittorio non sei di San Felice perchè diversamente sapresti che le ultime esternazioni (per usare un termine alla Cossiga) di Michela risalgono alla fine di maggio 2009.
Forse di nuovo non ha letto i post e i commenti che sono lasciati su questo blog (e in effetti sono tanti quindi sei scusato) perchè proprio sul fatto che il problema non sia recente ma abbia radici lontane l’ho scritto anche io parecchi giorni fa(https://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/aggiornamento-sullacqua-di-san-felice/#comments) .
Ultima precisazione. La presa a lago è ad una profondità di circa 50 metri e una delle prese pesca troppo vicino al fondo (3 metri appunto) .
Forse non è questa la causa del problema, ma certamente è vero che l’ASL ha identificato “criticità” nell’impianto e nella sua gestione.
Il Clostridium è legato alla presenza di sostanze organiche (animali) nell’impianto dell’acquedotto (verosimilmente nei dispositivi di filtraggio).
Quello che concordo con te è che in questa vicenda ci sono numerosissime “negligenze, superficialità o comportamenti approssimativi”, ma attribuire la totalità di queste ad ASL e amministrazione comunale uscente mi pare davvero ingeneroso.
Sarebbe bello evitare di leggere le dichiarazioni dei dirigenti di GardaUno che continuano a sostenere che l’acqua è potabile.
Almeno su questo spero, concorderai.
Coppiato dal sito della Garda Uno:
L’acqua di migliore qualità, contrariamente a
quanto si potrebbe immaginare, è quella prelevata
nel lago. Le prese si trovano a profondità
superiore a 50 m, ove il buio e l’alta pressione
impediscono la vita delle alghe e dei pesci.
E’ tra le migliori dell’intero sistema.
OLTRE 8.000 TEST ALL’ANNO
E’ stato adottato un piano di controllo, in accordo con la normativa
nazionale e le direttive comunitarie, che consente di
verificare in modo sistematico il livello di qualità delle acque
destinate alle utenze.
Prevede il monitoraggio con circa 8.000
controlli chimico-fisici l’anno.
Inoltre tutte le parti del sistema
acquedottistico vengono continuamente
controllate, sulla base di un piano di
qualità ed in seguito alle segnalazioni
degli utenti.
@David
sorprende ancor di più una affermazione priva di riscontri.
dove sono pubblicate le analisi dell’ASL?
se tu lei hai viste, ti prego di farmelo sapere che andrò subito a vederle!
secondo quanto risulta a me, nessuno ha reso pubblici i risultati, nè ASL nè Gardauno!
e quando dico rese pubbliche, intendo PUBBLICATE con il valore UFC (unità formanti colonie) per ml sia di Clostridium Perfrigens che di Aeromonas Hydrophila.
sul sito di gardauno ci sono le analisi fino al 2008
(http://www.gardauno.it/servizi/Doc_acqua/Analisi%202008/SanFelice2008.pdf) ma del 2009 ed in particolare del giugno 2009…. nemmeno l’ombra!
Come già detto, non voglio proprio andare a parare da nessuna parte, perchè non difendo nè l’una nè l’altra parte.
Non abito a San Felice, ma soggiorno molto spesso nella zona e solo per una casualità non mi sono trovato a vivere in prima persona i disagi che avete patito.
Non amo l’approssimazione che tende a semplificare tutto, ma mi piace definire finemente le situazioni per ruolo e conseguenti responsabilità.
In merito a tua moglie Michela, (di cui peraltro non discuto l’esperienza amministrativa) tu stesso affermi che “lei non ha mai usato parole tenere (ne quando era in maggioranza ne quando è passata all’oposizione) con la gestione un po’ troppo disinvolta e superficiale dell’amministrazione Marsiletti.
Quindi, per tua stessa ammissione, disinvoltura e superficialità non è cosa nuova, così come affermi che il problema non è recente ma ha radici lontane.
Allora, se il problema non è nuovo ed ha radici lontane, dove erano i controllori? Chi deve garantirci come cittadini?
Chi è il garante della salute pubblica?
Se io, i miei figli o mia moglie dovessimo finire all’ospedale con una gastroenterite, mi aspetto serietà e competenza.
Voglio sentirmi sicuro che tutti i provvedimenti verranno attuati, a cominciare dall’individuazione dell’agente che mi ha procurato il danno e poi via via in su fino al responsabile ultimo, gestore o asl che sia.
Qui io vedo solo tante parole ma nessun dato consultabile.
In merito alle tue ultime precisazioni:
“La presa a lago è ad una profondità di circa 50 metri e una delle prese pesca troppo vicino al fondo (3 metri appunto).”
Quale è la fonte tecnica (competente) per questo giudizio?
“Forse non è questa la causa del problema…”
ecco, il beneficio del dubbio in mezzo a questa confusione mi sembra cosa saggia
“…certamente è vero che l’ASL ha identificato “criticità” nell’impianto e nella sua gestione.”
su questo nulla dire, tranne che la fonte è il comunicato stampa dell’ASL
“Il Clostridium è legato alla presenza di sostanze organiche (animali) nell’impianto dell’acquedotto (verosimilmente nei dispositivi di filtraggio).”
Che il Clostridium sia molto diffuso in natura e presente nel tratto gastrointestinale dell’uomo e degli animali, non c’è dubbio.
Invece sul fatto che tali sostanze organiche siano presenti “nell’impianto dell’acquedotto (verosimilmente nei dispositivi di filtraggio)” non lo evinco da nessun comunicato né dell’ASL né di Gardauno.
Quindi, come sopra, vorrei conoscere la fonte tecnica responsabile di questa affermazione.
Quanto alla potabilità dell’acqua affermata nel comunicato di Gardauno, è una dichiarazione forte di cui il gestore si prende la piena responsabilità . La trovo significativa perché conosco la logica economica che muove qualsiasi Società e non credo proprio che un’azienda avrebbe fatto una simile dichiarazione senza avere dalla sua un supporto analitico incontestabile.
Alla fine della fiera però, restano le negligenze, le superficialità ed i comportamenti approssimativi a cui, se permetti, aggiungerei anche le comunicazioni fumose con le parole che si piegano facilmente alle interpretazioni più disparate di apologeti e detrattori dell’una e dell’altra parte.
Basta parole, servono i dati.
Ps
Leggendo qui http://www.mauriziomolinari.com/garda2o/testi/acquasanfelice-20090619-bsoggi.pdf saltano fuori anche gli enteroVIRUS (cosa più infida e ben diversa dai batteri Clostridium!!!!!)
Ecco perché le analisi non sono pubbliche: non sanno ancora di che si tratta!
@David
sorprende ancor di più una affermazione priva di riscontri.
dove sono pubblicate le analisi dell’ASL?
se tu lei hai viste, ti prego di farmelo sapere che andrò subito a vederle!
secondo quanto risulta a me, nessuno ha reso pubblici i risultati, nè ASL nè Gardauno!
e quando dico rese pubbliche, intendo PUBBLICATE con il valore UFC (unità formanti colonie) per ml sia di Clostridium Perfrigens che di Aeromonas Hydrophila.
sul sito di gardauno ci sono le analisi fino al 2008
(http://www.gardauno.it/servizi/Doc_acqua/Analisi%202008/SanFelice2008.pdf) ma del 2009 ed in particolare del giugno 2009…. nemmeno l’ombra!
Come già detto, non voglio proprio andare a parare da nessuna parte, perchè non difendo nè l’una nè l’altra parte.
Non abito a San Felice, ma soggiorno molto spesso nella zona e solo per una casualità non mi sono trovato a vivere in prima persona i disagi che avete patito.
Non amo l’approssimazione che tende a semplificare tutto, ma mi piace definire finemente le situazioni per ruolo e conseguenti responsabilità.
In merito a tua moglie Michela, (di cui peraltro non discuto l’esperienza amministrativa) tu stesso affermi che “lei non ha mai usato parole tenere (ne quando era in maggioranza ne quando è passata all’oposizione) con la gestione un po’ troppo disinvolta e superficiale dell’amministrazione Marsiletti.
Quindi, per tua stessa ammissione, disinvoltura e superficialità non è cosa nuova, così come affermi che il problema non è recente ma ha radici lontane.
Allora, se il problema non è nuovo ed ha radici lontane, dove erano i controllori? Chi deve garantirci come cittadini?
Chi è il garante della salute pubblica?
Se io, i miei figli o mia moglie dovessimo finire all’ospedale con una gastroenterite, mi aspetto serietà e competenza.
Voglio sentirmi sicuro che tutti i provvedimenti verranno attuati, a cominciare dall’individuazione dell’agente che mi ha procurato il danno e poi via via in su fino al responsabile ultimo, gestore o asl che sia.
Qui io vedo solo tante parole ma nessun dato consultabile.
In merito alle tue ultime precisazioni:
“La presa a lago è ad una profondità di circa 50 metri e una delle prese pesca troppo vicino al fondo (3 metri appunto).”
Quale è la fonte tecnica (competente) per questo giudizio?
“Forse non è questa la causa del problema…”
ecco, il beneficio del dubbio in mezzo a questa confusione mi sembra cosa saggia
“…certamente è vero che l’ASL ha identificato “criticità” nell’impianto e nella sua gestione.”
su questo nulla dire, tranne che la fonte è il comunicato stampa dell’ASL
“Il Clostridium è legato alla presenza di sostanze organiche (animali) nell’impianto dell’acquedotto (verosimilmente nei dispositivi di filtraggio).”
Che il Clostridium sia molto diffuso in natura e presente nel tratto gastrointestinale dell’uomo e degli animali, non c’è dubbio.
Invece sul fatto che tali sostanze organiche siano presenti “nell’impianto dell’acquedotto (verosimilmente nei dispositivi di filtraggio)” non lo evinco da nessun comunicato né dell’ASL né di Gardauno.
Quindi, come sopra, vorrei conoscere la fonte tecnica responsabile di questa affermazione.
Quanto alla potabilità dell’acqua affermata nel comunicato di Gardauno, è una dichiarazione forte di cui il gestore si prende la piena responsabilità . La trovo significativa perché conosco la logica economica che muove qualsiasi Società e non credo proprio che un’azienda avrebbe fatto una simile dichiarazione senza avere dalla sua un supporto analitico incontestabile.
Alla fine della fiera però, restano le negligenze, le superficialità ed i comportamenti approssimativi a cui, se permetti, aggiungerei anche le comunicazioni fumose con le parole che si piegano facilmente alle interpretazioni più disparate di apologeti e detrattori dell’una e dell’altra parte.
Basta parole, servono i dati.
PS
Leggendo qui http://www.mauriziomolinari.com/garda2o/testi/acquasanfelice-20090619-bsoggi.pdf saltano fuori anche gli enteroVIRUS (cosa più infida e ben diversa dai batteri Clostridium!!!!!)
Ecco perché le analisi non sono pubbliche: non sanno ancora di che si tratta!
PPS
ho notato che soltanto il mio nick è stato moderato.
non è mia consuetudine, nè lo è mai stata, offendere o mancare di rispetto agli altri
amo molto il dialogo, specie se fatto da posizioni diverse
in ogni caso, poichè leggo questa cortesia riservatami come mancanza di fiducia, ringrazio per l’omaggio e tolgo definitivamente il disturbo.
Non vorrei fare il saputello ma il problema è uno e uno solo !!! Il Clostridium si neutralizza clorando e basta !!!!
I casi sono 2 …… o si aggiunge tanto cloro o al contrario poco cloro ma lunghi tempi di attesa prima dell’erogazione , l’impianto non funzionava e basta .
Il Clostridium è tra i più resistenti al cloro al punto tale che , riscontrata la sua neutralizzazione , si è certi che non ci sono più tracce di Coliformi o altro di simile !!
Pertanto poco cloro … mancanza di sicurezza !!
Ovviamente per cloro si intende , per esempio , Ipoclorito di Sodio , che altro non è che comune varechina , quindi bastava introdure semplice varechina e tutto non sarebbe accaduto !!!!
Che mettano a disposizione le analisi , o pensano che tutti si bevano le loro balle ???? Andate sul sito Gardauno e cliccate su Servizi e Acquedotto , noterete per ogni Comune quante analisi vengono fatte in 1 anno e …………. inorridite !!!!!! 3 , forse 4 in 12 mesi !!!!!!!!!! … e il cloro libero ??????????? dovrebbe essere 0,2 e a fatica arriva a meno di 0,05 !!!!!!!
Roba da mani nei capelli , altrochè !!!!!! Che si rendano disponibili ad un pubblico confronto e poi vediamo !!!!!!!!!!!y
:quote
No David,
su questa cosa non possiamo mollare. Dobbiamo stare uniti e chiedere chiarezza
:quote
Una volta tanto siamo d’accordo Simone!!!! Una buona notizia! 😉
scusate, ma una cosa che viene erogata e che si beve tutti i giorni, non dovrebbe essere analizzata TUTTI I GIORNI come si fa col latte di centrale?
@ Dario
mi piacerebbe che quando si fanno certe affermazioni ci fosse il coraggio di mettere il proprio nome e cognome con tanto di indirizzo. Avrei così modo di denunciarla senza sbagliare persona.
E’ ovvio che non è mia intenzione denunciarla. Io non correvo certo per le comunali e le beghette della compagna elettorale non mi hanno minimanente sfiorato.
Se Marsiletti fosse stato a conoscenza di una cosa del genere lo avrei denunciato io per primo.
Con tutti i difetti che abbiamo non siamo degli assassini. Possiamo essere definiti come incompetenti (ma non tutti la pensano come lei) ma non degli irresponsabili. Mio figlio e mia moglie si sono sentiti male per l’acqua. Mio figlio l’ho portato in pronto soccorso data la gravità della cosa.
Prima di fare certe affermazioni la invito ad usare la testa e in questo caso lasci la politica fuori. Qui non si tratta di politica. Utilizzare questo, ed in questo preciso momento, per scopi politici è quanto meno deplorevole.
Posso dire solo una cosa. Per anni credo di essere stato l’unico amministratore, oltre al sindaco, di maggioranza e di minoranza che esigeva la visione di tutte le analisi dell’acqua. Così è stato fino ad pochi mesi fa.
Le analisi sono state sempre ottime ma….
C’è un ma! Sono di una scarsità di informazione spaventosa. Mi è stato detto che quelle sono le informazioni previste dalla legge. Non contento ho fatto spendere alla comunità un pò di soldi.
La prima volta per una analisi comparativa con altre acque in bottiglia. La seconda sencondo una normativa europea non ancora recepita dal nostro territorio.
Tutte le analisi davano risultati positivi.
Va detto poi che le analisi le fa il Garda Uno ma anche L’ASL. Se non ricordo male prelevano l’acqua dalla fontanella di portese e di san felice (Quella davanti alla chiesa).
Il problema è si il Garda Uno ma anche tutto il sistema che non ha funzionato ed è su questo che dobbiamo battere il chiodo.
Sono molto arrabbiata! C’è una cosa che vorrei aggiungere a tutto quello che è stato detto. Serviva personale per l’assistenza degli ammalati sul territorio. C’è gente che vive sola e che non ha fiato di andare con le taniche a prendere l’acqua e tantomeno di andare in farmacia e che ha dovuto pagare di tasca propria qualcuno che gli facesse dei flebi per la disidratazione (sto parlando di anziani). Io accetto le fatalità, ma in questo caso la responsabilità è di qualcuno ed ho paura che la verità non si saprà mai… queste sono le due cose che mi fanno incazzare!!!!! Adesso vado a sdraiarmi perchè non ho fiato di stare in piedi, non lavoro da una settimana e come artigiana non ho nessun rimborso per malattia. Devo essere felice… del fatto che in due settimane passa???????!!!!!
Da un paio di giorni a San felice è parcheggiato un pulman di una società che fa trattamento acque,il nome è Apura con tanto di sito internet http://www.apura.it
Credo e spero siano stati interpellati per pulire e controllare tutto l’acquedotto!!!!!!
@ Daniel: grazie mille Daniel!
Ciao, sono di Gavardo e passavo di qua per informarmi sul virus poichè dopo averlo contratto nn vorrei che si possa trasmettere anche tramite altri metodi oltre l’acqua. Voi che sapete di ciò??
P.S. intanto nn mi è ancora passata del tutto da MArtedi scorso
Il neo-eletto sindaco di S.Felice Paolo Rosa -a proposito dell’infezione gastrintestinale che sta affliggendo la maggior parte della cittadinanza (me compreso)- ha recentemente dichiarato (affermazione letta sul Giornale di Brescia) che “Chi ha sbagliato deve pagare”.
Ora, senza addentrarsi in analisi troppo tortuose, pare ovvio che i possibili responsabili di questo grave disagio da Terzo Mondo (con tutto il rispetto per il Terzo Mondo) non possono essere che quattro:
a) Il Consorzio Garda Uno (che gestisce l’acquedotto e, di conseguenza, l’erogazione dell’acqua potabile sul territorio);
b) l’Asl (incaricata di effettuare periodiche analisi sulla qualità dell’acqua);
c) l’Amminstrazione Comunale (che ha appaltato al Garda Uno un acquedotto fino ad allora in ottime condizioni);
d) il caso.
Ma torniamo alle parole del sindaco “chi ha sbagliato deve pagare”.
Innazitutto ci sono in ballo non uno, bensì tre Enti, con una posta in palio di milioni di euro (soprattutto in termini di risarcimenti nei confronti di unità turistiche e della ristorazione).
Pertanto, è mai possibile ipotizzare che il Garda Uno, qualora attaccato, ammetta una sia pur vaga resposabilità? Si difenderà con le unghie e con i denti -dati e avvocati alla mano- dimostrando che la rete idrica è sempre stata in perfetto ordine.
L’Asl, naturalmente, sosterrà che le analisi dell’acqua sono sempre state regolarmente effettuate e che non sono mai state rilevate anomalie (d’altronde i tecnici sono loro …).
Venendo all’Amministrazione Comunale, occorre considerare che in minoranza siedono due ex sindaci, i quali -in un modo o nel’altro- hanno contribuito ad appaltare il servizio idrico al Garda Uno. La lista di maggioranza è stata apertamente sostenuta da un ex presidente del Garda Uno, il quale -pur vivendo tra dissidi e traversie- probabilmente ben conosce come funzionano le cose nella sede di Padenghe.
Pertanto, il più probabile indiziato -e quindi passibile di punizione- resta il caso: forse un animale morto, forse una trasformazione biologica, forse il contagio di qualche extracomunitario o … perché no? … una punizione divina.
Questo è il mio quadro, caro Simone, ma non pensare che io mi sia completamente arreso: nonostante tutto, non vorrei mai che tutto finisse in pane e … acqua.
Ciao , non vi conosco,non conosco le ragioni politiche purtroppo non mi sono mai interessata .Conosco san Felice perchè da 15 anni ho una casa e con i miei figli e nipoti passo lì i miei fine settimana durante l’estate. Sono sconvolta dal fatto che nessuno si sia interessato a garantire la salute pubblica.Ma a chi tocca? Ha ragione chi dice che il Farmacista ,i Medici del paese,l’ospedale si dovevano accorgere subito di questi casi di dissenteria che aumentavano,già il sabato mia nuora ha aspettato un sacco di tempo in farmacia per comprare un ciuccio e la farmacista che parlava con una cliente di un “epidemia”.Resta di fatto che io a forza di stare male sono stata ricoverata d’urgenza perchè avendo perso sali minerali con nausea,vomito,dissenteria,venerdì notte sono collassata, ho avuto una fibrillazione atriale dovuta alla mancanza di potassio.Chi devo ringraziare ? Chi mi sa dire le conseguenze di tutto quello che il mio fisico dovrà subire a causa di ciò? …….Grazie se mi volete rispondere
Sono l’ Ing. FUNKE dell’ azienda Apura s.r.l. trattamento acque primarie. Siamo a San Felice, ma nessuno ci ha contattato relativamente a quanto accaduto.
Naturalmente come Ditta di trattamento dell’acqua desideriamo renderci conto della portata del problema e di come desiderano risolverlo, questo tipo di problemi probabilmente sono nel nostro futuro.
L’acqua tocca tutti e tutto, bisogna imparare a non sottovalutare nulla.
Desidero dire alcune cose in merito:
1.) se c’è cloro libero nell’acqua (anche solo 0,05 ppm), non dovrebbe esserci nell’acqua nessun batterio (salvo che sia resisdente al cloro).
2.) Sanificare un sistema idrico è molto molto difficile, occorre dosare cloro, o meglio ancora biossido di cloro che è più efficace. Ogni abitante deve aprire i rubinetti (anche l’ultimo nella cantina più distante) affinchè il cloro passi ovunque e finchè ce ne sia. Ovvero il cloro deve restare nel sitema idrico per 1 ora. Solo dopo si può lavare il sistema idrico, fino a quando la quantità di cloro libero scende al di sotto di 0,2 ppm. Facendo solo “un dosaggio cloro” anche con un alta quantità, senza aprire tutte le varie vie dell’acqua sarà difficile risolvere il problema.
3.) lampada UV= se questo batterio (da verificare) può essere eliminato dalla lampada UV questa può essere acquistata . Ne esite una anche per casa, ovvero portatile Detta lampada a raggi UV toglie il carico batterico poco prima di bere l’acqua (vedere http://www.steripen.com).
Ci rendiamo conto che prima di ritornare alla normalità occorrerà tempo ed informazione.
…….certo che se ne leggono di fantasie !!!!!!!
Qui ormai è come al bar dopo che l’Italia perde con l’Egitto , 57 milioni di tecnici ……. pantomime , tragiche commedie , carcasse in decomposizione ………………….. ma vacci tu a fare le analisi !!!!! ormai siamo al pregiudizio a prescindere !!!!!!!!