Ed ecco per chi non avesse visto i giornali gli articoli di Bresciaoggi e Giornale di Brescia.
Mmmmhhh, avrei qualche spunto ma per il momento la prima priorità è quella sanitaria, ovvero sapere cosa ci ha avvelenato e soprattutto se sono necessarie terapie oppure no per i nostri pancini.
Infatti c’è discrepanza tra le dichiarazione del Direttore Generale dell’ASL dott. Carmelo Scarcella il quale ha dichiarato che gli effetti passano da soli non lasciando traccia, e invece le cure antibiotiche che alcuni hanno ricevuto all’Ospedale di Gavardo.
L’ASL dovrebbe chiarirlo ai medici e ai cittadini!
E inoltre mi sembra che ci sia un grande assente, la Magistratura, sarebbe il caso di sapere quantomeno se è stata aperta una inchiesta in quanto io non sono un giurista, ma i potenziali reati sia di natura penale che civile che potrebbero potenzialmente emergere sono di una tale gravità da dover avviare comunque una procedura d’ufficio.
Oggi pomeriggio vedo di contattare Brescia per capire se la Magistratura si sta muovendo.
Se qualcuno sa qualcosa o è avvocato o magistrato e può informarsi ci faccia sapere, grazie.
Caro Maurizio,
stando a quanto scritto su Bresciaoggi, non hai l’impressione che stiano passandosi la responsabilità di mano in mano? leggo che forse le cause sono da ricercare nell’usura dell’impianto (e quindi non è colpa di Garda Uno che lo ha ereditato com’era!) e quindi alla fine non sarà colpa di nessuno.
Sta di fatto che nel Camping Europa Silvella eseguono tre monitoraggi al giorno nel loro impianto di potabilizzazione che serve 600 persone (e non hanno alcun problema), e noi dovremmo stare tranqulli per i prelievi ogni quindici giorni che Garda Uno “dice” di fare per un impianto che in questo periodo arriva probabilmente a servire più di 10.000 persone al giorno durante il fine settimana???
Io capisco che bisogna risolvere la cosa senza traumi per la stagione turistica, ma credo che noi residenti (come pure tutti i nostri ospiti) abbiamo diritto prima di tutto alla tutela della nostra salute!
Quando tutto tornerà alla normalità credo che noi cittadini dovremo pretendere la massima trasparenza e possibilità di controllo sulle procedure di gestione del nostro acquedotto (della nostra salute). Se le procedure scritte non ci sono o sono carenti, dovranno essere riviste e inserite al loro interno delle sicurezze ridondanti che in alcun modo riportino San Felice a livello di terzo mondo.
Aggiungo, non credete che la sicurezza migliore per un acquedotto sia che la gestione venga affidata agli stessi utilizzatori ?
passando da soli un par de ciufoli! sono ancora qui a prendere fermenti x digerisco con la velocità di un bradipo!
Per dovere di cronaca. Garda Uno indica come sani condotte, filtri e impianto di potabilizzazione controllati dopo l’inizio dell’emergenza.
@GRZ
Sarà come dicono loro, ma il comunicato dell’asl non dice
“Si è proceduto alla verifica dell’impianto di potabilizzazione del pubblico acquedotto, riscontrando alcune criticità che potrebbero essere all’origine dell’inquinamento.”
???