Mercoledì, non ho potuto non approfittare del sole meraviglioso per una bella sgambata in bicicletta.
Partito con l’idea di fare il mio classico giro in Valtenesi alla fine preso dall’esaltazione per la bella giornata e visto il buono stato delle mie gambe (alla fine erano però un po’ indolenzite) ho optato per un bel giro di oltre 45 km sempre lungo la Valtenesi, a cavallo tra il lago di Garda e le colline, un percorso molto panoramico, soprattutto nella prima parte e abbastanza tecnico nella seconda metà, caratterizzata da continui strappi, nulla di impossibile ma è necessario essere sempre lucidi e dosare le forze onde evitare il rischio di rimanere senza energie.
Partendo da San Felice del Benaco, si prosegue per Manerba (dove si percorre anche un tratto di spiaggia) e Moniga, per poi raggiungere Padenghe percorrendo una stradina di campagna.
Da lì comincia la seconda parte un po’ più tecnica passando per Soiano del Lago e Polpenazze, dove si devia in direzione Calvagese; arrivati a Castrezzone si prosegue in direzione Muscoline e a Morsone si devia verso San Quirico. Da lì si prende la strada per i Laghetti di Sovenigo, dove si incrocia la ciclabile Salò – Lonato che passando nei pressi della Chiesetta degli Alpini porta a Villa di Salò e attraversata la statale si raggiunge Salò, da dove si ritorna nuovamente a San Felice.
La colonna sonora che ho scelto per accompagnarmi in questo giretto era composta principalmente da tre brani italiani:
- Figlio di un re (Cesare Cremonini)
- Stai fermo lì (Giusy Ferreri)
- Qualcosa che non c’è (Elisa) … che ha un testo strepitoso!
Ecco quindi la mappa dettagliata della biciclettata (seguendo il link si accede alla mappa che ho fatto su Google Maps con indicazioni sul percorso).
Cheddire, un giro abbastanza tosto ma perfetto per cominciare a sgranchire le gambe in vista della primavera in arrivo!
😉
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