Notizie come quella qui sotto non fanno che confermare la mia assoluta convinzione che è tempo che l’Europa nelle sue decisioni che riguardano lo sviluppo di Internet a banda larga deroghi al principio “politically correct” di neutralità tecnologica, per una più efficace esplicita indicazione della fibra ottica come tecnologia prioritaria da utilizzare, oltre che ovviamente disporre livelli minimi di banda e di qualità di servizio da rispettare.
Ma ecco la notizia:
28/01/2009 (Fonte Commissione Europea)
Investimenti per 5 miliardi nell’energia e nelle infrastrutture Internet a banda largaLa Commissione Europea ha presentato in data odierna, nel quadro dell’attuazione del piano di ripresa approvato dal Consiglio Europeo in dicembre 2008, proposte di investimento in progetti fondamentali concernenti infrastrutture dell’energia e di Internet a banda larga. Nel breve termine questi progetti forniranno all’economia europea lo stimolo di cui essa ha grande bisogno, fissando nel contempo obiettivi strategici come la sicurezza energetica. Tutti gli Stati membri beneficeranno del pacchetto di misure.
…
Per la banda larga, la Commissione propone di destinare 1 miliardo di euro per estendere e migliorare la connessione a Internet ad alta velocità nelle comunità rurali; tale importo, erogato mediante l’attuale Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, servirà a coprire gli attuali “vuoti” della mappa europea della banda larga (il 30% della popolazione delle zone rurali che non ha accesso alla banda larga).
Ora la proposta della Commissione dovrà passare al vaglio del Consiglio Europeo per l’approvazione, poi saranno gli stati membri e le regioni che dovranno selezionare i progetti in base alle regole di selezione ed elegibilità all’interno dei loro programmi di sviluppo rurale.
Entro giugno 2009 poi ogni stato membro dovrà proporre le opportune modifiche al proprio Programma di Sviluppo Rurale che dovrà contenere la possibilità di investimenti in infrastrutture a banda larga.
Personalmente ritengo buona prassi che ogni intervento governativo nel mercato che coinvolga l’impiego di fondi pubblici sia tecnologicamente neutrale, specificando solamente i criteri minimi in termini di prestazioni, lasciando libere le aziende di utilizzare la tecnologia che ritengono migliore.
Con l’urgenza però di passare a reti di nuova generazione a Banda Larga superveloci ritengo sia necessaria una decisa riflessione sul fatto che la neutralità tecnologica sia la linea corretta o se, come penso, sia il caso di dare una chiara indicazione di utilizzo della fibra ottica.
In ogni caso, qualunque nuova infrastruttura costruita con fondi governativi deve essere ad accesso aperto (open access), garantendo in questo modo a tutti gli operatori un accesso non discriminante alla rete.
Purtroppo nella proposta della Commissione di tutto questo non c’è traccia, quasi confidando nella utopica capacità del mercato di fare la migliore scelta tecnologica e di gestione, a prova di futuro.
Peccato che in questi anni di denaro pubblico sulla banda larga ne è già stato sprecato parecchio e di delusioni ne abbiamo avute molte, anche nella nostra Provincia di Brescia, e l’esperienza dovrebbe insegnare qualcosa.
Non ricadiamo nello stesso errore, please!
P.S. – Ma io nei mesi scorsi qualche altra proposta l’ho elaborata per l’Europa su questo tema.
Mmmhhh, magari nei prossimi giorni scrivo qualcosa.
Sono troppo presuntuoso a pensare che possa ispirare qualche “decisore”?
Nn sei affatto presuntuoso!
Forse un po’ ingenuo (e io disilluso), ma se anche solo avrai sensibilizzato un lettore … Avrai “cambiato il mondo”
Aspetto con ansia di leggerti!
😉
Nemmeno io credo che tu sia presuntuoso, anzi. Aggiungo un però al mio discorso.
Forse in Europa qualcuno ti ascolterà e le cose cambieranno, forse però si può iniziare nel tuo piccolo paesello.
Si può aspettare che qualcuno ti ascolti (vedi il tuo post rivolto ai futuri candidati sondaco) oppure si mettono le proprie energie per portare avanti le propire (buone) idee in prima persona e nel proprio ambito.
Qualcuno (a caso!) disse “Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te ma cosa puoi fare tu per il tuo paese”
Il nostro paese è il mondo, è l’Europa, è l’Italia ma è anche e soprattutto San Felice.
Puoi rivolgerti al futuro Sindaco perchè ti ascolti o puoi essere protagonista mettendoti al servizio della tua comunità.
Il primo post del mio blog (tre anni fa) era questo, Prova a leggerlo:
http://laltrasanfelice.blogspot.com/2006/03/il-mondo-migliore-si-fa-casa-per-casa.html
… parliamone … 🙂
va bene essere ‘presuntuosi’ vai avanti e pungola alla grande il prossimo sindaco! qualcuno ti aiuterà nell’operazione
Ciao David,
devo confessarti che le tue parole hanno sempre il potere di mandarmi in crisi.
Ho riflettuto su ciò che hai scritto e l’unica risposta che ho è che hai tutte le ragioni.
Solamente l’unica giustificazione che ho è che ho ben presente la limitatezza delle mie energie e in questa fase della mia vita purtroppo non sono sinceramente in grado di fare di più che provare a “contaminare” con delle idee che ritengo buone e sane i programmi di chi a differenza di me ha deciso di impegnarsi in prima persona e che comunque la pensi ha la mia stima.
Su alcuni punti singoli in particolare e ben circostanziati poi come la connettività a Internet a banda larga o i gemellaggi sarò lieto e disponibile ad offrire la mia collaborazione ed anzi ad avere un ruolo se me lo vorranno conferire.
Sorry, lo so che sono deludente ma dai, concedimi anche che provare a lanciare delle idee è quantomeno qualcosa.
I veci da sempre dicono:
piëtost che niènt l’è mei piëtost
🙂
piëtost che niènt l’è mei piëtost
se poi lë … tot, mei tot 😉
(non so fare i due puntini sulla o… la mia tastiera ha solo le opzioni IT e EN, non c’è ancora l’opzione BS)
[…] Internet a Banda Larga: ha ancora senso la neutralità tecnologica dell’Europa? […]
[…] su 10 Marzo 2009 a 11:05 am Internet a Banda Larga: ha ancora senso la neutralità tecnologica dell’Europa? « Blog di Ma… […]
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[…] i fondi sono quelli europei che avevo suggerito e per i quali avevo raccomandato un utilizzo per la posa di fibra (e non più nuovamente avventate soluzioni wireless); […]
Carissimo Maurizio,
secondo te questi fondi sono ancora ottenibili?
un cordiale saluto
stefano
Ciao Stefano,
purtroppo non sono in grado di risponderti, essendo fondi comunque non ottenibili tramite bando ma distribuiti direttamente ai Governi i quali poi li utilizzano in accordo con le Regioni.
[…] i fondi sono quelli europei che avevo suggerito e per i quali avevo raccomandato un utilizzo per la posa di fibra (e non più nuovamente avventate soluzioni wireless); […]