Ieri mattina, complice il jet lag da ritorno dell’ora solare, alle 7 io e Camilla eravamo già sveglissimi (mentre Paola era a letto con la febbre).
Troppo facile però la classica colazione in cucina tranquilli, ma della serie “ci piace soffrire”, meglio andarla a fare in bicicletta sulla nave in mezzo al lago.
E così alle 7.30 eravamo già in bicicletta in direzione Desenzano, passando per gran parte su strade bianche in mezzo ai campi con ancora lo strato di rugiada della notte, con sottofondo cantato di Milla “Pippipippipippotuonomefaunporidere” e il sole che stava nascendo e che, complice la nebbia, infiammava con una luce intensa e diffusa tutto il panorama sul veronese impedendone la vista.
Alle 9.15 eravamo già a bordo dell’Andromeda che alle 9.30 è salpata in direzione Sirmione, Portese e Salò per l’ultimissima corsa della stagione (poi riprenderà nuovamente a fine marzo).
Alle 10 ci stavamo già degustando al bar all’ultimo piano il nostro cappuccino (latte con un sacco di schiuma per Camilla) con delle buonissime brioche appena sfornate, ammirando il lago dai grandi oblò, piacevolmente “intortati” dal caldo dei raggi di sole che filtravano dai vetri.
Che bello il lago d’inverno!
Ovviamente ho scattato qualche fotografia della gita.
🙂
La foto, qui sopra, di Camilla circondata dai colori mi piace tantissimo! Sembra una metafora dell’infanzia…
Un salutone! Alessandra