Fine settimana con una storica impresa quello appena trascorso e questa è la fotografia più significativa: il mio arrivo al Passo Gardena, 4° e ultimo passo dolomitico!
Anche se la stagione era piuttosto avanzata e facceva freddino (temperature vicino allo 0), io, Rizzo e Teto seguiti da Paola e Camilla sulla ammiraglia (la Micra di Paola) abbiamo percorso il Sellaronda (il giro intorno al gruppo del Sella) in senso antiorario in bicicletta, con partenza e arrivo a Selva di Valgardena (dove abbiamo alloggiato al bel Hotel Scoiattolo), nel cuore delle Dolomiti, circa 60 km di percorso impegnativo per un dislivello di quasi 2.000 metri di salite attraverso 3 province (Trento, Bolzano, Belluno), 4 valli e 4 passi dolomitici sui quali si è scritta la storia del ciclismo:
- Passo Sella (2240 m) collega la Val di Fassa con la Val Gardena e viceversa;
- Passo Pordoi (2239 m) collega la Val di Fassa con la Val di Livinallongo del Col di Lana-Fodom e viceversa;
- Passo Campolongo (1875 m) collega la Val di Livinallongo del Col di Lana-Fodom con la Val Badia e viceversa;
- Passo Gardena (2121 m) collega la Val Badia con la Val Gardena e viceversa.
I tratti con i panorami che mi sono piaciuti di più sono state le salite verso Passo Sella e verso Passo Gardena, mentre stranamente quello che mi è risultato più difficoltoso è stata l’ascesa da Arabba a Passo Campolongo.
Ed ecco le fotografie dei passaggi sugli altri tre passi e la doverosa foto di gruppo (con la nostra mascotte Camilla) davanti al monumento a Fausto Coppi a Passo Pordoi.
Cheddire, è stata un’esperienza veramente straordinaria che mi è piaciuta immensamente e con paesaggi mozzafiato, probabilmente tra i panorami montani più belli al mondo che avevo già vissuto d’inverno.
Qui sotto ecco un paio di scatti tra i moltissimi che ho fatto e che ho raccolto in un album fotografico veramente straordinario!
E’ stato veramente stupendo percorrere quelle montagne godendo dei silenzi e della lentezza che solo la bicicletta consente.
Devo ammettere che da uomo “normale” prima di partire ero piuttosto scettico sulle mie capacità di farcela, invece mi sono veramente sorpreso della facilità con cui sono riuscito a percorrere tutte le salite, merito certamente di un po’ di allenamento e della lezione appresa dalle salite, ma anche e soprattutto in modo per me sorprendente di una alimentazione e di materiali adeguati.
Alimentazione per affrontare il Sellaronda in bicicletta
Io non sono esattamente uno sportivo serio, ma vista la difficoltà del giro, approfittando di una festina di compleanno della figlia avevo chiesto dei consigli su come alimentarmi e idratarmi a Paolo Cotignola, un amico e grande trainer che è titolare della Palestra King a Moniga del Garda.
A mio avviso è di Paolo e in particolare della sua tabella di alimentazione (che ho seguito alla lettera) più del 50% del merito della impressionante facilità con cui ho affrontato il giro e quindi eccovela con le spiegazioni (per quanto ho capito ovviamente 🙂 ):
- Colazione: banditi latte e zucchero, prendete un té (lasciate pure la bustina nell’acqua oltre il tempo tradizionale) con del fruttosio o del miele e due normali barrette energetiche 40-30-30 (%kcal carboidrati – proteine – grassi, io ad esempio ne avevo della Volchem). Volendo si può arricchire con una fetta con marmellata senza zucchero.
Lo scopo di una colazione del genere a quanto ho capito è l’alta digeribilità con un adeguato apporto calorico, consentendo di mantenere basso il livello di insulina, e garantendo così il massimo afflusso di sangue alle gambe. Inoltre essendo le barrette ricche di fibre con l’apporto di liquidi danno un senso di sazietà fino ad ora di pranzo. Il té poi contenendo un eccitante garantisce migliori performance con un picco di resa a due ore dalla colazione. - Idratazione: riempite la borraccia da 1 litro di acqua e aggiungete come integratori una bustina di sali minerali e vitamine (io ad esempio avevo Multipower Active Fit Active Vitamin Mineral Drink) e una di aminoacidi ramificati (io ad esempio avevo Friliver Energy).
Lo scopo in questo caso è la reintegrazione dei sali minerali persi con la sudorazione, mentre gli aminoacidi servono a riparare le strutture proteiche danneggiate e per scopi energetici e con la loro azione sono anche in grado di contrastare la produzione di acido lattico, di ostacolare l’appannamento mentale da affaticamento e di preservare le difese immunitarie.
Ovviamente il vantaggio è che le bustine pesano pochissimo e con un po’ di scorta si riescono a fare varie borracce durante la giornata senza doversi portare dei liquidi che pesano. - Durante lo sforzo: ovviamente idratarsi e consumare una barretta energetica 40-30-30 ogni ora circa (a parte il mattino e nel dopo pranzo dove si salta 1 turno).
- Pranzo: pausa di 1 oretta con un piatto di pasta al pomodoro con moltissimo grana grattuggiato sopra e da bere acqua.
Anche qui lo scopo è l’alta digeribilità, l’apporto di carboidrati e la soddisfazione del palato. - Al termine dello sforzo: entro 40 minuti dal termine dello sforzo fare uno spuntino leggero, tipo uno yogurt, o una fetta di torta, o qualche biscotto.
Lo scopo è riattivare da subito i normali ritmi del corpo riducendo notevolmente i tempi di pieno recupero. - Cena: piena libertà di mangiare e bere ciò che si vuole.
Io ho fatto così e mi sono trovato alla grande, se però volete maggiori spiegazioni tecniche sulle motivazioni, o consulenze oppure cercate un trainer chiamate pure Paolo alla Palestra King allo 0365.503384 e ditegli che avete letto il suo nome sul mio blog.
Materiali e abbigliamento
Ovviamente la qualità della bicicletta acquistata di recente ha giocato un ruolo fondamentale, una mountain bike Scott, 21 rapporti, ammortizzatore anteriore bloccabile, freni idraulici e a disco anteriori e posteriori con grande incisività di frenata in tutte le condizioni.
Per quanto riguarda poi l’abbigliamento io sono sempre stato di quelli che più c’è freddo e più bisogna coprirsi con indumenti “spessi” tipo maglioni, felpe, giacche a vento, ecc.
Invece da un anno ho scoperto l’abbigliamento traspirante e che trattiene il calore proteggendo dal vento e devo dire che mi si è aperto un mondo sorprendente, tanto che con temperature intorno allo zero, per il giro ne ho avuto a sufficienza di due magliettine molto leggere e del giacchino grigio che si vede nelle foto, riuscendo a fare le salite rimanendo sempre asciutto e affrontando le discese senza cambiarmi e senza soffrire in alcun modo il freddo.
Tutto abbigliamento preso in saldo con prezzi anche inferiori a 10 euro al pezzo.
Ed ecco la mappa interattiva dettagliata (su GoogleMaps) del giro:
Cheddire per concludere questo lungo post, un’esperienza meravigliosa che certamente cercherò di ripetere in futuro, magari in occasione di uno dei prossimi Sellaronda Bike Day, una giornata d’estate in cui tutto il giro dei quattro passi viene chiuso al traffico automobilistico riservandolo così, per un giorno, agli amanti della bicicletta.
Spero che queste indicazioni potranno essere utili e ovviamente sono feedbackware (ovvero se le seguirete è obbligatorio un commento, una email, una cartolina, un saluto, un pezzo di speck o ciò che volete), perché io ne sono la prova vivente: anche un uomo normale può farcela!
😀
Complimenti!!!!
io ho fatto lo stesso giro (con Paolo) in Vespa circa 20 anni fa. Immagino non sia la stessa cosa!!!
😉
Beh, però anche in Vespa penso sia stato stupendo!
[…] 2008 di Marco Rizzini Sabato 27 settembre 2008 si è scritta la storia del ciclismo ! Rizzo, Momo e Teto in sella alle bici hanno attaccato e percorso il famoso giro attorno al Gruppo Sella […]
Complimenti sia a Momo che a Marco. Pensavo fosse una cosa da super uomini ma la vostra esperienza dà una speranza a tutti!
😛
Scherzi a parte, con il buon Mazzo ci siamo cimentati spesso in spedizioni altrettanto bibliche ma sempre in piano. Avete tutto il mio rispetto!
bè, la classe del 1969 si distingue sempre, feconda di buone idee ed iniziative, condite di buon gusto e senso comunitario, dispensa preziosi cnsigli, senza nulla togliere alla bellezza delle montagne italiane… manca solo la grappa Bocchino alla Mike, … sempre piu’ in alto … ma meglio cosi’ che con gli etilometri in mano i soliti non pensino di fare il test anche ai ciclisti montanari
saluti da un altro gardesano ovviamente … tuo classe e caro amico.
Simone de Gargnà
Mitico Simon!
🙂
Domenica è il gran giorno! Speriamo che il tempo regga..io farò il giro partendo da Corvara. Poi ti farò avere dei feedback..
Ciao
Grandissimo! Facci sapere!
[…] le Dolomiti in inverno sulla neve con gli sci o con le ciaspole, oppure in estate con la bicicletta lungo strade e panorami faticosi ma estremamente spettacolari ed emozionanti, oppure gustare i […]
CIAO
Sono capitato di qua per caso e leggo una cosa piu che orrenda sulla nutrizione durante il giro da te proposto!é un ricettacolo di consigli assolutamente contrari a quello che si potrebbe dire sull argomento
con tutta la quantita di grassi del parmigiano;quanto tempo ci vuole per digerirlo?appena arrivati é sconsigliato mangiare yogurth per via del suo contenuto in acidi che non favoriscono lo smaltimento dell acido lattico;per quanto riguarda l effetto eccitante del te penso che ben poco abbia effetto!conta che l effetto della caffeina viene ritenuto percepibile se presa poco prima di partire e in dosi pari a sei caffé(due redbull) e non é vero che agisce dopo un paio d ore ma molto prima;inoltre bisognerebbe fare un bel carico di carboidrati almeno due ore prima della partenza quindi l?effetto té sarebbe gia alla fine;barrette su barrette non servono affatto prima di partire;servono durante la prestazione contando che non entrano in circolo prima di quaranta minuti;a tal proposito é molto utile mangiare un piattone di pasta la sera prima ma se nei giorni precedenti non si é pedalato allora di scorte di glicogeno ce ne sono a volonta e non é necessario sovraccaricare il fisico che convertirebbe gli eccessi in grasso!il latte va benissimo per persone che lo digeriscono bene a patto che si mangi almeno due ore prima di partire!
amminoacidi ramificati sono perfettamente inutili durante la prestazione dove a livello muscolare i giochi si decidono nell allenamento prima di partire!se ci si distrugge i muscoli non saranno ” chili di bcaa a sistemarci sul pordoi!presi durante il giro hanno il solo scopo energetico(diciamo che coprirebbero cento metri);possono essere presi al massimo un ora prima e un ora dopo!
il piatto di pasta con parmiggiano a parte l ottimo gusto e soddisfazione per il palato(lo prenderei anche io) non ha nessuna funzione nutrizionale!pesante com é il formaggio e il sugo!molto sangue allo stomaco tolto ai muscoli e se hai uno stomaco buono!un giro come il sellaronda é fattibilissimo saltando il pranzo!!!al massimo si consumano due/tremila kcal:colazione da quattrocento kcal;quattrocentocinquanta per due litri di bevande saline;cinquecento di pasta;almento trecento di barrette=1650kcal!vuol dire che il corpo ne avra presi dai grassi circa novecento=cento gr di grasso meno l acqua=ottanta gr di dimagrimento!
complimenti per l impresa ma se durante il giro hai sofferto piu volte di fame vuol dire che eri pochissimo allenato!va benissimo anche cosi e l importante é chiudere il giro ma arrivarci col fisico piu abituato allo sforzo sarebbe piu divertente;i consigli del personal trainer sono comunque molto poco attendibili!meglio pedalare tanto e sperimentare sul proprio corpo le sensazioni del fisico sotto sforzo!l esperienza(nei casi dove non si parla di agonismo) vale molto di piu e l effetto placebo é alla porta!alla fine per il mangiare hai speso una fortuna!!i soliti panini all olio con prosciutto crudo dove sono finiti?due/trecento calorie per soddisfare il finale di giro ma occhio che per cibi cosi bisogna aspettare almeno un ora perché”giri”!figuriamoci un piatto di pasta con grana!!!
io l ho fatto con due barrette e mezzo litro di sali!sono arrivato che avevo fame pero!
in bocca la lupo per i prossimi giri!
STEFANO
concordo quasi pienamente con maurizio x quanto riguarda l’alimentazione 40-30-30,il quasi xkè la borraccia con sali minerali e amminoacidi non servono a niente durante lo sforzo,tanto meno la pasta dopo il giro.l alimentazione 40-30-30 se seguita come si deve apporta tutto ciò che serve senza appesantirti e senza sforare dai livelli insulinici,la stò facendo e posso assicurare che funziona veramente.quello che dice steff x quanto riguarda il carico di carboidrati i giorni prima ormai sono acqua passata,non servono neanche quelli.un’alimentazione bilanciata tutta la settimana o mese ti fà restare sempre pronto a qualsiasi cosa.io correvo in bici a livello agonistico e ho mangiato sempre come diceva steff.ora che seguo il regime alimentare 40-30-30 è tutta un’altra cosa.se l’avessi scoperta quando correvo sarei andato molto + forte.
Vai in bici regolarmente? Ti sei allenato tanto per il sella ronda?
Io lo vorrei fare a fine maggio per la prima volta..
Passo Sella (2240 m) collega la Val di Fassa con la Val Gardena e viceversa; … bidacorsa.wordpress.com