Sabato pomeriggio stavo facendo un giretto in scooter quando ho fatto tappa a Manerba in un chiosco sulla spiaggia per sorseggiarmi una birra fresca, quando mi scappa l’occhio e sulla lavagnetta sopra la testa del barista leggo:
Chi non sa
Non può!
Subito penso a quanto questa frase sia vera al giorno d’oggi, nella Società della Conoscenza, e quale sia l’importanza vitale (nel vero senso della parola) per tutti di poter disporre di connessioni a Internet sempre più veloci (Banda Larga).
Purtroppo però molte aree, soprattutto periferiche, restano mal fornite o scoperte (e mai lo saranno in base a pure logiche di mercato).
Lo stesso concetto è stato espresso anche da qualcuno di ben più importante:
“la povertà di conoscenza è l’anticamera della povertà economica”
(Mario Draghi – Governatore della Banca d’Italia)
E se le opinioni personali non bastano a conferma ci sono recentissimi (2008) ed impressionanti dati OCSE (ho tradotto il grafico in italiano) che mettono in relazione diretta la penetrazione della Banda Larga (necessaria per accedere alla conoscenza) con il PIL pro capite, evidenziando l’elevatissimo coefficiente di correlazione di 0,64.
Informazioni un po’ tecniche, ma che servono a far capire l’assoluta urgenza a livello nazionale ed europeo di sintonizzare la vita degli Europei stessi, e in particolare delle giovani generazioni, con il nuovo mondo collegandoli ad alta velocità con il mondo stesso, ovunque si trovino.
Purtroppo non mi sembra di sentire questi temi nelle agende politiche nazionali ed europee e la cosa dovrebbe preoccupare non poco.
Io qualche idea ce l’ho e sto cominciando a pensare decisamente di provare a scrivere qualche proposta e condividerla in rete per vedere cosa succede … mah, sì, quasi quasi lo faccio, proverò a lanciare questo sasso nello stagno e poi vediamo le ondine se arriveranno lontano o si fermeranno subito.
… e tutto è nato da una birra fresca!
🙂
Ma che chioschi frequenti? io al massimo trovo scritte del tipo:
“si fa credito solo a ultranovantenni se accompagnati dai genitori”. 😀
Più che lanciare un sasso nello stagno sembra che tu voglia lanciarlo nella birra…. meglio se fresca!!!!
Hai proprio ragione sull’iportanza dell’accesso alle informazioni. Senza informazione non si è liberi e la banda larga non è l’informazione ma è uno strumento che aiuta l’informazione a circolare.
Serve anche che chi dovrebbe informare lo faccia davvero rendendo disponibile quanto necessario.
Per darti un’idea di cosa intendo ti faccio un sempio concreto. Tempo fa cercavo i dati sui flussi turistici in provincia di brescia che per 2 anni (2003 e 2004) sono disponibili sull’annuario statistico regionale.
Ho chiesto all’assessorato provinciale i dati del 2005 e 2006, attraverso i canali formali mandando un’email istituzionale dalla mia facoltà e mi sono sentito rispondere che i dati (quindi informazioni che possono aiutare a fare conoscenza) non sono disponibili (segreti di stato????)
Una sera a “Reporter Diffuso” (http://skytg24.blogs.com/) un ospite ha messo sul piatto che ogni istituzione (pubblica o privata che sia) dovrebbe rendere disponibili le informazioni che fondamentali (quelle previste dalla legge per esempio) non solo attraverso il web, ma anche in formato “digeribile” dai sistemi di calcolo.
Ti immagini se il nostro comune (o la provincia o la regione….) rendesse disponibile il bilancio non in un PDF di 1000 pagine illeggibili ma in tabella di access o excel elaborabile da un qualsiasi cittadino, ci sarebbe più trasparenza e credo anche più libertà.
Pensa ai bilanci di Alitalia (o di Fiat) accessibili direttamete dal web e digeribili in via informatica…. pensa a come sarebbe stata diversa la storia…..
😉
….. che rompiballe che sono….. 😉
@david: per un attimo, quando hai scritto “…Una sera a “Reporter Diffuso” un ospite… ” ho pensato stessi scherzando, perché quell’ospite, che ho il piacere di conoscere e seguire per altri motivi, si chiama come te: David Orban, per cui mi era venuto il dubbio che potesse essere stato lui a commentare, parlando in “terza persona”.
qui c’è il video della trasmissione:
http://www.davidorban.com/2008/01/video_della_pun/it/
al minuto 6:18 parla di quello che citavi tu.
Vi consiglio di guardarla…
Piccolo pensiero. Se immagino un futuro migliore in merito alla connettività penso a mobilità e convergenza. Mi ricordo un titolo ad effetto di una pubblicazione che presentava la nascita del “futuro” Polo Tecnologico Valtellinese: “Connettività – l’energia elettrica del futuro”. Speriamo, nel frattempo …. Maurizio, pensaci tu!
[…] post di Maurizio Molinari sull’importanza della rete ai fini della conoscenza. Sempre sua anche la traduzione del […]
[…] L’importanza della Rete: Chi non sa, Non può […]