… broadband … is reaching the status of a ‘utility’ — as necessary as electricity and water.
… la banda larga … sta raggiungendo lo status di ‘utility’ — necessaria tanto quanto l’elettricità e l’acqua.
Non sono io a dirlo, ma addirittura le Nazioni Unite ancora nel 2006 nel rapporto annuale sul commercio e lo sviluppo.
Impressionante vero?
Cos’è la Banda Larga?
Per farla breve è la connettività a Internet veloce.
Pare evidente quindi che è una assoluta priorità per qualunque nazione moderna, e quindi anche per l’Italia.
Personalmente credo che il settore privato dovrebbe riuscire a sviluppare un mercato della banda larga ben funzionante ed a garantire la copertura a tutti i cittadini.
Pare però evidente che in Italia e in alcune altre nazioni d’Europa il mercato non stia funzionando e molte aree risultano non ancora coperte e mai lo saranno in quanto non garantiscono una redditività sufficiente.
Essendo però questa una priorità nazionale ritengo che l’intervento Pubblico diretto sia in questo caso più che giustificabile, in fondo lo fanno nazioni molto più liberali di noi come il Lussemburgo e gli Stati Uniti.
Penso che nei prossimi giorni svilupperò ulteriormente questa riflessione.
Maurizio,
io penso che la banda larga sia un diritto e non un servizio.
Questo comporta che le società fornitrici DEVONO garantire la totale copertura del territorio. Sarebbe sufficiente che il legislatore (governo – parlamento) lo volesse veramente.
L’intervento pubblico lo vedo bene solo nel caso in cui possa portare altri benefici (es. economico) e non solo il godimento di un diritto.
Per capirci. Dal mio punto di vista a SAN FELICE la TELECOM (o altro operatore) dovrebbe essere obbligata per legge a portare la banda larga. L’intervento economico del comune lo giustificherei se ci fosse, ad esempio, un trattamento economico particolare per i cittadini.
Perchè dovrei aiutare economicamente un’azienda privata con soldi pubblici? A che titolo?
Sono quindi contrario a questo tipo di intervento economico tanto auspicato da pseudo candidati sindaco a San Felice.
E’ bello fare gli imprenditori con i soldi pubblici! La telecom come la FIAT credo ne sappiano già qualcosa…
Questo modo di operare della telecom è frutto delle privatizzazioni. Cosa sarebbe successo se si fosse comportata così nel momento in cui bisognava portare la linea telefonica in tutta italia? forse grandi aree del nostro paese non avrebbero avuto il telefono.
Se questo è ciò che intendi intervento Pubblico, vale a dire regalare dei soldi ad una azienda, beh sono perfettamente d’accordo con te.
Personalmente in linea teorica sono d’accordo con te sul fatto che debba essere considerato un Diritto, ma purtroppo bisogna essere pragmatici e mi sa che su questa strada il risultato sarà che rimarremo alla corda, e il nostro divario si amplierà sempre di più.
Io intendo un intervento Pubblico diverso, come fanno alcuni paesi del Nord Europa come Danimarca, Norvegia, Olanda.
Ovvero la PA locale (oppure un gruppo di PA locali) stende a proprie spese il cavo in fibra fino al più vicino nodo di interscambio, e poi questo cavo rimane di sua proprietà e lo rende disponibile in modalità Open Access (ovvero a qualunque operatore alle stesse condizioni), consentendo così un accesso alla rete basato sulla concorrenza e non discriminatorio, tra l’altro così guadagnando pure parecchi soldini se sulla tratta ci sarà parecchio traffico.
Nel Nord Europa addirittura questi investimenti li stanno facendo con i fondi strutturali UE.
Vedi? Basta un po’ di fantasia e soprattutto imparare dalle nazioni che già queste cose le fanno con successo da tempo.
Tra l’altro il recente DL 112 del 25 giugno 2008 consente già alle PA locali una semplificazioni per i lavori di scavo per la stesura della fibra ottica, consentendo la condivisione di cavidotti e rendendo più agevole il collegamento degli edifici con fibra.
Inoltre si potrebbe già prevedere per le nuove urbanizzazioni il collegamento con fibra ottica, inserire la posa della fibra nella pianificazione della manutenzione ordinaria delle strade, o per la posa di una cavo elettrico o realizzazione di una condotta idrica o di fognatura.
Tutto questo significa ridurre i costi e i tempi in maniera enorme.
Se vuoi morire di invidia, guarda l’esempio estremo di questo piccolo comune olandese Neunen, in cui tutti i cittadini hanno costituito una società pubblica che ha collegato tutte le abitazioni in fibra, rendendolo il luogo più connesso al mondo con velocità da 50Mb a testa a prezzi ridicoli.
http://www.rogerdarlington.me.uk/Nuenen.html
Concordo con te che i nostri futuri candidati sindaco non hanno in mente queste cose, però non gliene faccio una colpa, semplicemente queste cose con tutta probabilità non le conoscono, e quindi conto di fare un po’ di propaganda su questa idea non appena si saranno chiarite le candidature, in fondo i nomi che sento in giro mi sembrano tutte persone di buon senso e con le quali ho parlato e parlo senza problemi.
Grazie, Momo, non conoscevo questa esperienza olandese.
A me, come desenzanese, fa rabbia vedere che il progetto OnDe non abbia avuto un seguito di questo tipo.
Se non sbaglio è silmile all’idea che Stefano Bonaga voleva far passare a Bologna…
Sarebbe bello San Felice trovasse in futuro qualcuno che possa dare gambe ad un’iniziativa simile. Da quel poco che ho potuto vedere durante gli incontri ai quali ho partecipato mi sembra che la vostra sia una comunità abbastanza piccola (da poter mettere i più d’accordo) e viva.
E se ti ricordi proprio durante la prima riunione avevo proposto la formula della cooperativa come strumento per raggiungere l’obiettivo. Perché non fate un salto in Confcooperative Brescia?
Tutti i giorni per lavoro tocco con mano la fame di banda larga. Posso assicurarti che a San Felice è forte come forse solo a Manerba…
In bocca al lupo.
Ciao Momo.
Leggo solo oggi il tuo post e quindi ti rispondo in estremo ritardo.
Il tema della connettività a banda larga è piuttosto “vecchio” per San Felice e concordo con Cristiano sul fatto che ci sia ancora molto interesse per avere un servizio funzionante.
Il mio blog ha come prima accesso tramite i motori di ricerca la parola Linkem, seguito da banda larga ecc.
Eppure è da quasi un anno che non scrivo una sola riga su questo tema!
Non entro nel merito di cosa farà il prossimo Sindaco di San Felice sia perchè non ho la sfera di cristallo per sapere chi sarà sia perchè ho l’illusione che sarà una persona così nuova e inattesa che ci stupirà anche sul tema della BandaLarga e di un “Sistema Comune” dove i cittadini sapranno stare insieme formando davvero una comunità (leggi Neunen, OnDe & C.)
Sono appena tornato da una lunga vacanza in Francia dove ho visto applicate sul campo idee banali che sarebbero applicabili anche da noi con un po’ di coraggio e senza farsi troppe paranoie.
A St. Raphael il McDonald offre ai clineti WiFi gratis e illimitato in una zona del locale.
Nel campeggio dove sono stato (campeggio!!!!) c’era una zona con due tavoli di legno sotto delle belle piante denominata WiFi Zone (a pagamento) dove ho sempre visto diverse persone con il proprio portatile scaricare la posta o fare altro.
Chiudo infine sul confermarti che un po’ di banda larga a San Felice c’è. C’è la realtà di Linkem su cui stendiamo un velo di pietà e non entramio nel merito delle latitanze delle diverse istituzioni.
C’è la realtà di DiRete con Eolo che funziona benissimo e che uso con continuità da parecchi mesi.
C’è FastInternetProject.
Ci sono altri operatori che propongono servizi analoghi.
Infine, se si dovesse decidere di costituire una rete civica anche da noi (sotto forma di cooperativa o altro) avvisatemi perchè sarei davvero interessato!!!