C’è un piatto che in estate a casa nostra non manca mai, l’insalata greca (forse l’unica cosa che Paola sopporta della Grecia).
I greci la chiamano χωριάτικη σαλάτα (che si pronuncia horiàtiki salàta), vale a dire insalata rustica, ed è semplicissima da preparare.
Gli ingredienti sono: pomodori, cetrioli, cipolle rosse dolci (io solitamente prendo le cipolle di tropea che si trovano senza problemi in estate), olive nere, feta (si trova tranquillamente in tutti i supermercati ed è un formaggio tipico greco, preparato tradizionalmente con latte di pecora o misto pecora 80% e capra 20%, viene conservato in salamoia sotto forma di pani rettangolari) e origano, volendo si possono aggiungere anche dei peperoni verdi ma la ricetta tradizionale non li prevede.
La preparazione è semplice, si tagliano infatti tutte le verdure (a parte le olive) a pezzi (a me piacciono un po’ grandi), si sala e si mescola, poi sopra si adagiano tanti blocchetti di feta quante sono le persone che dovranno servirsi da quel piatto, si spolvera il tutto con l’origano, si bagna infine con olio d’oliva e il piatto è pronto.
In tavola poi ognuno porta nel proprio piatto un pezzo di feta e quindi si condisce l’insalata.
Un piatto fresco, leggero, estivo e di sicuro successo!
😛
Adoro la feta condita con un filo d’olio extravergine e del pepe!!!! Yummmmm!!!! 😀
Caro Molinari,
navigando su Internet sono capitata sul Suo blog dove parla dell’ insalata greca. Essendo pure io greca (non però insalata), sono rimasta rammaricata dall’atteggiamento di Sua moglie verso la Grecia (forse l’unica cosa che Paola sopporta della Grecia). Perchè, cosa non le piace? Non glielo chiedo perchè sono rimasta offesa, ma perchè vorrei sapere che figura fa il mio paese agli stranieri.
Io confesso che adoro l’Italia e ci sono stata parecchie volte.
Coridali saluti
Ciao Caterina,
in realtà quello tra me e Paola è più un gioco che si fa in casa per prendersi un po’ in giro, infatti io amo i paesi mediterranei, mentre lei ama soprattutto i paesi inglesi nord-europei come Scozia, Inghilterra, Irlanda.
Però una volta ho portato Paola in Grecia all’avventura nell’Egeo e devo dire che molte cose le sono piaciute, sopra tutte le è piaciuto il soggiorno a Patmos.
Ciò che soprattutto non le è piaciuto è stato il non rispetto degli orari, con dei casi veramente che a me hanno fatto sorridere, ma che hanno sconvolto una come Paola abituata all’ordine ed al rispetto degli impegni.
Ti faccio un esempio: dovevamo partire con una nave dal Pireo alla volta di Samos, orario previsto di partenza le 15.30; visto che io ero già stato molte volte in Grecia ho preferito essere alla nave verso le 14, poi per sicurezza siamo saliti a bordo quasi subito, quando ancora prima delle 15 abbiamo visto il personale di bordo che confabulava ed improvvisamente la nave è partita con quasi 45 minuti di anticipo, con le persone a terra che correvano inutilmente con le valige.
Ti ripeto, a me la cosa ha fatto sorridere e fa parte di quelle divertenti avventure estive, ma capisco che Paola ne sia rimasta colpita.
Ma ti potrei fare molti altri esempi.
Comunque grazie molte per il tuo pensiero, e se vuoi vedere un bel luogo che ho visitato in Grecia e che mi ha molto colpito, eccoti:
https://garda2o.wordpress.com/2007/08/22/megisti-importanza-strategica-zero/
Grazie della risposta che ho stimato molto. Quello degli orari è un po’ un neo. Pian piano però ci stiamo europaizzando!
Veramente molto belle le foto di Kastelorizo. Le segnalo anche altre belle isole come Skopelos, Santorini (più grandi), Amorgos e Koufonissia (più piccole).
Cordiali saluti, Caterina
Un dubbio che mi è venuto proprio ora: avevate controllato i vostri orologi quella volta che partivate per Samos? Sapete della differenza di ora che c’è tra l’Italia e la Grecia.
Dico forse…
Caterina
Certamente avevamo regolato gli orologi sull’orario greco, ma la nave è partita comunque.
🙂