Nel mio piccolo da qualche anno sto applicando il concetto di filiera corta, ovvero acquistare il più possibile direttamente dai produttori (tagliando così i ricarichi di vendita), e il più possibile locali (risparmiando così lunghi e inutili viaggi alle merci).
Beh, avendo deciso qualche anno fa di cimentarmi con l’orto devo dire che la mia filiera è cortissima, praticamente nulla, basta andare in giardino e vedere qual è la produzione del giorno.
Ad esempio, come si può vedere ieri c’erano due zucchine, due cetrioli, qualche pomodorino, e un bel po’ di erbe coste da far saltare in padella o per dei buonissimi capponi (ripieno avvolto in foglie di erbe coste, cotti al forno): direi che ce n’era a sufficienza per un bel pranzettino sano con ortaggi appena raccolti.
E ogni giorno è così, estate e inverno, ogni stagione ha le sue verdure: radicchio, insalata, cavoli, verze, porri, ecc.
Tra l’altro come si può vedere anche per Camilla è un bel passatempo educativo ed ogni tanto mi dà una mano a legare i pomodori o per i raccolti.
In questo modo copriamo circa il 90% del fabbisogno di verdura di famiglia, con un notevole risparmio anche economico, e quando ci manca qualcosa andiamo da un contadino di Portese che ha dei prezzi bassissimi oltre che del miele ottimo.
Penso che le Amministrazioni Locali dovrebbero incentivare la filiera corta ad esempio con dei mercati agricoli locali, da tenersi un paio di volte a settimana, dove i produttori locali potrebbero vendere direttamente i loro prodotti.
Pensiamoci!
P.S. – Guardando la foto mi sono accorto che devo tagliare l’erba. 🙂
Eh già caro Maurizio, non posso che ritrovarmi in quello che scrivi… anche mio padre da sempre coltiva l’orto e, assieme a tutte le erbe aromatiche, abbiamo tutto l’anno verdura… coste, insalata, pomodori, porri, zucchine, fagiolini… se a tutto questo aggiungiamo le piante da frutto (cachi, fichi, prugne, albicocche, mele e pere) direi che siamo quasi autosussistenti 😀
Maurizio scrive:
Penso che le Amministrazioni Locali dovrebbero incentivare la filiera corta ad esempio con dei mercati agricoli locali, da tenersi un paio di volte a settimana, dove i produttori locali potrebbero vendere direttamente i loro prodotti.
Caro Maurizio,
mi accontenterei di qualche “orto comunale”.
[…] Luglio 2008 di Maurizio Molinari Beh, stavo giusto dando un’occhiata ai frutti dell’orto di ieri ed ho notato che erano proprio un bel tocco di colore, oltre che un bel […]
[…] Evvai di filiera cortissima, anzi nulla! […]
Io, purtroppo, non posso avere un orto. Dove potrei acquistare prodotti da – filiera corta – (dal produttore al consumatore) in zona Monza/Brianza ? C’e’ qualcuno che ha informazioni in merito ? GRAZIE infinite
Mannaggia purtroppo non conosco la zona di Monza/Brianza, spero quindi che qualcuno che legge possa aiutarti con delle indicazioni.
A Verona si sta organizzando un Consorzio che incentiverà la vendita diretta, in modo che il consumatore sappia dove sono e i prodotti delle aziende e quando saranno i mercati degli agricoltori a km0.:-)
[…] grande Michelle, evvai di filiera corta, anzi, cortissima è per me un grande segno di speranza! […]
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