Venerdì sera 12 ottobre ho partecipato alla seconda serata del ciclo “Quattro domande sulla Scienza”, sul tema “Lo sviluppo è incompatibile con l’ambiente?“.
Il relatore della serata è stato Stefano Pareglio (professore di Economia Ambientale) che ci ha parlato del rapporto tra sviluppo e sostenibilità ambientale.
Devo dire che al termine di un’oretta e mezza di illustrazione di dati “brutali” sullo stato del nostro ambiente e sui trend di sviluppo, il messaggio è stato chiaro: se andiamo avanti così la catastrofe sarà lentamente ma inesorabilmente inevitabile.
Al termine della relazione ero un po’ angosciato, così come mi è accaduto di essere al termine della visione del documentario di Al Gore “An Inconvenient Truth“, quindi la domanda naturale che mi è uscita è stata: “ma quali sono secondo te punti su cui lavorare per ricominciare a sperare?”
Stefano ha risposto che:
– vede con speranza il fatto che stia nascendo un “business ecologico“, che stiano nascendo varie opportunità di business e di notevoli guadagni da attività che hanno a che fare con lo sviluppo eco-compatibile;
– se non si lavora alla redistribuzione della ricchezza nel mondo (si pensi che 3 persone nel mondo hanno una ricchezza pari a quella dei 48 paesi più poveri), le popolazioni più povere, che sono anche le più numerose, non avranno accesso a tecnologie e fonti ecologiche e quindi continueranno ad utilizzarne altre più arretrate e molto più inquinanti;
– l’educazione e l’adozione di abitudini e scelte quotidiane di vita sane, può essere un enorme segno di speranza in quanto contribuisce a ridurre la quantità di energia consumata e l’inquinamento; ad esempio, se si deve cambiare l’auto se ne acquisti una a GPL o metano o bi-fuel, se si deve cambiare un elettrodomestico se ne acquisti uno a basso consumo, se si deve cambiare la caldaia a gas se ne acquisti una a condensazione, comperare prodotti il più possibile del luogo per evitare lunghi trasporti, coltivare il più possibile con metodi naturali e senza uso di fitofarmaci, usare di più la bicicletta o andare a piedi quando possibile, ecc.
Come si vede molto è di competenza della politica internazionale, ma molto però possiamo fare anche noi ogni giorno.
[…] ottobre Lo sviluppo è incompatibile con l’ambiente? Risponde: prof. Stefano […]